capitolo 11

262 11 0
                                    

Meghan's pov

Sto aspettando da almeno dieci minuti l'arrivo di Melanie sui gradini del the shout.

Oggi pomeriggio mi ha chiamata dicendomi che avrebbe dovuto parlarmi e mi ha chiesto di vederci al the shout per poi andare a dormire insieme a casa sua. Mi ha detto anche di non invitare Diana perché vorrebbe parlare solo con me e questo mi mette un po' di ansia anche perché l'ha detto con un tono molto freddo.

Sicuramente vorrà spiegarmi il suo silenzio durato più di una settimana.

Le scrivo, ma non risponde.

"Ei, ecco la mia bionda preferita" alzo la testa dal telefono e Christian Miller mi si para davanti scompigliamdomi i capelli con il suo numerosissimo gruppo alle spalle.

"Ciao Chris" lo saluto con un sorriso.

"Che fai qui tutta sola?"

"Ti aspettiamo dentro" dice un ragazzo del suo gruppo rivolgendosi a Christian.

"Sto aspettando una mia amica" rispondo alla domanda di prima.

"Aspettiamo insieme?"

Gli sorrido perché è sempre stato gentile con me nonostante io non abbia mai fatto nulla.

Ultimamente sto un po' aprendo gli occhi sulla nostra amicizia e ciò mi ha permesso di capire che in così poco tempo questo ragazzo conta qualcosa per me.

E che conti qualcosa è già tanto.

Per me che faccio amicizia difficilmente è strano vedermi legata ad una persona conosciuta da poco e mi rendo conto anche dai minimi gesti che è sempre lui a cercarmi anche come sta facendo ora.

È sempre stato lui a scrivermi per primo mentre io mai e quindi sono sicura che anche se sono poco aperta alle relazioni con la gente lui non si sia fatto problemi e ha lo stesso continuato a relazionarsi con me.

"Come stai?" Gli chiedo.

"Bene, la borsa di studio l'hai presa? Mi sono dimenticato proprio di chiedertelo" dice grattandosi la testa.

"Si"

"Chi aspettiamo di preciso?"

"Melanie"

Fa una smorfia e gli tiro uno schiaffetto sul ginocchio.

"Hai visto Nicholas in questi ultimi giorni?"

Alzo gli occhi al cielo solo a sentire il suo nome.

"Perché me lo chiedi, avrei dovuto vederlo?"

"No era così giusto per chiedere"

Sospiro e poi rispondo.

"L'ultima volta è stato a scuola per l'iscrizione, a proposito sapevi che si è iscritto a scuola da noi?"

"Si, me l'aveva detto, parli del diavolo e spunta Nicholas"

La sua macchina parcheggia dall'altro lato della strada e ne esce un Wilson con in bocca una sigaretta, jeans e una semplice t-shirt che fascia perfettamente il suo torace.

Non so perché, ma da quello che è successo a scuola l'ultima volta che ci siamo visti ogni volta che ci penso mi fa uno strano effetto e vederlo ora ancora peggio perché il cuore mi comincia a battere più forte.

"Dove sono gli altri?" Chiede senza salutare né degnarmi di uno sguardo.

Non pretendo assolutamente che lo faccia, ma dopo avermi spiaccicata agli armadietti della mia scuola sarebbe il minimo.

Sei quella vendetta che lascia l'amaro in boccaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora