2. Elton

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In quello stesso momento in città stava succedendo qualcosa che risvegliava gli abitanti dalla solita monotonia mattutina. I negozi stavano aprendo, la gente iniziava a girare per strada e il mercato iniziò a riempirsi di voci. Voci (o forse sarebbe meglio dire urla) provenienti soprattutto da casa Gerelli dove il proprietario delle famose fabbriche GV stava risolvendo qualche problema famigliare. Sua moglie, non che matrigna dei suoi figli, era partita per Londra ormai da un mese e aveva lasciato i figli avuti dal defunto marito a lui, Vittorio Gerelli. Come se non bastasse essa non sembrava  avere intensione di tornare prima dell'estate. Così il signor Gerelli si era ritrovato a camminare nel suo ufficio, con la cornetta in mano, e la povera Ida, domestica di famiglia, che provava a pulire tutto il disordine che si stava creando. Anche se foste stati presenti non avreste potuto intuire il motivo del litigio, tanto meno sareste riusciti a comprendere una sola parola tra urla e rumori vari. Per aumentare la confusione, arrivarono i figli del signor Gerelli che, come da tradizione, prima di iniziare la giornata si ritrovavano tutti nell'ufficio del padre. Lorenzo ed Elton, rispettivamente di venti e quindici anni, Gregorio e Noemi, di diciassette e dieci anni. Erano tutti lì, disposti ordinatamente in riga davanti alla porta, in un silenzio di attesa. Non sembravano stupiti dalla scena, piuttosto parevano annoiati. Tutti loro andavano a scuola, tutti dovevano arrivare puntuali, ma a Vittorio Gerelli non importava. 

Dopo qualche minuto appoggiò la cornetta e, dopo aver bevuto un bicchiere di liquore, prestò le sue attenzioni ai figli:

"Buongiorno ragazzi, mi dispiace informarvi che non vedremo Rosalin per un po' perchè, considerando che è appena iniziato l'anno, non tornerà prima di pasqua e nel frattempo si aspetta un comportamento impeccabile da ognuno di voi."

Detto questo fece scorrere uno sguardo severo su ognuno di loro.

"Potete andare, questa sera avremo ospiti per cena, alle sei vi voglio tutti a casa, portate un amico se volete."

I figli si incamminarono verso le rispettive scuole: elementari e medie erano vicini mentre l'università era con il liceo dall'altra parte del quartiere.

"Elton, aspettami!" il ragazzo si girò e riconobbe immediatamente colei che lo aveva chiamato. Una ragazza alta e bella gli stava venendo incontro con un magnifico sorriso che faceva risplendere i suoi occhi color ambra. In sella alla sua bicicletta gialla, con il vestito azzurro e i capelli legati in due trecce, ecco che si avvicinava Jo, la magnifica figlia della domestica. 

Il ragazzo rimase immobile, sbalordito dalle ombre che il sole riportava sul suo viso.

"Cosa c'è? Ho qualcosa in faccia? Lo sapevo che non dovevo farmi le trecce, sembro una bambina, ora le disfo."

"No ferma." il ragazzo le fermo il polso poi, mentre le accarezzava la guancia disse:

"Sei stupenda" 

Tornò subito in se, ritirò la mano e, con un sorrisetto furbo affermò:

"Ma mai quanto me, dolcezza."

"Oh ma dai, e io che pensavo che il natale ti avesse addolcito."

Entrambi risero e poi si baciarono.

"Jo cara non sai quanto ti amo! Sei l'amore della mia vita! Ma per favore, sei patetico."

"Sparisci Greg"

"Lo sai che non posso darti questa soddisfazione fratellastro, e poi guarda che forme ha la nostra Jo, vedo che è cresciuta parecchio durante le ferie!" 

Greg si avvicino alla ragazza e le sussurrò all'orecchio, ma in modo che il fratello sentisse: "Come fai a stare con uno come lui?"

Elton odiava quando si comportava così, arrivava, rovinava il momento e si metteva a filtrare con Jo che, come se non bastasse, sembrava quasi divertirsi.

"Vatti a cercare qualcun'altra!" detto questo Elton spinse via il fratellastro che se ne andò fischiettando.

Quando si girò verso Jo, questa sembrava essersi ripresa e, sorridendo, disse:

"C'è per caso qualcuno geloso qui? Forza andiamo o faremo tardi a scuola" detto questo scese dalla bici e prese per mano il fidanzato.

Certe volte, pensò Elton, le donne sono proprio strane.


NOTE DELL'AUTRICE

Non ho molto da dire riguardo questo capitolo solo mi scuso se è venuto un po' corto ma ho dovuto dividerlo dal primo se no veniva troppo lungo.

Ho già iniziato a scrivere il terzo ma credo uscirà tra un bel po' perché abbiamo iniziato le video lezioni.

Fatemi sapere nelle recensioni cosa ne pensate, se vi piace e se vi siete già fatti un'idea su come potrebbe continuare:)
xoxo

Impossibile non saperloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora