Capitolo Tre : Ma tu, chi sei?

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Mi toccò stare con lui , fino a non so quanto tempo, di solito i funerali dopo la funzione religiosa si prolungavano al cimitero,poi c'erano le condoglianze eccetera eccetera,così andai nella sua camera per sistemarla per appunto passare le ore , era composta da tre grandi spazi, il letto matrimoniale , la scrivania con il suo portatile e  un piccolo angolo dove c'erano scopa e paletta e un sacco di altre cose per pulire ; per prima cosa stesi le lenzuola beige e il piumino bianco facendoli aderire al materasso , spostai i cuscini addosso al capezzale , spolverai la scrivania con un piccolo panno verde che era nell'angolo del pulito e spruzzai un pò di Vetril sullo schermo del computer, presi la scopa per spazzare quando passai su un punto che sembrava vuoto, mi abbassai sulle ginocchia mettendo la mano a pugno per poi batterla su quel pezzo di pavimento, rimbombò leggermente , infilai le unghie nei lati e vedendo che si alzava leggermente ci misi più forza fino a quando non venne su una piastrella intera , rimasi scioccata dal suo interno.

Era pieno di coltelli, pugnali , croci, di legno ,ferro e altri materiali, lunghi , corti , grandi e piccoli , non capivo come un avvocato potesse avere tutte quelle armi, ne tirai fuori una e la guardai a lungo.

| SAM |

La mattina del funerale ero abbastanza giù di morale, Seth era il mio compagno di stanza all'università ed eravamo molto legati e molto complici, morì per un incidente stradale provocato dallo stato di ebrezza  il che mi spaventava abbastanza siccome mio fratello stava avendo una brutta piega ultimamente; la cerimonia fu lunga ma bella, ognuno dei suoi parenti e amici dissero parole piene di emozioni e ricordi , al culmine della funzione si spostammo verso il cimitero dove lo avrebbero sepolto da lì a breve, mentre stavo per andare via qualcuno mi tastò la spalla , era il fratello di Estelle, George.

"Ciao Sam ci rivediamo in questa brutta circostanza ma devo parlarti di una cosa riguardante Estelle, ed è una cosa molto importante"

"Hey George va bene dimmi pure" 

"Ecco... il suo vero nome è Margaret Estelle Winchester, ti prego di non interrompermi, lei non è una vostra parente diretta, vostro zio , fratello di vostro padre , la adottò quando era una neonata, la spinsi io a scriverti perchè voleva conoscere la parte della famiglia che non avrebbe mai conosciuto altrimenti e nulla avevo bisogno di parlartene"

"Io.. grazie George, sono un po' esterrefatto, andrò a casa ora"

mi incamminai a testa bassa, il cimitero si trovava qualche via distante da dove abitavo, quella notizia mi aveva colpito profondamente, mi sentivo ferito, la ragazza di cui mi ero innamorato, era una mia lontana parente, con un nome diverso... Margaret , mi disgustava ma allo stesso tempo ricordai che la notte prima avevo fatto l'amore con lei e quindi tutto sembrava irrealistico, dopo qualche kilometro mi fermai davanti all'uscio ,entrai sempre a testa bassa, venendo accolto da Estelle, le presi la mano per poi mordermi la lingua

"Ho parlato con tuo fratello stamattina e so tutto , che sei una Winchester, e che non ti chiami Estelle, o almeno, che non è il tuo nome di nascita"

"Sam.. mi dispiace.. pensavo di trovare una famiglia pronta ad accogliermi ma quando ti ho conosciuto ho completamente perso la ragione per te , ho deciso di venire negli Stati Uniti perchè mio padre adottivo, vostro zio , all'età di 10 anni mi diede questa"

estrasse dal petto una collanina dorata, attaccato come ciondolo c'era un dente molto affilato, quasi una zanna e non sembrava nulla di buono poi guardai meglio , alla base del dente era presente una piccola croce di legno 

"Che cos'è quella ?"

"È il dente di un demone, solo una persona dal cuore puro la può indossare una persona che non ha ucciso per intenderci , se venisse toccata da mani indiscrete succederebbe probabilmente qualcosa di catastrofico ma non ne so il motivo, forse sono solo dicerie"

TOUCH ME, WINCHESTER.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora