Cari lettori,
l'ho finalmente fatto! Mi sono messa al lavoro e ho scritto l'ipotetico discorso che ci sarebbe dovuto essere dopo il 18° volume di "Sherlock, Lupin e io" ("Trappola mortale per Mr Holmes"). Ci ho messo un po' a completarlo, perché volevo inserire tutto senza far sembrare i personaggi OOC, cosa che con Irene e Sherlock è molto facile che capiti.
Detto ciò vi auguro una buona lettura e aspetto ansiosa le vostre recensioni (positive o critiche che siano!).
A presto,
IlTrioDellaDamaNera
Di passato, presente e futuro ipotetico
Febbraio aveva spazzato da Londra tutta l'umidità dei passati mesi invernali con un secco, forte e gelido vento proveniente da est. Anche il grigiore nel cielo di gennaio era stato sostituito con un azzurrino pallido che annunciava un'imminente primavera probabilmente soleggiata.
Sherlock Holmes e Irene Adler avevano però assorbito solo una delle due caratteristiche del mese. Dopo tutto ciò che era successo a Gennaio, il "ritorno" di Moriarty e alcune vecchie ferite riaffiorate, le loro conversazioni si erano fatte decisamente secche e gelide, ma purtroppo non si vedeva neanche l'ombra di "un imminente periodo soleggiato".
Ovviamente entrambe sapevano che ci sarebbe stato bisogno di un discorso, ma è proprio questo il problema con due grandi menti, due grandi personalità. L'una teme di essere indebolita dall'altra e perciò si preferisce tacere, lasciare che il tempo sepolga tutto ciò che è scomodo da affrontare.
Per fortuna qui non si parla di due grandi personalità qualunque, ma del più famoso detective di tutti i tempi e della Donna.Così una mattina Irene e Sherlock si incrociarono nel corridoio di entrata di Briony Lodge e si guardarono, poi decisero che avevano aspettato anche fin troppo per cominciare quel discorso.
"Passeggiata?" chiese Irene. "Ti accompagno." annuì Sherlock.
Uscirono di casa in silenzio. Il detective porse il braccio alla Donna, ma anche se camminavano l'uno a fianco dell'altra, era come se fossero soli. Entrambe erano immersi nei loro pensieri. Pensavano a cosa dirsi, come argomentare, come spiegare e persino come difendersi dalle parole dell'altro se ci fosse stato bisogno.
Camminarono per quasi mezz'ora in silenzio lungo la Saint John's Wood high street fino a Regent's Park. Holmes conosceva a memoria quella zona di Londra, dalla l'altra parte del grande parco c'era Baker Street.Entrarono nel parco. C'erano famiglie con bambini schiamazzanti che approfittavano del tempo sereno per un po' di svago all'aperto. Signori dell'alta borghesia accompagnati da Dame avvolte in pellicce costose che facevano la passeggiata giornaliera. Giovani atletici che si esercitavano nella corsa, schizzando tra i passanti. Poi c'erano Holmes e Irene che si sentivano come delle quarte eccedenti(1) in una sinfonia.
Irene si avvicinò alla sponda del grande lago che si trovava nel parco e osservò i cigni: "Sono davvero eleganti." disse giusto perché non sapeva veramente da dove cominciare.
"Cygnus buccinator" disse il detective. La donna gli rivolse uno sguardo interrogativo. "É il nome latino." spiegó lui e l'amica annuì.Camminarono un altro po' lungo il lago, entrambe facendo finta di osservare i cigni, entrambe inoltrati nei più profondi meandri della mente.
Holmes si fermò un po' troppo in fretta e Irene, agganciata al suo braccio, fu strappata bruscamente dai suoi pensieri. "Panchina?" chiese il detective indicandola con un cenno del capo. La Donna acconsentì e i due si andarono a sedere ognuno su una estremità della panchina al debolissimo sole di Marzo.Si guardarono negli occhi per un po', dando l'uno la possibilità all'altra di raccogliere gli ultimi pensieri.
"Abbiamo un problema." disse Sherlock come se fosse un'osservazione riguardante un nuovo caso e diede inizio al dibattito.
“Sì” confermò Irene: “E dobbiamo risolverlo.”.
“Voglio sapere tutto Sherlock e so che a me mancano delle informazioni riguardo questa vecchia storia che tu hai.” parlò decisa. “Cosa ti fa pensare che io sia così ben informato? Anche tu del resto mi devi alcuni chiarimenti.” rispose il detective.
La Donna aveva assunto un’espressione dura e i suoi occhi sembravano smeraldi puri: verdissimi, ma freddi e duri come pietre. Holmes sospirò e non si lasciò turbare più di tanto, ormai avevano iniziato il discorso e ora sarebbero anche arrivati fino in fondo.
“Non girarci attorno. È mio diritto sapere, ero sua moglie.”, Irene era serissima.
STAI LEGGENDO
Di passato, presente e futuro ipotetico
Hayran Kurgu[Fanfiction ispirata alle serie "Sherlock, Lupin e io"] (Post "Trappola mortale per Mr Sherlock Holmes"). Irene e Holmes decidono finalmente di affrontare il discorso riguardo tutte le cose poco chiare che ci sono nel loro passato e presente, parlan...