Pioggia, ridotta al solo scrosciare della doccia. Hai gli occhi colmi d'acqua e per la prima volta non sono le tue lacrime, rivolgi gli occhi al cielo, non accade nulla eppure entri dentro quella porta e ti senti sommerso, vorresti annegare, non ci riesci, d'altronde come potresti se la tua pioggia è dentro casa.
Senti il suo respiro, ti accorgi della sua presenza è lì, forse non per te.
Odi le convenzioni, non ti piace dire "ciao" è troppo semplice per te, perciò ti abbraccia, sta volta è neve.
Adesso davanti ai tuoi occhi scendono cento fiocchi, esci fuori ma c'è il sole.
Hai un sorriso sgargiante, ti preoccupi di apparire al meglio, dentro sei danneggiato, non sai come riparare, forse c'è un modo, puoi andare fuori.
È difficile aprire le porte sott'acqua avrai bisogno di un aiuto, però ti trascinano verso l'interno, purtroppo non hai mai imparato a nuotare, ma non vai giù, continui comunque a galleggiare, sei stabile.
Continuano a reggerti, ma non ti aiutano ad uscire. Conti su di te ma a volte è arduo.
Ad alcuni non è concesso camminare sull'acqua, cosa vuoi farci, accadono cose peggiori, quindi su via, lasciati andare.
Ti trasporteranno te lo prometto, però ti prego basta pensare, basta farti problemi, dovrai smettere di preoccuparti, penso a tutto io, tu stai tranquillo: l'unica cosa che ti concederanno di sentire.