La sorella di Chris

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Ciao a tutti!

Anzitutto non so se questa diventerà una storia.. Devo pensarci e riflettere, magari in futuro, ma chissà! Il materiale c'è, quindi ci penserò, sperando vi piaccia intanto questo racconto.

Nel prossimo capitolo proverò a coinvolgervi, facendovi decidere già da ora se preferite:
1) Che sia un racconto che comprenda il periodo della band
2) Che abbia un tradimento di mezzo (potete anche suggerire fra chi, e non dev'essere per forza tra Camila e Lauren) o che abbia un finale ambiguo.
3) Che racconti il punto di vista di Lauren, di Camila, o sia in terza persona.

Fatemi sapere!

A presto!

Quando Chris me l'ha chiesto ho tentennato un po'. Ci conosciamo da qualche mese, ormai, è giusto e mi fa piacere voglia approfondire il rapporto, ma non è mai facile fare le presentazioni ufficiali; rende tutto molto più impegnativo. Dopo quest'anno "sabbatico", comunque, mi sento abbastanza sicura sulle mie potenzialità da fidanzata, o perlomeno: credo di saper resistere dieci minuti a tavola senza dare di matto pensando ad un futuro sistematico e abitudinario con la solita tovaglia e il servito migliore.

Chris, mentre preme l'acceleratore a ritmo costante, tiene la sua mano nella mia, raccogliendola interamente sotto le nocche sporche di vernice. Hanno fatto un bel lavoro, giù al bar, e a quanto ho capito questa capatina in famiglia non è prettamente a scopo rilassante: c'è un fienile arrugginito che aspetta una mano di blu corallo o verde petrolio, la scelta spetta a Taylor, la sorella minore di Chris.

«Ehi, sarai perfetta, sai?» Mi bacia il dorso della mano, senza staccare gli occhi dalla strada.

Lo ringrazio con un sorriso tenue come il sole che sta calando, e poi mi addormento contro il finestrino, cogliendo uno scorcio su un campo di grano come ultima diapositiva.

È Chris a svegliarmi. È già notte quando attraversiamo il patio rinnovato della famiglia Jauregui. Suo padre ci accoglie con una pinta di birra fatta in casa da qualche amico nei dintorni, mentre sua madre mi mostra dove depositare i bagagli. La loro non è una semplice casa in campagna. È più grande di tutte le abitazioni in cui abbia vissuto, e molto più moderna e accogliente. Si sono trasferiti qui solo per il silenzio, la passione di Mike per i trattori e quella di Taylor per la natura. Sta ancora studiando, ma si specializzerà il prossimo anno, se tutto va bene, e non c'è dubbio che dopo sceglierà un lavoro strettamente legato alla terra e agli alberi.

«L'unico a risentirne sono stato io e la mia macchina.» Chris fa scivolare le mani attorno alle mie spalle, sorridendo ma un po' a denti stretti.

«La tua macchina è perfetta!» La pacca di Mike sembra accartocciargli la cassa toracica. Chris si sforza di incassare vigorosamente il colpo affettuoso.

«Beh, si, indubbiamente per Chris è diventato più difficile tornare a casa di quando in quando, ma anche lui gode della pace quando arrivano le vacanze di Natale.» Sua madre gli afferra la guancia e lo guarda ancora come fosse un bambino. Noto l'incresparsi innaturale delle sue labbra, e per consolarlo adagio una mano sul suo petto. Lui l'afferra subito nella sua.

«"Pace"» Enfatizza sarcastico, e improvvisamente tutti abbassano la testa. Ho come l'impressione che non mi stiano dicendo qualcosa. «Se proprio la vogliamo chiamare così.» Scuote la testa, sento il suo petto gonfiarsi sotto le nostre mani. «Torna anche lei?»

«Chris, ti prego.. non cominciare.» La voce di Clara già trema come un fiore al vento. La sua espressione è mutata completamente; ora assomiglia ad un dente di leone che aspetta solamente l'ultimo soffio per spelacchiarsi.

One shot CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora