Capitolo 2

232 22 3
                                    

<<La mia nuova bodyguard?>> chiese Harry sconvolto.

<<Già>> rispose lei serafica.

<<Vuoi dire che lo proteggerai dalle fan e lo scorterai ai luoghi dei concerti in America?>> chiese Zayn.

Harry la guardò ancora sconvolto, non ci credeva, non voleva crederci. Come poteva una ragazza proteggerlo? Di quelle dimensioni poi? Era praticamente una nana.

<<No>> rispose lei.

Harry tirò un sospiro di sollievo.

Menomale, pensò.

<<Non lo proteggerò dalle fan ma lo scorterò dappertutto in tutto il mondo e starò con lui fino a che non ritorneremo a Londra>> disse rispondendo a Zayn.

<<Sarò la tua ombra, dove sarai tu ci sarò io>> disse rivolta a Harry. Meglio che sapesse come stavano le cose fin da subito, almeno avrebbe avuto il tempo del viaggio per venire a patto con la realtà. Per lui fu come una doccia fredda.

<<Che significa che non lo proteggerai dalle fan?>>

<<Quello che ho detto: non lo proteggerò dalle fan>> rispose.

<<NO!>> si oppose Harry. <<Appena scendiamo, te ne torni a casa>>
Non voleva intorno Miss Serietà, non avrebbe potuto fare quello che voleva.

<<Oh, io non credo proprio>> rispose Angie.

<<Invece sì. Non ho bisogno di una baby-sitter>> rispose lui piccato.

<<Davvero? E come mai non fai altro che metterti nei guai?>>

Gli altri ragazzi si guardarono in faccia, quella situazione aveva dell’incredibile. Qualcuno stava sbeffeggiando Harry Styles. E quel qualcuno era una ragazza. Per poco non scoppiarono a ridere.

<<Non mi metto nei guai>>

<<Ah sì?>> rispose beffarda.

<<Senti, se ti riferisci alle lettere, sappi che sono solo stupide frasi scritte da qualche fan psicopatica>> rispose tentando di calmarsi.

<<Ah, ma allora ti hanno avvertito. Pensavo ti tenessero all'oscuro di tutto>> continuò con lo stesso tono canzonatorio.

<<Te ne tornerai a casa!>> urlò Harry alzandosi in piedi, era fuori di sé dalla rabbia. Non gli piaceva quella situazione, non gli piaceva cosa gli aveva detto e soprattutto non gli piaceva lei. I ragazzi non l’avevano mai visto così.

<<Non prendo ordini da te,  avviene esattamente il contrario>> rispose lei, guardandolo negli occhi, di nuovo seria.

<<Cosa?>> chiese scioccato sbarrando gli occhi.

<<Già, se si tratta della tua sicurezza ed io dico A, tu farai A>> spiegò lei.

<<Hai detto che non mi dovrai proteggere>> disse sull'orlo di una crisi di nervi.

<<Ho detto che non ti dovrò proteggere dalle fan, è ben diverso>> rispose Angie calma ma allo stesso tempo risoluta, come se fosse abituata a comandare.

<<Non lo farai comunque>> sibilò, era serio e arrabbiato <<Non mi ordinerai niente>>

<<Vuoi mettermi alla prova?>> disse Angie sfidandolo. 

Si guardarono negli occhi per un tempo che parve infinito. Fu lui il primo ad abbassare lo sguardo e ad andare a sedersi ad un altro posto.

<<Non avrai vita facile, sappilo>> l’avvertì.

Lei non si scompose, aveva avuto a che fare con gente peggiore di una star arrabbiata.


'Cause you make me strong Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora