I figli del Caos

Liberazione

Quella notte la luna illuminava il cielo terso e il vento soffiava con una furia inaudita, la sua forza picchiava le fronde degli alberi producendo suoni simili a ululati di lupi, un uomo camminava con passo svelto attraverso una foresta, appena arrivò alla sua meta, il centro di una radura, si inginocchiò e disse

"In nome degli antichi Dei ti ordino di comparire innanzi a me"

La terra iniziò a tremare finché le scosse non provocarono una spaccatura nel terreno dalla quale iniziò a sorgere un edificio simile a una cattedrale, senza aspettare che fosse completamente fuori l'individuo entro all'interno dell'edificio, oltrepassando la sala principale imboccò un corridoio stretto che dava su scale che portavano in profondità, dopo qualche minuto si ritrovò in una stanza piccola e circolare, intono alla sala erano affisse delle torce la cui luce illuminava a mala pena la stanza

"Marcus...non dovresti essere qui, vai via"

Marcus riusciva a fatica a vedere il suo interlocutore al centro della stanza data la scarsità delle luce che offrivano le torce, si avvicinò di qualche passo per riuscire a vedere e distinse l'uomo che aveva davanti, le cui mani erano appoggiate su un piccolo altare.

"Invece sono proprio dove dovrei essere...Lucas" sospiro per un attimo e agitando la mano al vento il fuoco delle torce si fece più forte e riuscì ad illuminare completamente la stanza "Secondo te potrei mai perdermi il momento in cui nostra sorella verrà liberata?"

Lucas si fece un po' di lato e chiese al fratello se volesse aiutarlo il quale acconsenti con estrema gioia, in poco tempo formarono davanti a loro un varco di energia oscura

"Ora è meglio se ti fai da parte, non hai ancora recuperato del tutto il tuo potere e l'ultimo passo potrebbe prosciugarti"

A malincuore Marcus ascolto il fratello e si fece da parte

"In nome degli Antichi Dei io ti ordino di aprire le porte dell'eternità... Elizabeth io ti invoco di comparire sul piano mortale"

Impugnano un pugnale che era appoggiato sull'altare fece un taglio su entrambi i polsi e offri il suo sangue in sacrificio, si udii un leggero fruscio di vento e rumore di catene spezzarsi provenire dall'altra parte del portale dopodiché una donna ricoperta da una sostanza nera ne venne fuori

"Grazie" disse con una voce flebile per poi svenire

Marcus si precipitò ad afferrare sua sorella prima che toccasse terra

"Marcus prenditi cura di nostra sorella io tornerò presto"

Marcus che non capì il senso di quelle parole vide suo fratello entrare nel varco dal quale era uscita la sorella per poi chiudersi alle sue spalle lasciandoli soli in quella stanza. Elizabeth si risveglio in quella che le ricordava la sua vecchia camera da letto, si sistemo meglio sul suo letto e alzò lo sguardo, vicino al camino acceso seduto su una sedia vide suo fratello Marcus che dormiva con un espressione tranquilla; pensò fra se e se che non era cambiato affatto e battendo le mani, sentendo il rumore Marcus si svegliò e si alzò dalla sedia, "Appena tornata e già non mi fai dormire eh?"disse ridendo e portandosi al fianco della sorella, gli poggiò una mano sulla spalle e con un sorriso disse "Bentornata sorella" Elizabeth lo ringraziò stringendolo in un caldo abbraccio, non appena sciolse l'abbraccio si fece seria in volto

"Dov'è Lucas? E ti prego non mentirmi, il sangue che è stato usato era il suo e non credo che avesse rischiato cosi tanto per poi non farsi vedere"

Marcus si sedette sul letto e stringendo le mani della sorella rispose alla sua domanda "Lucas ha fatto ritorno al piano Astrale"

Elizabeth si alzò di scatto

"Perché non lo hai fermato?"

"Anche con il mio potere ripristinato non avrei potuto farlo, lo sai, dobbiamo stare tranquilli, tornerà prima dell'evento di domani"

"Quale evento?, quanti anni sono passati da quando ci hanno sigillato?"

"Domani saranno esattamente 10.000 anni e indiranno un ballo al nuovo palazzo reale"

"Dario e Alessandro sono i nuovi Monarchi non è vero?, ho capito non ci resta che aspettare Lucas e organizzare un piano ma adesso devo riposare"

Marcus annui e lasciò riposare la sorella.