- Riunitevi in due file, bambini. Tenete la mano del vostro compagno.-
Il giorno predetto era finalmente arrivato e Alberto era felice come una Pasqua.
Sarebbero andati nel cortile recintato dell'istituto (pieno di futili erbacce) per comprare qualche oggetto o leccornia dai venditori ambulanti, chiamati dal direttore ogni due settimane.
I bambini ricevevano 0,50€ ogni volta che compievano una buona azione o eseguivano gli ordini.
Si può dunque immaginare quanti soldi avesse tesaurizzato Alberto.
Lui era gentile con tutti, ed era riuscito a strappare un sorriso anche a Melania, la ragazza bulimica.
Il suo insistere l'aveva infastidita all'inizio, ma, una volta, mentre guardavano la televisione in sala comune, il piccolo le si era avvicinato e aveva posato un bacio sui suoi zigomi paffuti, dicendole che anche lui non riusciva a parlare con gli altri.
Nonostante questo, nessuno dei due raccontò all'altro di ciò che gli era accaduto, al contrario di quanto ci si aspettasse.
Arrivato davanti ad una bancarella acquistò una fisarmonica a fiato dal metallo ingiallito e con incisa la scritta "Fabiani".
Questa era un'altra speranza di una vita nel mondo esterno.
Quello strumento era usato, lo sapeva.
Ogni oggetto ha una propria storia.
La storia delle mani che lo hanno sfiorato, delle voci che lo hanno avvolto, degli eventi a cui ha assistito.
Ogni oggetto ha una vita propria.
Gli utensili sono come le persone che vivono a vuoto.
Registrano suoni, sensazioni, odori, ma non riescono a riprodurli.
Berto incrociò le gambe sul letto e, dopo aver sciacquato in un primo momento la fisarmonica, provò a soffiare dolcemente; uscirono solo strani stramazzi.
Si sorprese a ridere da solo e nascose il suo nuovo souvenir sotto al cuscino.
Sentì due individui parlare sottovoce dietro alla sua porta.
Scese dal letto, incuriosito da quella situazione insolita, e si appiattì contro il legno freddo, appoggiando l'orecchio alla serratura.
- ... Chiuderà presto. La maggior parte dei bambini finirà all'orfanotrofio. E chi se ne prenderà...-
Cos'è un orfanotrofio?
Le due persone si allontanarono a passi felpati, lasciando il piccolo Berto in subbuglio per quel termine sconosciuto.
Doveva cercarla sul dizionario."Una struttura di accoglienza dove vengono allevati i bambini orfani e i minori senza famiglia"
Un'altra casa, quindi?Uscì dalla sua camera per dirigersi verso quella di Melania.
- Melania! Melania!- bisbiglió dischiudendo la porta e restando sull'uscio.
- Melania...- ripeté, ma di lei nessuna traccia.
Corse nel corridoio per chiederne a qualche inserviente.
Nessuno l'aveva incontrata.Alberto non aveva tempo per cercarla ora; doveva andare dallo psichiatra.
- Alberto, ciao. -
- Salve, dottor Schenagli. -
- Hai riflettuto su quello che abbiamo detto la scorsa volta? -
- Sì.- affermò il bambino, titubante.
Ma dove si era cacciata Melania?
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I Colori della Morte
Mystery / ThrillerPenso che la trama venga da sé, un po' come ogni cosa nella vita. C'è chi vive, chi muore, chi dimentica, e chi cerca. C'è anche chi sente i colori, i sinesteti. È difficile essere realistici, difficile uscire dalla monotonia, difficile accettare gl...