maybe it's all part of a plan

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Sixsmith, salgo i gradini dello Scott monument ogni mattina, e tutto diventa chiaro.
Vorrei poterti fare vedere tutta questa luminosità,
non preoccuparti, va tutto bene, va tutto così perfettamente maledettamente bene.
Capisco ora che i confini tra rumore e suono sono convenzioni.
Tutti i confini sono convenzioni, in attesa di essere superate;
si può superare qualunque convenzione, solo se prima si può concepire di poterlo fare.
In momenti come questi, sento chiaramente battere il tuo cuore come sento il mio,
 e so che la separazione è un'illusione.
La mia vita si estende ben oltre i limiti di me stesso.
Cloud Atlas, Robert Frobisher to Sixsmith

 
 
 
 
Quando Louis ha un giorno di vita non può pensarlo, ovviamente, ma la sua vecchia anima a metà sa perfettamente che deve attendere tre anni prima che la parte mancante di se stessa venga al mondo. E quindi attende.
 
 
Quando tre anni dopo, Harry piange per la prima volta, nessuno può saperlo: non lo fa per lo schiaffo che il dottore gli dà sul culetto, ma perché la sua vecchia anima a metà, finalmente venuta al mondo, può iniziare a ricercare l'altra parte di sé, quella senza la quale, in tutte le vite precedenti, non sarebbe stata nulla.
 
 

*

 
A quattro anni, Louis sculetta per casa senza dare pace alla madre. Esce di nascosto, aprendo qualsiasi porta che gli permetta di finire in giardino e, poi, coraggiosamente, nel mondo.
La madre non lo sa che la colpa non è del figlio, ma di qualcosa alla quale non tutti credono che freme in lui dalla voglia di esplorare il mondo alla ricerca della sua compagna; non lo sa che è così che deve andare per suo figlio perciò, disperata, sbarra con tanto di lucchetto tutte le porte di casa.
Di conseguenza, Louis, finendo spesso al pronto soccorso, inizia a calarsi dalle finestre.
 
 
Al primo anno di vita, Harry ha fatto la scelta migliore: cerca la sua metà nel mondo dei sogni.
 

*

 
A sei anni, Louis cede la sua altalena ad un bimbo più piccolo di lui, col caschetto biondo e due occhi terribilmente gioiosi, quando sale sull'altalena, e poi subito pieni di lacrime, quando non riesce a muoverla. Louis adocchia la madre, poco distante da entrambi, che ridacchia mentre si alza per andare in suo soccorso prima che il bimbo cominci a piangere fortissimo. Quando torna sul viso del bambino, però, sa che la madre non farà in tempo e che presto inizierà a disperarsi piangendo e urlando. Lui odia il suono del pianto di un bambino, così, mettendosi dietro l'altalena su cui poco prima sedeva, inizia a spingere piano il bambino.
 
 
A tre anni, Harry, con gli occhi bagnati, anche se non ha pianto, ora sorride mentre il vento gli sbatte in faccia scompigliandogli il caschetto. Il bambino di sei anni si prende cura di lui e la madre si è rimessa seduta a parlare al telefono.
 
 
Quel giorno le anime di Harry e Louis smettono di cercare, perché finalmente si sono trovate. Non erano poi così lontane.
 

*

 
Ha undici anni quando Louis ci interagisce per la prima volta, scoprendo che ha l'età di sua sorella; è un bambino bellissimo. Lo vede uscire dal cancello di scuola con lo zainetto sulle spalle, l'andatura di chi spesso inciampa nei propri piedi, gli occhi grandi e curiosamente attenti a ciò che è nuovo, particolare e diverso: nota anche lui, che è più grande quindi nuovo, che ha degli eccentrici pantaloni rossi quindi particolare, e che lo sta fissando, che si è accorto di lui quindi diverso.
Il bimbo ha capelli scombinati e una bocca talmente rossa da ricordargli quando la mamma descrive, durante la favola della buona notte per far addormentare la sorella, quella di Biancaneve.
Il bimbo gli viene addosso: spalla contro spalla. "Ouch" dice e lo zaino cade a terra. È aperto: i libri sull'asfalto.
"Ops" esclama. "Scusa, mi dispiace" ciancica in un sussurro.
"Ciao" ribatte Louis, svuotando la mente da ogni pensiero e riempiendola con quel profondo e frizzante color verde: gli occhi del bimbo. "Tieni" gli dice, consegnandogli un paio di libri.
"Ah, grazie" e anche al bimbo sembra impossibile non guardare le iridi di Louis.
"Fai più attenzione a dove vai" lo ammonisce dolcemente, anche se la sua voce stridula non lo sembra mai. Ma il bambino sorride e annuisce, sbatte gli occhi e stringe la cartella al petto. "Sì, scusami"
Pensa subito a quei colpi di fulmine di cui la sorella spesso parla e per cui la prende sempre in giro; difatti, uno di quelli che scombina il cielo limpido e non gli dà modo di ragionare, ha appena squarciato la sua placida calma interiore: vorrebbe chiedergli il suo nome, ma non fa in tempo. E ringrazia il cielo, altrimenti, di lì in avanti, inizierebbe a torturarsi pronunciandolo giorno e notte.
"Ciao" lo saluta, correndo via dopo aver fatto un sorriso e mostrato due incredibili fossette ai lati della bocca: gli suona strano anche solo pensarlo, ma Louis è convinto di averle già viste da qualche parte. Così come quegli occhi, così come quella bocca – e no, le favole non c'entrano. Giura di averle viste e che quella non sia affatto una prima volta, ma lascia andare i suoi - subito vani - giuramenti.
È ancora presto per pensare a qualcosa che lo convinca che non sia un semplice caso e si sforza sul serio ad accantonare quel momento, mentre la sorella gli si fa vicino e inizia a parlare a macchinetta, torturandolo come sempre.
"Ti ha parlato di me? Gli piaccio? Eh? Eh?" gli chiede riferendosi al bambino. Ma Louis non l'ascolta, mentre guarda a terra ed è ancora confuso, poi sbuffa.
La scarica elettrica di quella cotta precoce si affievolisce fino a quando dimentica o finge di farlo.
Si domanda spesso cosa lo abbia fatto sentire così, ma senza darsi risposta si stufa e lascia perdere. Non è mai stato paziente.
 
 
A otto anni, Harry pensa di aver incontrato un angelo dagli occhi acquamarina. Non lo dimenticherà mai.
Torna a casa e pensa ai baci. Spesso i suoi genitori se lo danno prima di salutarsi: il bacio perfetto, secondo lui, è quello sotto la pioggia.
Così sogna di baciare quell'angelo tutte le notti fino a quando, crescendo, non cambia idea e pensa che amoreggiare faccia veramente schifo.
 

People fall in love in mysterious waysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora