𝐄𝐫𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐜𝐢𝐨!(7)

519 38 13
                                    

Mitsuki stava ancora lavorando nella stanza n. 1.Quello che era successo in precedenza era avvenuto a causa del corpo del biondo perfetto. Era sempre cosí sexy, in quel momento era piú bello del solito. Le vetrare della stanza illuminavano i suoi occhi, le goccioline di sudore, per via del caldo, facevano splendere la sua pelle di un rosa chiaro. Il celeste ghignó a quel ricordo compiuto poco tempo prima. Non appena ebbe finito scese negli altri piani, con l'ascensore, dirigendosi verso l'uscita.

-Mitsuki! -
Lo chiamó una voce, giró la testa e notó che, vicino all'ascensore del piano terra, Sarada e Sumire stavano parlando.

Si avvicinó a loro e le salutó.

-Ne, ne Mits'ki? Come ti trovi qui?-
Chiese sorridendo la viola.

-Bene, il reparto medicina é molto ricco-

-Awwww!! Mi fa piacere! -

-Ho saputo che Boruto ti ha dato una mano-
Affermó la mora.

-Si-
Non appena finí di dire quella parola le porta dell'ascensore si aprirono.

-Stavamo giusto parlando di te-
Disse Sumire.

-Eh? Oh! Sumire! Sarada! Buongiorn-M-Mitsuki?! -
Boruto si schiantó contro l'ascensore.

Il celeste andó da lui e gli tese una mano.

-Tutt'ok? -

-ehm... Si si, s-sto bene-
Il biondo evitó la mano dell'amico e si alzó, con fatica da terra.

-Il solito-
Disse Sarada mettendosi una mano in fronte per poi sorridere.
-Non cambierai un po eh? -

-Maaaiii-
Rispose l'Uzumaki sorridendo.

Per tutto il tempo della conversazione evitó lo sguardo del compagno, ma era davvero difficile! Innanzi tutto aveva preso postazione vicino a lui, spesso i loro corpi si sfioravano e i loro occhi incrociavano i loro sguardi. Mitsuki sapeva nascondere bene le cose e fare finta di niente, ma l'amico era completamente negato! Stava sudando nonostante i condizionatori accesi e aveva un sorrisetto falso e preoccupato.

-Boruto? Ti senti bene? -
Chiese la corvina notando lo strano atteggiamento del ragazzo.

-E-eh?! SI! SI! STO BENISSIMO!-

-Mh... Non me la dai buona che é successo? -

-S-SARADA... T-TU NON CI V-VEDI BENE! I-IO STO ALLA PERFEZ-PERFEZIONE! eh... Eh.. Eh-. Rispose sudando ancora di piú il biondo agitandosi.

-Okeeyyy-giró lo sguardo l'altra.

-O-ora se volete scusarmi... D-devi andare! -
Affermó l'Uzumaki recandosi di fretta all'uscita dell'edificio.

Non appena fu fuori, riprese fiato, prese la macchina e andó a casa. Nel frattempo il celeste rimase ancora qualche minuto a parlare con me ragazze.

-Oggi Boruto é strano... almeno... Piú del solito! -
Disse agitandosi la mora
-Baka! Si vede da tre miglia che ha qualcosa che non va! -

-Sa-sarada... Non agitarti-
Cercó di calmarla Sumire accarezzandogli la spalla
-Forse lo sai tu Mitsuki? -

Quest'ultimo aveva già capito perché il compagno era strano quella mattina, che stupido solo per un bacetto faceva tutta quella sceneggiata figuratevi se il celeste si sarebbe spinto oltre, che casino che si sarebbe creato.

-No, non so perché é cosí oggi-

-Capisco-
Rispose la violetta.

-Grrr!!! Pensa di potermi prendere per il sedere eh?! -
Si scaldó Sarada.

-Sarada, non c'é bisogno di agitarsi tanto, magari gli é successo qualcosa e preferisce non dirlo a nessuno-
Affermó Mitsuki in tono calmo.

-Ha.... Ok, adesso devo proprio tornare a casa, si é fatto tardi,buon pranzo a tutti voi-
Disse la mora prima di andarsene.

-Buon pranzo anche a te Sarada! In effetti anch'io dovrei andare, buon pranzo Mitsuki-

-Buon pramzo anche a te capo~classe-

-Oh Mitsuki, é passato tanto tempo da quando era la capoclasse, non c'é bisogno di chiamarmi ancora cosí-
Rise Sumire.

-Va bene, buon pranzo-
Affermó il ragazzo uscendo dall'edificio.

Si diresse alla macchina e, ripensando ancora al biondino, ghignó accendendo i motori per poi partire verso casa. Boruto, invece, era ancora in macchina intento a guidare e tenere ferme le mani sul volante chein seguito, iniziarono a tremargli. Non sapeva esprimere le emozioni che, in quel momento l'avevano catturato. Odio, rabbia, paura, gioia, era tutto un mix. Prese un respiro profondo prima di alleggerire quel pensiero. Aveva sempre notato un comportamento strano da parte del compagno, ma non aveva mai immaginato "quello". Prese un'altro bel respiro appoggiando, stanco, la testa sul poggi-capo del sedile. Raggi di sole colpirono il suo viso infastidendolo leggermente. I suoi occhi, a causa della luce accecante iniziarono a diventare lucidi, li chiuse e li strinze per evitare quella fastidiosa sensazione di bagnato. Ancora non riusciva a realizzare quello che era successo nell'edificio. L'aveva baciato, aveva fatto incontrare le loro labbra, anche se il biondo provava forti attrazione verso il celeste, non si sarebbe mai sognato che l'amico lo baciasse o che lo baciasse lui. Si tastó le labbra con le dita della mano e, subito dopo, rimise l'arto a posto. Non riusciva ancora a capire il perché di quello strano sentimento che provava ogni volta che vedeva il ragazzo, certo quando c'erano scene forti saliva di livello quel sentimento. Non era proprio amore quello che sentiva, una specie, Amore e Amicizia, ecco come lo definiva lui.Non era tutta amicizia e neanche tutt'amore. Peró! Non si riusciva ancora a capacitarsi il perché?! Perché il suo cuore inizió a battere cosí pesantemente nel suo petto! Era.... Era soltanto un bacio!

Continua...
(Scusate per il capitolo corto)

~𝐼𝐿 𝑀𝐼𝑂 𝑆𝑂𝐿𝐸~[𝑀𝐼𝑇𝑆𝑈𝐵𝑂𝑅𝑈] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora