Sentimenti

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Appena varcata la soglia di casa sospirai contento di essere finalmente arrivati. I lembi dei pantaloni di Jimin erano fradici, doveva essere entrato in acqua prima del nostro arrivo.
Non aveva detto una parole semplicemente teneva la testa basta mentre piccole lacrime erano trattenute agli angoli dei suoi occhi.
Aveva bisogno di me, lo capivo da come stringeva la mia mano senza lasciarla andare. Solo quando ci sedemmo sul letto si decise a parlare.

"Hoseok.. Mi ha rifiutato. Mi ha detto che era dispiaciuto ma per lui ero solo un amico e non sarebbe riuscito a vedermi in nessun altro modo.." a quelle parole non potei fare altro che sentirmi ancora più in colpa per come lo avevo trattato, non solo lo avevo incolpato di una cosa stupida ma non avevo fatto altro che distruggerlo con quelle parole.
"Dopo la nostra litigata, pensavo di non essere buono a nulla. Non avevo nessun motivo per rimanere, nessun umano da cercare e nessuno da proteggere.." stava singhiozzando mentre si girava i pollici e a quella vista lo strinsi nelle mie braccia.
"Non pensarlo mai più! Jimin io ho bisogno di te..." ed era vero. Quella chioma bionda era diventata tutto per me, ero solo un idiota per non averlo capito prima. Ma quale Chiyong... Nessuno poteva farmi sentire come faceva lui.

Ci addormentammo così e quando aprii gli occhi era già mattina.
I raggi del sole entravano appena dalle fessure delle persiane, illuminando la stanza e si sentivano gli uccelli da fuori che cantavano, era arrivata primavera e i nidi sugli alberi iniziavano ad essere più vivaci.
Mi ero svegliato da più o meno 20 minuti ed ero rimasto a guardare il viso dormiente del biondino al mio fianco. Jimin aveva dormito pacificamente tutta la notte e si era avvicinato a me, il suo corpicino esile era caldo grazie alle coperte.

Lo strinsi a me avvolgendolo con un braccio, da quando lo avevo trovato al fiume non lo avevo più lasciato da solo nemmeno un secondo. Mi ero preso un giorno libero per essere sicuro di essere lì al suo risveglio, probabilmente sarebbe stato ancora scosso dagli eventi precedenti.
Lui da allora non aveva forze, sembrava assonnato e troppo stanco per fare qualsiasi cosa. Taehyung mi aveva rassicurato sulla sua condizione ma non ero abbastanza tranquillo da farlo dormire da solo. Era troppo importante per me e vederlo quasi scomparire era diventato un incubo ad occhi aperti, e sapere che ciò poteva essere solo ed unicamente per colpa mia mi tormentava.

"Yoongi?" la sua voce mi fece voltare il capo, sorrisi d'istinto intenerito dal visino paffuto e le palpebre pesanti.
"Giorno Chim" le sue labbra rosee si aprirono in un sorriso dolce.
Avevo il bisogno di baciarlo di nuovo ma era troppo stordito e non volevo spaventarlo. Il suo profumo a fragola riempì le mie narici, mi piaceva anche più di prima. Sembrò leggermi nel pensiero perché con un gesto veloce si avvicinò unendo le nostre labbra, ricambiai quel contatto passando le dita fra le sue ciocche bionde.
Passò qualche secondo in cui l'unico rumore che ecchegiava nella stanza era il suono bagnato di quel bacio.
Chiyong non valeva niente, Taehyung, Hoseok, Jungkook, Namjoon non valevano niente in confronto a lui.
"Yoongi...voi questo umani lo fate solo con le persone speciali non è vero? Io sono speciale per te?" quelle parole mi fecero uno strano effetto, il cuore mi batteva forte e sentivo un nodo alla gola.

"Si Jimin, tu sei speciale" dissi quelle parole mentre sentivo le guance scottare, le sue piccole mani incorniciarono il mio viso.
Io amavo Park Jimin.

-🕰️🎑-

Namjoon's POV

La pelle di Seokjin era così calda sotto il mio corpo, la baciavo avidamente non tralasciando neanche una parte.
Il suo respiro pesante si posava sui miei capelli mentre lo stringevo dai fianchi, si stava muovendo troppo per i miei gusti. Mi ero fatto prendere la mano, non riuscivo a resistere quando mi stuzzicava con quel suo modo provocatorio. Ogni volta giuravo di farlo pentire di quei gesti, ovviamente in modo positivo.

I dolci suoni della sua bocca si sentivano appena, non sembrava ma era abbastanza timido a riguardo e il pensiero che poco tempo prima urlava il mio nome mi eccitava ancora di più. Erano giorni che bramavo il suo tocco, diventavo sempre più impaziente e la pressione che mi mettevano i miei genitori alzava solo il mio disiderio, come una valvola di svago da tutti i problemi.
Ma quello con Jin non era solo sesso, lo sapevo bene fin dalla prima volta. Sapevo che avrei finito per innamorarmi di lui eppure cercavo di evitare la realtà dei fatti per non rovinare il nostro cosidetto rapporto.

Lui invece non aveva mai accennato a nulla oltre il puro piacere fisico, avevo quasi perso le speranze se non fosse per quei pochi momenti in cui lui mi cercava, in cui mi accarezzava la schiena oppure si appoggiava al mio petto senza dire nulla.
Ero come stregato dai suoi movimenti, ogni cosa facesse mi lasciava confuso e ammaliato.
"A cosa stai pensando?"
Mi morsi il labbro guardando le sue guance ancora rosse per lo sforzo e decisi di concentrarmi sul presente.
Lo zittii mordendo le sue labbra e tirandole leggermente con i denti per poi passare ad un bacio bagnato.
Le nostre labbra si toccavano solo in quelle occasioni e anche se avessi voluto farlo più quotidianamente i cambiamenti mi terrorizzavano.

Non feci in tempo a staccarmi che lui mi strinse a sé allacciando le gambe alla mia vita. Non era ancora stanco e sembrava voler ripartire al più presto, ma prima mi avrebbe stuzzicato come suo solito.
"Oggi sembri indolenzito Joonie, non sarai già esausto spero.." che pestifero che era. I suoi occhi corvini brillavano di luce propria mentre fissava i miei, erano sempre più freddi giorno dopo giorno e la cosa mi rattristava.

"Adesso ti faccio vedere io insolente.."
Lo mangiai solo con lo sguardo prima di farlo per davvero ricominciando a marchiarlo con morsi e succhiotti.
Avrei dovuto far passare ancora un pò di tempo prima di poter considerare Seokjin come mio.

My Angel // Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora