Capitolo 19 - Mikael, cosa fai?

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Ho già preso l'autobus e mi sto dirigendo verso casa, sono davvero stanco, sento la pesantezza di questa giornata sulle spalle e credo che tra poco crollerò sul mio letto, per poi prepararmi per la festa di stasera.
Arrivo sull'uscio di casa, prendo le chiavi e mentre ne infilo una nella serratura sento uno strano rumore provenire dall'interno. È un mugolio seguito da due grosse risate.
Giro la chiave nella serratura sperando che non sia stato quello che penso, ed invece lo è. Quasi.
Quello che vedo è strano e credo che Mikael non mi aspettasse a casa così presto.
Mikael e quello che mi aveva presentato stamane, come suo amico, il pelato, sono sul divano, con un calice di vino rosso in mano e due accappatoi (di cui uno mio!) addosso.
-:”Ciao”:- dico, piano per non disturbarli, ma abbastanza forte da far capire che sono arrivato a casa.
Mikael mi guarda, per poi alzarsi in piedi e sbiascicare qualcosa.
-:”c-CIAO!”:- dice volgendo veloci sguardi al Pelato, come per dirgli qualcosa -:”Non ti aspettavo così presto!”:-.
-:”La corriera è arrivata prima...”:- dico dirigendomi verso le scale, voglio andare in camera mia.
-:”Ah ok! Comunque alla fine noi non siamo andati a scuola!”:- grida per farsi sentire e prova fare una risata -:”Abbiamo giocato ai videogiochi tutto il giorno! AHAHAH”:-.
Ora che ho visto mio fratello insieme a qualcuno la mia giornata è arrivata al limite. Spero davvero che la festa mi faccia rilassare.
Scrivo a Salva chiedendogli dove abita e a che ora inizia la festa. Mi risponde dopo pochi secondi dicendomi la via e che inizia alle 18:30. lo ringrazio, ora devo incominciare a prepararmi, sono già le 14:27!
Devo vestirmi in modo succinto per attirare l'attenzione di tutti, so che con le mie forme posso far fare quello che voglio a chiunque.
L'unico problema è il mio braccio sanguinolento, lo devo tenere nascosto, perciò la maglia dev'essere per forza a maniche lunghe.
Purtroppo non ho molti vestiti sensuali a maniche lunghe tranne una maglia nera, semi trasparente che potrei abbinare a dei pantaloni magari un po' larghi, ma che facciano vedere le mie curve pericolose.
Ok, l'outfit è deciso, devo soltanto trovare i pantaloni, non sono nel mio armadio, perciò Mikael deve averli lavati e messi da qualche parte.
Esco dalla mia camera e con un tono di voce molto alto lo chiamo. Ricevo la risposta quasi immediatamente -:”Che c'è?”:-.
-:”Sai dove sono i miei pantaloni di HM?”:- chiedo continuando ad urlare.
Al posto di una risposta sento dei passi pesanti e veloci che si avvicinano a camera mia, la porta si apre e compare Mikael con in mano i miei pantaloni.
-:”Sei stato veloce, grazie!:- dico arraffando i pantaloni che lui mi sta porgendo.
Mikael si gira, fa per uscire ma si ferma e si volta verso di me -:”Dove stai andando?”:-.
-:”Stasera mi hanno invitato ad una festicciola, niente di che, molto tranquillo”:- dico cercando di essere il più convincente possibile, accennando anche un sorriso timido.
-:”Vuoi andare a casa di Salvatore?”.- mi chiede diventando semi serio.
Decido di non mentire -:”Sì.”:- abbasso lo sguardo, per qualche motivo mi sento in colpa.
Mikael schiocca la lingua, guarda per un attimo il soffitto per poi tirare un respiro profondo -.”No, tu non ci andrai.”:-.
-:”Cosa?”:- sono shockato -:”Stai scherzando??”:-. Come si permette? Io ci voglio andare!
-:”Scusami fratellino ma non ci puoi andare”:- dice.
-:”E perché?”:- non capisco, Mikael vuole giocare a fare l'adulto.
-:”Non credo che tu sia grande abbastanza per andare ad una festa, soprattutto ad una di Salvatore”:- dice poi girandosi e andando verso la porta.
-:”Cosa?? Salvatore ha solo un anno in più di me! Non è gusto! Mi ha invitato lui personalmente!”:- urlo e sento che la mia faccia è diventata tutta rossa.
-:”Tutti vanno a quella festa, perché devo essere l'unico sfigato a non poterci andare? E poi se me ne vado potrai stare con il tuo ragazzo!”:-.
Credo di aver esagerato. Mikael apre la bocca e prende un filo d'aria.
-:”Manuel, tu stasera starai a casa. La storia finisce qui.”:- esce sbattendo la porta.
Cazzo.

Manuel la troiona vogliosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora