Lobo: The Last Czarnian

1. LA VECCHIA ZOCCOLA

Lex Luthor si era rivelato per il gran bastardo opportunista che era: tutte quelle belle parole che aveva detto alla Legion Of Doom, quando li aveva riuniti tutti per annientare la Justice League e, principalmente, Superman, non erano altro che delle stupide menzogne dette sul momento solamente per accattivarsi le simpatie dei presenti. Il suo vero scopo era quella di diventare il dominatore assoluto del pianeta Terra, diventare un dittatore folle che non avrebbe limitato la sua influenza ad un solo territorio, ad una sola città o ad una sola nazione, bensì avrebbe esteso il proprio potere all'intero pianeta: in altre parole, si era prefissato di raggiungere obbiettivi che individui come Hitler e Mussolini avevano miseramente fallito un secolo prima.
Slade Joseph Wilson, meglio conosciuto col nome in codice "Deathstroke", aveva compreso il suo piano sin dall'inizio: le minacce che il direttore della LexCorp aveva rivolto alla sua famiglia era stato forse il primo vero passo falso che egli aveva ingenuamente compiuto, avere uno come Slade che ti rema contro non è mai semplice per nessuno, neppure per la Justice League in persona. Ed è stato infatti proprio grazie a lui che il suo orribile piano originale è venuto a galla, facendo indignare fra i presenti anche lo Czarniano meglio conosciuto come Lobo il quale poi, avendo compreso che da quella battaglia non avrebbe cavato un solo ragno dal buco, decise saggiamente di lasciare il pelatone in balia della Justice League, di lasciarlo da solo in un vascello ormai condannato ad affondare, un relitto che ormai era condannato a giacere nei fondali per l'eternità. Come aveva fatto Lobo a non comprendere sin dall'inizio le reali intenzioni di Lex Luthor? Come aveva fatto a non capire che sarebbe stato soltanto sfruttato senza ricevere in cambio alcuna ricompensa, come era stato pattuito in origine? Era questo quello a cui pensava l'Uomo mentre si allontanava dal campo di battaglia, mentre andava in un luogo ben lontano da Metropolis, ben lontano dalla Justice League e da tutta quella merda nella quale era stato implicato.

‹‹ MAPPORKOS'KRUGNO! ››

Imprecò mentre, a gran velocità a bordo della sua ben nota Spacehog, una moto spaziale enorme caratteristica dello Czarniano, si dirigeva verso la locanda più vicina, presumibilmente per poter consumare ingenti quantità di alcool di ogni tipo.
Finalmente poi arrivò a destinazione: una piccola locanda di periferia nascosta nel deserto, la quale riusciva a portare avanti la baracca, molto probabilmente, grazie ai soldi dei viaggiatori che si trovavano a passare di lì, verso una lunga strada che portava verso le zone urbane.

‹‹ L' Uomo ha bisogno di bereh. ››

Il sole era ormai quasi tramontato del tutto alle spalle dei Kanyon circostanti, gli ultimi raggi solari irradiarono appena la pelle biancastra dello Czarniano il quale, nel mentre che spense la proprio moto spaziale, scese da essa e si diresse, naturalmente portando con sé le proprie armi, verso la piccola locanda. Come aveva già detto, aveva bisogno di bere, aveva bisogno di ingozzarsi di alcool per mettersi alle spalle la più grossa perdita di tempo che gli era mai capitata. Come accidenti aveva fatto a lasciarsi coinvolgere in una situazione dalla quale non ne avrebbe beneficiato un bel niente, ancora se lo domandava. Se ne stava comodo per conto suo a bere una "katzutissima" birra lo Czarniano senza disturbare, stranamente, nessuno quando però, d'un tratto come il karma, come un boomerang, venne qualcuno a scocciarlo.

‹‹ Woah, che mi venga un colpo: sei proprio tu, Lobo! Cazzo, non immagini quanto sia felice di conoscerti! ››

Una voce per nulla familiare attirò l'attenzione dello Czarniano: egli somigliava tantissimo, tuttavia, a qualcuno che Lobo aveva già visto da qualche parte. Aveva un taglio di capelli predisposti su di un lato, un vistoso e costosissimo smoking nero a coprire il suo intero corpo e, sulle mani, due guanti neri che sembravano sorreggere qualcosa di ancora ignoto.
Lobo lo scrutò per bene e poi, alla fine, scoppiò in una fragorosa risata.