Io vedo qualcosa in te

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Io non devo provare emozioni. Io non devo e non dovrò mai provare emozioni. Sono stato creato per questo. Non provare. Come potrei sterminare la mia razza se provassi qualsiasi tipo di emozioni? Devo uccidere i devianti, impedir loro di propagare il virus. Niente di più, niente di meno. Sono solamente una macchina assassina.

Mi chiamo RK900 e io sono il boia.

Ma cosa resta del boia se gli viene impedito di togliere la vita ai suoi condannati? Niente.

Cosa farò ora che gli androidi hanno ottenuto l'indipendenza?

Sicuramente mi disattiveranno. Chi vorrebbe avere la spada di Damocle sulla propria testa?

RK900 era l'androide perfetto. Più forte, veloce, intelligente e immune al virus rA9. Niente lo avrebbe portato a pensare che l'androide RK800 avrebbe lottato per il suo rilascio. Stranamente era convinto che, nonostante il suo gelo, RK900 potesse diventare un deviante. Era illogico.

Cosa dovrei essere? Il mio antivirus mi impedisce di diventare come voi. Non potrò mai esserlo, Lui non mi aiuterà mai.

Io sono RK900 e sono un boia. La mia natura è questa e non cambierà mai.

Non potrò mai avere una vita come voi. Non potrò mai avere un figlio. Non potrò mai avere un padre. Non potrò mai avere un amico. Non potrò mai avere un amante. Non potrò neanche essere un fratello, nonostante RK800 mi consideri tale.

"Ora sei libero, non ti disattiveranno, te lo assicuro" mi aveva detto RK800. Ma cosa mi doveva interessare di questa informazione? Non ho una vita, essere o non essere disattivato sono la stessa cosa per me. Perché dovevo esserne sollevato? Cosa si aspetta da me? "Però rimarrai un detective come me" Connor sorrideva. Come poteva sorridere? Cosa lo porta a sorridere? Perché mi vuole 'aiutare'?

"Devo cacciare i devianti?" aveva chiesto RK900.

"No" Connor era confuso dalle parole di RK900 "Abbiamo ottenuto i nostri diritti, ora non cacceremo i devianti, cacceremo i criminali. Androidi e umani indistintamente"

"Io sono stato creato per cacciare i devianti, non gli umani" aveva sottolineato RK900.

"Anche io, ma sono cambiato e potrai cambiare anche tu" cercava di rassicurarlo. Perché vuole rassicurarmi?

"Io ho l'anti-rA9. Mi è impossibile"

"Anche a me l'avevano detto, ma qui dentro c'è più di quanto loro vogliano ammettere" gli continuava a dire Connor toccando il petto di RK900 "Noi non siamo solo 0 e 1, noi siamo di più. Io vedo qualcosa in te... Non sei un semplice androide"

"Noi siamo macchine" era acido, lui era il boia "Voi siete malfunzionamenti"

"No" Connor aveva stretto il pugno contro il petto del fratellino "Noi siamo di più. Noi proviamo, noi sentiamo ciò che anche gli umani sentono, noi possiamo amare, noi siamo riusciti ad avere dei diritti senza la violenza perché abbiamo una coscienza" RK900 non gli credeva, ma lo sguardo di Connor aumentava di intensità "Umani che ci odiavano hanno capito che siamo più di semplici componenti meccaniche" ora nel suo sguardo non c'era più intensità, ma vera rabbia "Conosco un uomo testardo che ci odiava, ma ci ha accettato, anzi mi ha aiutato quando ho lottato per quello in cui credo"

Come può un umano aver fiducia in un androide?

"Mi dispiace RK800, ma io non diventerò come voi" ne era certo.

"Io ho un nome" RK900 non si era mosso "Io mi chiamo Connor, tu come ti chiami?" era una domanda retorica sapeva che non ne aveva uno. Per impedire la devianza avevano tentato di togliere anche i nomi agli androidi, ma voleva che lui ne avesse uno.

Mille e un reed900 One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora