Speranze infondate

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C'è poca gente, meno male. Ho fame, non vorrei aspettare troppo per il mio ordine, e poi almeno così avremo più tranquillità per parlare per bene. Prendo la carta del menù e inizio a passare in rassegna tutte le proposte. Vedo che c'è un nuovo prodotto: Roasted Hazelnut Macchiato. Non so perché, ma tutte le volte che c'è qualcosa di nuovo devo provarlo. Ora però bisogna aggiungerci qualcosa di solido. Vediamo... Penso che prenderò un biscotto alla Nutella, non so resistere a quella crema. Mi giro verso Greta, per vedere se ha deciso. Sta ancora guardando il menù.
<<Sei indecisa?>> le chiedo, magari posso darle una mossa.
<<Si>> ammette, alzando i suoi occhi nocciola dal menu e guardandomi.
<<Tra cosa?>>
<<Biscotto al cioccolato e muffin ai mirtilli>>
<<Io andrei con il cioccolato...>> Un conto era se fosse stata indecisa tra muffin al cioccolato e biscotto al cioccolato, li sarebbe stata dura, ma qui è semplice la scelta.
<<Ma già prendo la cioccolata... Prenderò il muffin>> Allora non eri indecisa...
<<Okay, vado a ordinare. Tu sistemati a un tavolo>>
Dopo aver pagato aspetto che evadano l'ordine. Dato che c'è poca gente non ci mettono tanto e in circa cinque minuti sto raggiungendo Greta a un tavolo con vista sulla strada. Le do il suo ordine e assaggio la mia bevanda. Devo dire che è buona, ma d'altronde avevo dei dubbi?
<<Allora, come stai?>> tento di approcciare il discorso da lontano.
<<Attualmente bene, e grazie per aver pagato>> dice lei, sorseggiando la cioccolata.
<<Non ringraziare me, ma Tony>> preciso, addentando il mio biscotto.
<<Tony Stark? >>
<<Si, è lui che mi ha dato i soldi per passare dei giorni qui>>
<<E come mai sei qui?>> mi domanda lei, incuriosita, assaggiando il muffin.
<<È una lunga storia, e non è ciò di cui dobbiamo parlare adesso>>
<<Beh ma io ti dico la mia, tu potresti almeno dirmi la tua. Tanto abbiamo tempo...>> Effettivamente...
<<E va bene>> e inizio a raccontarle del mio incontro con gli Avengers. Devo dire che sembra interessata, fa un sacco di domande, soprattutto sul carattere dei vari Avengers. Io le rispondo per quel poco che posso, non avendo ancora legato molto con loro.
<<Ora però tocca a te>> le ricordo, dopo aver sinteticamente raccontato la mia storia.
<<Va bene, va bene. Allora... Io avevo bisogno di soldi, e>>
<<Perché? Non te li potevano dare i tuoi genitori?>> la interrompo subito io. Di solito i primi a cui si chiede sono loro, no?
<<Non così tanti>>
<<Quanti te ne servivano?>> E per cosa, soprattutto.
<<Circa 4000€>>
<<Mizzega! E cosa dovevi farci?!>>
<<Pagare le cure per mia madre>> dice lei, abbassando lo sguardo sul cibo.
<<Perché? Cos'ha tua madre?>> Deve avere qualcosa di grave, per necessitare delle cure così costose...
<<Il cancro>> dice lei sottovoce.
<<Oddio, mi dispiace...>> Lei non risponde niente, continua la sua storia, sempre fissando io cibo.
<<Un giorno ho trovato un annuncio su Internet di un'azienda che cercava cavie per testare dei farmaci. Pagavano bene, così mi sono proposta>>
<<Sono stati quei farmaci che ti hanno fatto questo effetto?>>
<<Si, anche se il capo aveva detto che non c'erano grossi pericoli. Quando l'ho scoperto ho deciso di denunciarli, ma loro non l'hanno presa bene...>>
<<Era il tuo capo quello che ti ha sparato?>>
Annuisce.
<<Che bastardo, non solo ti da farmaci pericolosi, in più tenta anche di ucciderti!>>
<<Già. Beh ora devo andare>> e si alza <<Grazie per la colazione>>
<<Aspetta, dove vai?>>
<<A cercare un altro lavoro. Io non ho uno Stark che paghi le cure di mia madre>> Ma io si! Forse però non è il caso di darle speranze non sicure, farò meglio a parlarne prima con Tony. Mi alzo anch'io.
<<Beh, allora buona fortuna>> Così usciamo e ci dividiamo.

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