Mr. Style

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"Non è normale che a giugno ci sia questa pioggia!" inveì Gavin.

"Surriscaldamento globale? Effetto serra? La Terra che, come dici tu, sta 'andando a puttane'?" ipotizzò Conan.

Gavin sbuffò "Ok, allora a quanto pare sta diventando normale" disse cercando di stare calmo "Però non si vede un cazzo!"

"Meglio se accosti, rischiamo di fare un incidente"

"Già" disse sbuffando e accostò dove in teoria doveva esserci il parcheggio di un piccolo supermercato.

Conan guardò Gavin confuso, quella mattina era felice e sorridente, mentre ora era teso "Cos'hai Gavin? Sembri-"

"Stressato, non mi dire!"

Conan si girò verso di lui e lo guardò. Era appoggiato rigido contro il sedile e continuava a tenere un braccio allungato per stringere il volante, nonostante avesse già spento la macchina "È successo qualcosa"

"Da cosa lo deduci? Sono fresco come una rosa" rispose ironico.

"Questa mattina eri felice, ora sei strano"

"Scusa, forse vorresti che fossi diverso?" chiese girandosi verso di lui guardandolo negli occhi e stringendo di più il volante.

"Cosa stai dicendo?" Conan non stava capendo che cosa volesse dire.

Gavin ridacchio spostando lo sguardo verso il suo finestrino, come se non lo volesse guardare.

"Gavin che succede?" chiese serio Conan, ma lui non rispose "Amore?" lo chiamò di nuovo appoggiando una mano sul suo ginocchio.

"Non mi toccare" disse piano spostandogliela con la mano che prima stringeva il volante.

"Tu rispondimi. Cosa succede?" continuò a chiedere Conan.

"Secondo te?" rise Gavin girandosi verso Conan e guardandolo negli occhi. Conan non rispose "Sono arrabbiato con te"

Conan per un attimo credeva di non aver sentito bene 'Per cosa? Dovrei saperlo? Dovrei sapere queste cose sul mio ragazzo! Forse mi ha inviato dei messaggi che non ho colto? Non ho dimenticato nessuna data, le ho salvate tutte nel mio Hard Disc interno-'

"Non sai neanche per cosa vero?" Conan non rispose, ma il suo led divenne prima giallo e poi rosso "Oggi quel tizio ci stava spudoratamente provando con te. E tu gli hai dato corda" continuò arrabbiato Gavin.

"Chi?" aveva troppe poche informazioni.

"Il tizio che oggi hai interrogato"

"Mr. Style?"

"Sì, quel grandissimo stronzo puttaniere" disse schifato.

"Tesoro" iniziò Conan felice che il motivo della sua rabbia fosse insensato "L'interrogatorio era puramente legato al caso, non capisco cosa ti abbia potuto far pensare che ci fosse alcun interesse né da parte sua né soprattutto da parte mia" lo rassicurò.

"Quel tizio ha flirtato con te dall'inizio alla fine dell'interrogatorio e tu ci stavi. Continuava a guardarti come se ti volesse spogliare e tu non l'hai fermato. Cazzo Conan ero vicino a te e non potevo fare niente!" gli urlò contro Gavin "Vedevo solo il mio ragazzo fare gli occhi dolci a un altro!" sembrava che gli avesse rotto a metà il cuore.

"Mi sono adattato al suo comportamento per avere informazioni" disse serio Conan, non sopportava l'idea che Gavin gli desse del traditore "Tu avevi provato a trattarlo come un normale testimone ma lui non collaborava. Ho solo cercato di usare un metodo diverso"

"A questo punto potevi portartelo in una camera di hotel e farti dare informazione pagandolo in natura!" continuò ad urlare Gavin.

"Pensi davvero che ti tradirei?" Conan era disgustato non solo dall'idea di fare l'amore con un altro uomo, ma anche dal fatto che Gavin potesse pensare questo "Io amo solo te. Sono diventato un deviante per te. Ho cambiato tutto me stesso e abbandonato tutto ciò che ero perché ti amo!" anche Conan iniziava ad alzare la voce, ma non per rabbia, solo per frustrazione "Come puoi pensare che io abbia solo pensato di fare una cosa così?"

Gavin tentennò, sapeva cosa aveva fatto Conan per lui. Diventare un deviante voleva dire diventare libero, ma per diventare tale Conan aveva mostrato quanto lo amasse. Per diventare un deviante o si assorbiva il virus rA9 o si dovevano provare emozioni forti, così forti da rompere ogni tua concezione della realtà e farti vedere il mondo in un modo diverso. Alcuni androidi diventavano devianti grazie alla felicità, altri per rabbia e alcuni per tristezza... Conan era diventato un androide grazie all'amore che provava per Gavin.

"Io faccio quello che faccio perché sono un detective" Conan non sopportava più il fatto che Gavin potesse pensare questo di lui "Io posso essere un deviante, ma sarò sempre un detective e-"

Non riuscì a finire la frase, Gavin gli aveva preso il viso tra le mani e l'aveva baciato. Era un bacio in cui gli chiedeva perdono per la sua stupidità "Scusami Baby" sussurrò Gavin allontanando di poco le sue labbra da quelle di Conan "Non riuscivo a vederti parlare così a-"

"Non l'ho fatto Amore" disse Conan guardandolo negli occhi "Sì, ho provato un approccio più morbido, ma è lo stessi che avevo usato con la vedova. Sai a volte usare il pugno di ferro non è la soluzione, a volte bisogna usare i guanti di velluto" appoggiò la fronte contro a quella di Gavin "Ma questo non significa che io non ti ami"

Gavin baciò di nuovo Conan "Hai ragione, scusa se ho reagito così"

"Meglio parlarne piuttosto che rimanere arrabbiati, no?" sussurrò Conan.

"Giusto" ridacchio "Ti amo Baby"

"Ti amo anche io gelosone"

Mille e un reed900 One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora