45. Love And Friends

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LENA

«Quindi? State insieme?» ero in camera di Crystal insieme a lei e Violet. Mi stavano aiutando ad organizzare la gita per l'ultimo anno e dopo averne parlato al preside Fernandez, io e le ragazze sprizzavamo energia da tutti i pori.
La mia idea di fare un tour italiano pieno di arte e storia lo aveva entusiasmato così tanto da farci organizzare a noi tre il viaggio. Escluso l'hotel e tutto il resto! La via per la felicità andava alla grande!
«Ehm.. Si, credo» sinceramente non stavo capendo nulla negli ultimi giorni. Sono passata dall'essere uno zombie vivente e depresso all'amare un ragazzo fantastico che mi faceva stare non bene, ma qualcosa di più. Conoscere Luke è stata la cosa migliore della mia vita e averlo qui, in questo percorso pieno di ostacoli e sfide orribili, non fa altro che farmi capire quanto sia importante per me.
«Credi? Non ne avete parlato?» Violet alzò la testa dal foglio su cui stava scrivendo e mi guardò. Scossi la testa e morsi il labbro, era da mettere una firma su qualche foglio o contratto?
«Lena, love of my life... Siete passati dall'odio più profondo a questo. Sono stati i tre mesi più movimentati della vostra vita, passando dal tuo vuoto di memoria a questo. Avete tirato la corda, l'avete lasciata poi l'avete ripresa e siete andati avanti così, fino a due settimane fa» la guardai e tutto questo mi fece tornare indietro di quattro mesi, quando a settembre incontrai gli occhi azzurri di un biondo scontroso e che andava dalla prima che capitava.
Gli occhi di un ragazzo che ha cambiato carattere, modo di fare e dall'ombra solitaria il quale era, diventò amico della mia seconda famiglia e la persona che più amo al mondo. Non potevo desiderare di meglio.
«Si, hai ragione Crys» pensai a quanto era bello fare l'amore con lui e sentire il ricambio di un ti amo. Cose che con Robert erano totalmente impossibili.
«Perfetto! E poi non scordiamo il punto più importante» sentenziò lei, alzando un dito e mettendo una mano sul fianco. Ora avrebbe sparato qualche cavolata come suo solito.
«Quale Crys?» domandò Violet curiosa.
«Quello che questi due finalmente si procreano come conigli e che io abbia perso contro il mio ragazzo!» urlò lei, facendo la melodrammatica e facendomi arrossire. Questa storia della scommessa me la sarei fatta spiegare un'altra volta.
Mi arrivò una cuscinata da parte di Violet la quale mi guardò infuriata e curiosa allo stesso tempo.
«AHIA!» le rilanciai il cuscino e lei si buttò sopra di me. Perché non incontro mai persone normali nella mia vita?
«Quando me lo avresti detto che tu e Luke lo avete fatto?!» Oh sant' Anna Bolena. Me la tolsi di dosso e risi imbarazzata. Non era una cosa da sapere alla fine, erano cose private tra me e Luke. Oh ma chi vogliamo prendere in giro! Le due pazze mi raccontano le loro avventure notturne ogni giorno!
«È avvenuto così all'improvviso e non sapevo da dove iniziare!»
«Improvviso certo! È da due giorni che gli saltelli addosso come se fosse un cavallo!»
«CRYSTAL!» le lanciai un cuscino addosso e lei lo schivò a riflessi pronti. Stronza che non è altro.
«Welcome into the hooooooot siiiiide» ero in una gabbia di matte. Non so se era peggio parlarne con loro o con i ragazzi o con Gabriel in persona. A proposito di lui, la porta della stanza di Crystal si aprì facendo placare le due psicopatiche al mio fianco. Per fortuna che era il mio migliore amico o non saprei spiegare il perché delle urla a Luke e Michael.
«Ero passato a vedere come stavate» la sua faccia era la giusta espressione che immortalava la situazione. Sconvolta.
«Noi due stiamo bene, Lena sta alle stelle invece!» Violet parlò per tutte. Gabriel si buttò sul letto, unendosi al duo delle fan degli Hemosa. Era così che quelle due ci chiamavano. Senza parole.
«In effetti ti vedo più solare. Per caso Hemmings ha inzuppato il biscottino?» più che - ino Gabriel è un biscottone...
«Se solo fosse quello Gabry! Questi due sono dei conigli!»
«CRYSTAL!» le buttai l'ennesimo cuscino in faccia e la guardai male, mentre la faccia di Gabriel cambiava espressione in due secondi. Dalla bocca per terra a mo' di sorpresa, al perverso con un sopracciglio che si alzava e abbassava. Ecco, ho perso anche lui.
«E dimmi Eléna... Fermami se esagero» e iniziò a dividere due dita su un righello immaginario. Ma perché era così stupido?
«Stop» morsi il labbro. Guardai tutti e tre mentre mi scavai la fossa dove volevo essere seppellita momentaneamente.
Passarono tre secondi e me li ritrovai sopra di me che mi bloccavano con il loro peso da maiali quali erano.
«Eh allora deve proprio essere bravo questo biscottino!» urlarono quei tre maniaci. Bravo? Spero stiano scherzando!
«Bravo? È un dannato Dio del sesso ragazzi!» urlai a mia volta mentre loro facevano gli stupidi e fantasticavano sul buon sesso che io e Luke facevamo. Gli amici, quale forma umana strana e divertente!

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