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Omar si lasciò sfuggire un gemito, reclinando il capo per permettere all'altro di avere maggiore spazio di manovra sulla sua pelle.
Matteo gli sfilò la felpa, lo afferrò per i fianchi, sollevando da terra con facilità, mentre l'altro gli stringeva le gambe intorno alla vita.
Il giovane camminò con un po' di fatica verso il letto, non vedendo bene dove metteva i piedi nel caos della sua camera, fermandosi soltanto quando sentì il piede della rete sbattere contro la sua gamba e lasciò Omar ricadere all'indietro sul materasso, seguendolo senza indugio, trovandosi con una gamba tra le sue e le mani avide di lui, sulla sua pelle.

Si rese conto che gli era mancato ancor di più di quanto aveva avuto coraggio di ammettere durante i suoi incubi: come se avesse vissuto quegli ultimi tre mesi a metà tra la veglia e il sonno, senza Omar, ma ancora disperatamente aggrappato a lui.

Scese con la bocca sul suo petto: prese a baciarlo con fare quasi reverenziale, scivolando piano sul suo corpo, stando attento a prestare attenzione a ogni più piccolo angolo, mordicchiando, leccando, soffiando brevi respiri sulle tracce umide che lasciava sulla sua epidermide come tanti, piccoli marchi d'amore.
Gli sbottò i jeans, afferrando la cerniera con i denti, calandola molto lentamente, sentendo su di sé gli occhi di Omar che lo fissava estrefatto. Lo vide deglutire e arrossire, portandosi le mani a celarsi parte del viso e subito Matteo fu di nuovo da lui: gli afferrò i polsi, allontanandogli le braccia dal corpo, tornando a baciargli la bocca, ma con nuova passione, completamente dimentico di ogni dubbio su i sentimenti che sapeva di nutrire per lui.

-Ti amo- disse e Omar rabbrividì, sentendo gli occhi riempirsi di lacrime: si morse un labbro, afferrando il viso dell'altro tra le mani, baciandolo ancora, quella volta di sua spontanea volontà. Matteo intrufolò una mano dentro la patta dei pantaloni del giovane, prendendo ad accarezzarlo, cercando di riscoprire il suo corpo, senza fretta, alimentando a dismisura il proprio desiderio con quella snervante attesa.

Gli abbassò jeans e boxer sotto il sedere, toccandolo con una rinnovata confidenza, notando che anche l'altro iniziava a fare altrettanto, rispondendo ai passi di quell'intima danza a due.
Matteo sorrise contro le sue labbra mentre lo vedeva protendere il bacino verso di lui, invitandolo a continuare. Il giovane scese tra le sue cosce, accarezzandogli la pelle tesa vicino il sesso con la punta del naso, notandolo coprirsi di brividi. Prese ad accarezzarlo con una mano, sentendolo ansimare.
-Matteo...- mormorò il giovane e l'altro corse sul suo viso, per accettarsi che stesse bene, che tutto ciò che gli stava facendo fosse voluto anche da lui.

Lo vide con le braccia spalancate sul lenzuolo così bianco a confronto della sua pelle scura; gli occhi carichi di desiderio, le labbra appena dischiuse, i capelli sparsi come un'aureola di tenebra intorno al suo viso e provò l'impulso di divorarlo, di farlo suo in tutti i modi possibili e inimmaginabili.
Entrò nel suo corpo lentamente, trovandolo teso, troppo teso...
-Ehi- sussurrò contro un suo orecchio e Omar si scostò appena da lui, volgendo il suo sguardo verso la parete che costeggiava un fianco del letto.
-Non... non ti ho tradito- lo sentì sussurrare e Matteo comprese immediatamente a cosa si riferisse.

Si appropriò della sua bocca, baciandolo come se fosse un disperato che avesse perso il senno e Omar fosse l'unica oasi di ragione, l'unico punto di riferimento nel caos della sua vita, altrimenti vuota, priva di luce.
Prese a muoversi dentro di lui, assecondando i movimenti del suo amante; sembrava che quel giorno fosse fatto soltanto di dolcezza e passione: niente a che vedere con il sesso rude a cui lo aveva costretto ad abituarsi. Era Matteo quello ad avere preso l'iniziativa, era lui che, come sempre, stava conducendo il gioco, ma per la prima volta dopo chissà quanti mesi, si stava impegnando per sentire e seguire gli impulsi del corpo dell'altro: come se si stesse facendo guidare da lui, dai suoi respiri, dalle reazioni scaturite dai suoi movimenti, dalle espressioni del suo viso.

UNSETTLED ~ Storia di amori e gelosieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora