miss u, my muse ||sprousehart

capitolo 12

<lili...> sussurro sulle sue labbra, lei non apre gli occhi. Respira affannosamente.

<cole abbiamo sbagliato> mi aspettavo che dicesse questo

<no Lili, tu stai solo negando i tuoi sentimenti. È quello che stai sbagliando.>

Appoggia la testa sul mio petto. Osservo attentamente tutti i suoi movimenti.
<Sei stato tu a lasciarmi scappare, chissà forse provavi qualcosa e non me lo hai detto. Guarda a distanza di 3 anni continuo a non capire cosa pensi di me>

sussurra le parole in modo dolcissimo, sento il suo profumo. Allargo le narici.
Nonostante siano parole contro di me non riesco a non pensare a quanto sia bella...

Scende dal tavolo e si sistema la gonna che si era leggermente alzata
<te lo ripeto, è stato uno sbaglio. Sono stata una cretina a chiederti di baciarmi>

Mi lascia lí e inizia a camminare a passo svelto
<Lili io ti amo. Non ho mai smesso di farlo. E si era tutto ricambiato ma ho avuto paura. Mi dispiace è che tu ti sia sentita usata, non volevo>

Si gira lentamente, posso percepire il dolore e le lacrime dai suoi occhi.
<è troppo tardi, avresti dovuto pensarci prima. Ormai ho trovato chi mi ama senza dubbi, incertezze e paure. Un uomo maturo>

Le sue labbra tremano così come il suo corpo. Odio vederla soffrire. Odio che queste lacrime siano causate da me.
Mi avvicino lentamente e l'abbraccio, non riesco a fare altro. Penso sia l'unico modo che io abbia a disposizione per farla sentire meglio.

<Cole...>
Il tono di voce di Dylan si abbassa sempre di più quando vede ciò che sta succedendo.
<ok vengo dopo>
sussurra <no no puoi prenderti il tuo fratellino>
alzo lo sguardo verso mio fratello e scuoto la testa

<amici?> porge la mano verso di me, annuisco e la stringo <amici>

La lascio lí, a malincuore. Mi tocco le labbra, mi sembra di sentir ancora le sue sulle mie.

Ha ragione non la merito, non merito una ragazza così buona e genuina.

***

Lili
Sento il cuore scoppiare, non riesco a credere che io abbia detto <baciami> a lui, che mi ha distrutto il cuore.

Sono stata malissimo per lui, è stato difficile voltare pagina. Ci sono ricascata di nuovo ma non ricapiterà più.

Il mio cuore mi dice va da lui, digli che lo ami anche tu! Digli che quel bacio lo desideravi con tutto l'anima e che il cuore stava esplodendo quando ti ha guardata con quegli occhi.

Mi sento distrutta, il cuore vince sempre.
Ci chiediamo sempre, perché vince sempre il cuore?
Perché quello che dice il cuore è quello che noi speriamo, quello che noi vogliamo a tutti i costi.
Il cervello è la parte razionale che ci dice ciò che dovremmo fare ma non ciò che vorremo.

Chi segue il cuore segue l'istinto, chi segue il cervello ci pensa due volte a ciò che sta per fare.

E quando si parla di Cole ho sempre fatto scelte di cuore.

Si, lo amo anch'io e sentirmi finalmente dire quelle due paroline dopo 3 anni mi hanno fatto sentire viva. Come non lo sono mai stata.

Sono anche arrabbiata perché è stato uno stronzo, mi ha fatto vedere. DI NUOVO.
Lui sa farti cadere ai suoi piedi con un solo sguardo.
Quello sguardo magnetico.

Lo guardo entrare nel ristorante, si volta più volte verso di me.

Il mio telefono squilla, è Jake

<Pronto amore>

cerco di essere il più credibile possibile

<amore, tutto bene? Sei un po' strana>

E ti pareva
<no tutto bene, sono emozionata. Hanno fatto dei discorsi bellissimi>

<oh piccola. Sapessi quello che ho preparato per te>

Spalanco gli occhi e sospiro
<amore devo andare, stanno per fare il lancio del bouquet. Non posso mancare>

<amore ci vediamo tra 7 giorni. Mi mancherai>

<anche tu amore. A più tardi>

Stacco la chiamata e chiudo gli occhi.
<come stai>
Le braccia di Barbara mi cingono, riconosco la sua voce

<tutto bene>
sussurro <guardami negli occhi> si posiziona davanti a me e mi fissa

<ti parlo come amica non come fidanzata del fratello di Cole>

Annuisco

<se stai male, se ti fa stare male allora lascialo perdere. Non voglio che tu stia male...

Prende una pausa per respirare
<se invece lo ami non perderlo, ti assicuro lui è davvero innamorato di te>

Scuoto la testa. Non so che fare.

<Barbara mi ha fatto troppo male, non può passarla liscia. Poi io mi sposo...>

Posa lo sguardo sulle mie mani
<okay non lo sapevo, allora diglielo in modo esplicito altrimenti lui non riuscirà mai a voltare pagina come hai fatto tu>

Abbasso anch'io lo sguardo su quel diamante.
È la cosa giusta? Non lo so.

Continua