2° Capitolo

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Al sentire quei suoni mi guardai intorno, spaventata e tremolante. Non riuscì a capire da dove provenissero.
All'improvviso questi si trasformarono in suoni di passi. Questi provenivano fuori al cortile della scuola, uscì correndo e da lontano vidi due ombre con delle spade. Volevo scappare ma le mie gambe erano come bloccate, non si muovevano Vi prego...qualcuno mi salvi... pensai iniziando a sentire le guance più calde a causa delle lacrime. Li vidi avvicinarsi ancora di più così da poter vedere i loro volti in modo più preciso. D'un tratto si fermarono e mi guardarono, scrutandomi dalla testa ai piedi <<É lei la ragazzina?>> disse uno dei due uomini, l'altro annuì e allora questi ripresero ad avvicinarsi. Avanti gambe! Svegliatevi! pensai e prendendo un bel respiro mi girai cercando di darmela a gambe, ma all'improvviso i due sfrecciarono su di me ad una velocità assurda e dalla paura mi coprì gli occhi Vi prego...qualcuno mi aiuti...pensai in lacrime. Ad un tratto si sentì un tocco di spade, alzai il capo e davanti a me c'era una persona che mi stava difendendo <<Tu...>> dissi con un filo di voce debole. <<Idiota perché non sei scappata!>> disse Ron facendo un passo indietro e tenendo lo sguardo fisso sui due uomini <<N-Non riuscivo a muovermi...ero troppo spaventata...scusa>> dissi con le lacrime agli occhi e mi accasciai a terra, <<Non ti intromettere moccioso>> ringhiò uno dei due uomini <<Mi dispiace ma sono qui per rovinare i vostri piani e non vi lascerò questa ragazza.>> disse Ron stringendo la sua spada incazzato nero <<Schifoso principe traditore, il tuo fratellino non ne sarà contento. Sai benissimo come è fatto>> disse l'uomo a destra con fare disgustato <<Sai che me ne importa di quello.>> disse Ron ringhiando <<Ragazzino sappi che non finirà qui...ritorneremo e la porteremo con noi>> disse l'altro uomo scomparendo poi nel nulla. Rimasi a terra, con gli occhi spalancati, allora Ron si abbassò alla mia altezza poggiando una mano sulla mia testa <<Va tutto bene...tranquilla>> disse sorridendomi. Mi alzai poco dopo con l'aiuto del ragazzo e guardandomi attorno vidi anche con grande sorpresa che tutte le persone scomparse una decina di minuti prima erano riapparse. <<Senti Elena, devi promettermi che tutto ciò che hai visto oggi non lo dirai a nessuno. Dovrà rimanere un segreto>> disse Ron guardandomi negli occhi, annuì poco dopo guardandolo a mia volta <<Perché mi volevano uccidere, io non ho fatto assolutamente niente!>> dissi stringendo i pugni <<In realtà non volevano ucciderti, volevano rapirti per portarti da mio fratello, che è il capo di quegli uomini che hai visto. Da come hai sentito sono suo fratello ma io non amo ciò che fa quindi sono scappato ed ora studio in una scuola di magia>> disse spiegandomi la sua situazione <<Magia?...Wow...cioè...bella roba. In effetti mi ero chiesta da dove diavolo fosse uscita quella spada. In poche parole sei un mago?>> chiesi alla fine scioccata e ancora incredula, Ron annuì e ammiccando un sorriso. Ad un tratto squillò il mio telefono, controllai e notai un messaggio da parte di mia madre <<Ron...grazie ancora...ma credo che ora sia meglio che io torni a casa>> dissi sorridendogli <<Allora ti accompagno, non mi va di lasciarti sola, potrebbero ritornare>> disse lui iniziando a camminare, io annuì ma poi mi fermai <<Come sai dove abito!?>> dissi correndo di fianco a lui <<É un segreto>> disse facendomi l'occhiolino <<Stalker!>> dissi ridendo e dandogli un pugno sulla spalla.

Arrivata davanti casa, lo salutai con un sorriso a trentadue denti <<A domani!>> esclamai guardandolo sorridermi ed allontanarsi poco dopo. Entrai poco dopo in casa andando in cucina vedendo mia madre guardarmi in modo severo <<Tesoro maledizione, dove sei stata? Sono le tre!>> esclamò poggiando le mani sui fianchi aspettando una mia spiegazione <<mamma scusami...ho avuto un impegno e non sono riuscita ad avvisarti, scusami ancora!>> dissi guardandola sperando di non ricevere nessuna punizione  <<Va bene tesoro...ma per favore, la prossima volta ricordati di farlo!>> disse sospirando e guardandomi con uno sguardo dolce. L'abbracciai e le diedi un bacio sulla guancia per poi correre in camera così da schiarirmi le idee. Feci uscire la parte gamer nascosta dentro di me, difatti accesi la play prendendo poco dopo il joystick e sedendomi sul letto. 

Passai l'intera giornata a giocare, quindi a fare ciò che più mi garbava ma poco dopo fui costretta a spegnere la console e ad alzarmi dal letto sentendo mia madre chiamarmi per avvisarmi della cena pronta. Scesi in cucina e dopo esserci seduti a tavola iniziammo a mangiare. Tra noi c'era sempre uno strano silenzio, non parlavamo mai delle nostre giornate o magari di qualche novità. Nonostante fosse una famiglia affettuosa era fin troppo ferma su dei standard fissi.
Finita la cena aiutai mia madre a sparecchiare e a lavare le stoviglie ripensando a ciò che era successo in mattinata Mh...ancora non posso crederci... pensai sospirando poco dopo. Finì di aiutare mia madre e andai in bagno per poter fare una doccia <<Finalmente!>> esclamai aprendo l'acqua e controllando se uscisse quella calda <<Bingo>> sorrisi e iniziai a canticchiare portando le mani ai lembi della maglia con l'intenzione di sfilarla via quando sentì ad un tratto dei rumori strani  provenire dal piano di sotto. Uscì dal bagno con un sopracciglio alzato  <<Ma che?>> chiesi a me stessa scendendo poi le scale per andare in cucina a controllare  <<Mamm->> non riuscì a finire la frase per lo shock. Iniziai ad urlare e corsi verso i due corpi ormai accasciati a terra e pieni di sangue <<NO!!>> urlai cadendo sulle ginocchia osservandoli Non...Non è vero...è un sogno! <<Te l'avevamo detto...che saremmo ritornati>> dissero due voci a me familiari. Mi girai con le lacrime agli occhi e molto incazzata <<COSA AVETE FATTO!?>> sbraitai contro i due <<Quello che vedi e adesso verrai con noi>> disse uno degli uomini cercando di catturarmi ma decisa mi alzai correndo verso l'uscita, sperando che la porta non fosse chiusa. Per mia fortuna questa era aperta e senza indugiare uscí di casa con quei due ancora alle calcagna. Presi il telefono dalla tasca e notai che c'era una chiamata persa da un numero a me sconosciuto Chi diavolo è!? Probabile...che sia Ron? Ma come diavolo fa ad avere il mio numero? pensai. Scossi la testa e senza pensarci molto richiamai quel numero, sperando in una risposta <<Elena che succede!? Dove sei?>> disse Ron tremendamente preoccupato <<Ron...i miei genitori...loro...li hanno uccisi...>>

Dissi tremante e ormai stremata.

Pov's Ron

<<Elena dimmi dove sei>> le chiesi uscendo velocemente da casa. Ottenuta la risposta corsi come un razzo e grazie alla mia magia arrivai al parco <<Elena! Dove sei?>> urlai guardandomi attorno. Sentì la sua voce e la vidi tra le grinfie dei due stronzi <<LASCIATELA!>> urlai correndo verso loro, i due stavano per aprire un portale e andare via ma per fermarli presi i miei pugnali e con un incantesimo li lanciai contro di loro. Elena per un momento fu libera e senza perdere l'occasione la presi e l'avvicinai a me per poi proteggerla <<Sta tranquilla...ci sono io...>> le sussurrai per poi sorriderle cercando di rassicurarla.

Ciò Che Non Ti Aspettavi[In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora