Capitolo 76

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Mugolo qualcosa, ancora con gli occhi chiusi. Allungo le braccia, colpendo qualcosa tra le coperte arrotolate intorno.

Apro gli occhi, nonostante il fastidio causato dalla luce.
Mi volto e osservo la figura di Dylan addormentata accanto a me.

Sorrido, inevitabilmente.
Mi mordo il labbro e rotolo verso il suo corpo, accoccolandomi sul suo petto. Gli circondo il bacino bollente con le braccia e chiudo gli occhi.
Subito dopo le sue braccia mi avvolgono.

<<Piccola..>> biascica, con voce impastata.
Apro gli occhi e lo guardo dal basso.
Il suo viso si abbassa verso il mio e mi sorride, con gli occhi socchiusi.

<<Buongiorno.>> Sorrido.
Sono a casa da due giorni, ormai, e non ho fatto altro se non spostarmi dal letto al divano e viceversa.
Dylan va e viene dall'università: è alle prese con i primi esami da consegnare per la laurea. In sua assenza, Seth viene a farmi compagnia con Kev.

Non mi lasciano mai da sola e di questo gliene sono grata, ho paura a rimanere sola.

Kylie ha avvisato in segreteria che non sarei stata a scuola e ha giustificato la mia assenza in questi giorni.

Quello che mi sembra strano, ora, è che è tutto troppo tranquillo. Troppo perfetto per essere davvero reale.

<<Che succede? A che pensi?>> Mi chiede, tirandosi su e appoggiandosi alla testiera del letto.
Mi aiuta a sistemarmi meglio sul suo petto e lo guardo, tracciando cerchi invisibili sulla sua pelle tatuata.

<<Nulla, io...>> Sospiro e incastro i miei occhi nei suoi, più verdi del solito.
<<È finita? È finita davvero?>> Chiedo.
Dylan sussulta, per poi premere le labbra tra loro e guardarmi incerto.

Mi accarezza il braccio con la mano calda.
<<Intendi con la gang?>> Chiede.

<<Intendo con tutto. Con la gang, con le corse, con gli omicidi.>> Lo guardo, quasi supplicante.
Lui abbassa lo sguardo, prendendo un respiro.
Si passa la mano, che prima era posata sul materasso, tra i capelli, arruffandoli ancora di più.

<<Non lo so, piccola.>> Mormora. Un peso mi cade nuovamente sul petto.
<<Per il momento siamo fermi. Stiamo cercando una soluzione. Non possiamo metterci adesso a fare le persone civili, abbiamo tutti troppe cose da pagare.>> Borbotta.
Annuisco, fissando il muro.
Sento il suo sguardo addosso per parecchi secondi, finché non sospira e mi volta il viso verso il suo con la mano, delicatamente.

<<Ti prometto che non ti succederà nulla.>> Mormora. <<Abbiamo protezione.>> Sorride.
Forzo un sorrisino debole, ma ancora non sono convinta.
Non voglio che continuino a vivere così.

<<Hol, stanno cercando Brandon e, credimi, non la passerà liscia.>> Digrigna i denti.
Mi metto seduta e lo guardo.
<<È questo ciò che mi spaventa, Dyl! Ti farai ammazzare!>> Esclamo.

Lui scuote la testa, sorridendo.
<<Abbi fiducia in me, donna!>> Ridacchia. Sorrido, alzando gli occhi al cielo. <<Scemo!>>
Lui ride e si sporge per baciarmi. Mi avvolge il corpo con le braccia e mi tira su di lui, per poi rotolare come due sacchi ai piedi del letto.

Scoppio a ridere sulle sue labbra.
Il nostro rotolare si ferma, con lui sopra al mio corpo. Si alza sui gomiti, con il naso a meno di tre millimetri dal mio.
Mi guarda negli occhi e io non posso fare a meno di perdermi dentro quelle pozze chiare.

<<Ti amo, Holly.>>
Sorrido. <<Io di più, Tatuato.>> Sussurro.
Mi fa un sorrisetto beffardo e io ridacchio, baciandolo ancora.
Attorciglio le mani dietro al suo collo e ribalto le posizioni.
<<Piccola peste, ti faccio vedere io!>> Esclama, afferrandomi per i glutei.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora