Capitolo 14

123 9 2
                                    

Pov's Mal
Altri mesi sono passati e adesso è aprile.
Precisamente, oggi è il 10 aprile ed è il compleanno di Evie.
Sfortunatamente per lei oggi è mercoledì per cui c'è scuola e non potrà stare a casa perché abbiamo un importante test di storia.
Povera lei.
Qui va tutto bene, ho ripreso sonno e le ripetizioni con Harry so tutto io vanno bene.
Ben è distante, non mi rivolge mai la parola ed ogni volta che mi guarda è come incantato.
Ad ogni modo devo prepararmi per andare a scuola.
Speriamo che il test vada bene.

Pov's Evie
Ebbene sì.
Oggi compio 17 anni.
Per colazione Margaret mi ha preparato dei pancake speciali alla cannella che erano davvero ottimi.
Adesso sono nel pallone più totale: il test di storia non è molto difficile ma non riesco a leggere un tubo.
Io ho un test semplificato ma le lettere continuano a saltare qua e là ugualmente.
Preferisco i test di chimica.
I numeri sono più facili da leggere.

Finalmente il test è finito e mi godo il mio buonissimo sandwich al tonno e lattuga seduta accanto a Carlos in cortile.
"Buon compleanno Evie!" Esclama dandomi un bacio sulla guancia.
Arrossisco.
"Grazie...Carlos ma adesso che cosa siamo? Voglio dire...io non ti vedo come un amico. Per me sei...qualcosa in più. Quindi..."
"Evelyn Grhimilde. Vuoi essere la mia ragazza?"
"Si!" Gli butto le braccia al collo.
"Carlos io non ti prometto nulla...io non ho mai avuto un ragazzo e soprattutto non ho mai amato qualcuno."
"Non preoccuparti."
Cala un silenzio imbarazzante.
"Ti va di venire da me oggi?" Chiedo.
"Va bene."
"Voglio che vengano anche i ragazzi, potresti avvisarli tu? Io devo andare in classe sennò faccio tardi."
"Ok. Ci vediamo da te allora."
"A dopo." Lascio il cortile e mi dirigo nell'aula di scienze.

Sono in macchina con Ben e Mal.
Torniamo a casa.

"Evie!" Esclama Rachel correndomi incontro.
"Ti ho fatto un disegno!"
"Davvero?" Sono sorpresa.
"Tieni!" Mi porge un foglio dove è disegnata la nostra famiglia sotto un grande arcobaleno.
"Grazie Rachel." Sono commossa.
Entriamo e ci sediamo a mangiare.
"Margaret, io mi sono permessa di invitare i miei amici a casa questo pomeriggio per...festeggiare il mio compleanno. Va bene?"
"Certo Evie. Voglio che questo sia un giorno speciale per te."

Tutto il pomeriggio trascorre bene.
Io e i ragazzi scherziamo, ridiamo e balliamo ma Mal è sempre distante.
Non si unisce a noi, si limita a stare in salotto a disegnare con Rachel.

La cena è squisita, Margaret ha cucinato un buonissimo Roast Beef con patate al forno e mi ha anche preparato una torta.
Non avevo tutto ciò quando ero piccola.

"Evie, oggi è arrivata una cosa per te."
"Davvero? Cosa?" Chiedo incuriosita.
"È il tuo certificato di nascita e assieme c'era una lettera. È per te."
Mi da la lettera e comincio a leggerla:

Figlia mia,
Quando leggerai questa lettera sarai già una ragazza bella e forte, i pochi momenti trascorsi con te sono stati magici.
Non credevo si potesse amare un essere umano fino a questo punto ma è successo.
Mi hai rapita.
I tuoi occhioni castani sono un posto in cui perdersi con gioia.
E la tua risata è un suono magico.
Vorrei poter essere lì per abbracciarti e starti vicino ma la vita è stata crudele con me.
Tu non eri prevista, ma nulla nella vita è previsto.
Sappi che io ti amo con tutto il mio cuore e non sei affatto un errore.
Se adesso scrivo questa lettera è perché voglio donarti una vita migliore, sono malata e mi resta poco da vivere ma non voglio abbandonarti piuttosto ti affido a qualcuno che possa prendersi cura di te.
Non so come ti chiami e forse non lo saprò mai, ma mi piacerebbe chiamarti Evelyn ( o Evie se preferisci).
Perdonami per ciò che ho fatto ma l'ho fatto per te.
Ti amo tantissimo.
La tua mamma.

Arianna Grhimilde.

Sono parecchio confusa.
"Quindi io...quella donna non è la mia vera mamma. Non mi ha mai voluto bene. Ho passato 11 anni di inferno e poi scopro che quella non è neanche mia madre." Dico fra le lacrime.
"So che è difficile ma...tua madre doveva volerti molto bene per fare ciò. Lei ti ha affidato ad un'altra donna in modo che tu avessi una vita normale e felice."
"Ma Margaret lei non capisce...quella donna era un mostro."
"Evie. Era l'unica parente che avesse tua madre. Insieme alla lettera c'era questo."
Mi porge una strana copertina.
"Era di tua madre. Conserva ancora il suo profumo."
La avvicino al viso e la annuso.
Profuma di rose.
La stringo al petto piangendo.
"Non pensiamoci adesso, dai. Ora hai noi." Mi incoraggia Rachel.
Mal non apre bocca.
Mi guarda senza dire nulla.
"È ora di andare a letto. È tardi."
"Margaret. Io ho un certificato di nascita?" Chiede.
"Si, certo. Lo prendo subito."
Dopo un po' Margaret sbuca dalla cucina con in mano un foglio.
Mal lo prende in mano e legge.
"Mal Bertha Souvlaki. Data di nascita: 15/01/1996. Genitori: Malefica Grhimilde e Ade Souvlaki."
"Che strani nomi." Commenta Evie.
"Lo so ma non lo vedi? Mia madre si chiama Grhimilde. Ha sempre detto di avere una sorella che è venuta a mancare quando era giovane. Evie, tu hai il cognome Grhimilde. Tuo padre evidentemente non ti ha riconosciuta e hai ricevuto il cognome di tua madre. Evie, noi siamo cugine."
"Co-cosa?" Sono ancora più sconvolta.
"Noi...cugine?"
"Esatto. Evie, tu sei l'unica cosa che rimane della mia famiglia di sangue. Evie, tu sei la mia famiglia."
"Io...Mal. Questo è il destino." Concludo.
Margaret è completamente sorpresa.
"Ragazze. Adesso è tardi. È meglio che andiate a letto, è stata una giornata lunga."
"Buonanotte Margaret." Diciamo in coro e saliamo in camera.
Ho una cugina.
E quella cugina è Mal.
Ho una madre, una vera che mi ama.
Lei non c'è più ma sento che adesso è vicina.
Ti voglio bene, mamma.

Spazio autrice
Evie scopre il suo passato.
Spero vi piaccia!
💗

P.s.
So che se Mal è nata nel 1996 dovrebbe avere 24 anni visto che la storia è ambientata ai giorni mostri, ma preferisco mantenere la data di nascita reale dell'attrice Dove Cameron che presta il volto a Mal.
Detto ciò, ciao!

D·E·M·O·N·S Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora