Crazy Hazzard

1-Estasi
La Musica e le sue vibrazioni …
La ricerca spasmodica della perfezione, nel lasciar scivolare le dita sulle corde di una chitarra o sui tasti di un pianoforte …
La Musica e la sua Potenza, che scaturisce dall’anima di chi la compone, amalgamando a fiumi di inchiostro gocce di sudore e lacrime, sangue e perdizione …
L’essenza delle note che danza nell’immoto, scandendo ogni istante di vita del mondo, quasi come il ticchettio di un orologio che ne decreterà la fine fermandosi sull’ultima tacca del quadrante.
Il Mondo …
Giace preda degli stati d’animo e delle emozioni suscitate dalla musica, spavalde creature generate dall’ego umano, che or calcano il suolo in forma divina e umanoide.
La Comprensione ha mutato la sua bianca essenza in Naluc, che allieta il cuore delle folle infondendo il benessere e la pace; Vergrey, dominatore dell’Incomprensione, ottenebra le anime e porta il caos, effimero spiraglio di un mondo acerrimo ora ben definito nelle fattezze di Mikal.
Mikal. Angelo di Luce, servo dell’incomprensione … figlio della sinfonia; si esibiva da solo su di un palco muto ed in una platea assente, lasciava che la sua voce vibrasse nell’aree libera di fluttuare senza che alcun orecchio potesse catturarne l’essenza.
La sua voce soave impregnava le pareti ed accarezzava le poltroncine vuote sulle quali si materializzavano ai suoi occhi immaginari spettatori, estasiati ed ipnotizzati da quel canto armonioso, ma invero solo la sua ombra assisteva a quell’irreale esibizione danzando dolcemente sulle pareti, accarezzata dalla luce dei riflettori.
Ma furono invece dei passi pesanti, scalcinati ed irriverenti e non lo scrosciare degli applausi, o le grida di giubilo ad interrompere la sua performance, passi generati da una creatura assurda, un essere improbabile in quello che era un mondo senza un perchè …
La creatura curiosa lo fissava con occhi ammirati or avvolgendo l’ambiente con la propria ombra, gli occhi porcini saettavano come se cercassero la fonte di ciò che lo aveva attirato soffermandosi ora sul ragazzo dall’aspetto longilineo e dal viso gentile, i cui capelli corvini ricadevano sulle spalle incorniciandone il volto come la criniera di un giovane leone.
>Abbiamo degli spettatori inattesi …< declamò Mikal dal palco senza scomporsi, mentre or alla fioca luce di un riflettore morente si palesava la curiosa creatura che si trascinava con un bastone a forma di nota musicale sulla cui sommità v’era scolpita una testa umanoide.
>Cosa vuoi da me … sei un emanazione?< domandò quindi Mikal mettendosi sulla difensiva, or che il demone lo ebbe raggiunto di pochi passi e con voce rauca schiuse le sue labbra irriverenti replicando  >Che cosa era quella canzone?<
Il giovane arretrò di un passo senza perdere d’occhio la creatura che contemporaneamente avanzava tendendo l’artiglio libero in sua direzione. > Quella canzone … non ti interessa. Vade retro creatura demoniaca!< disse con tono insicuro, ma infondendosi coraggio.
>La tua aura … è stata la tua emanazione a condurmi da te, fammi riascoltare la tua voce … Canta … ora!< La figura disumana parve ruggire, mentre rivoli di bava dettati dall’ansia colarono giù dalla bocca lungo tutto il corpo nudo, sulla sua pelle bluastra e coriacea.
Il demone diede infine un colpetto del suo bastone contro il pavimento ligneo del palco e subitaneamente ai suoi fianchi si sprigionarono due nuvole di vapore bluastro da cui emersero altre due creature simili a lui, una munita di grosse antenne ed una androgina, metà donna e metà uomo; due tozze figure umanoidi parzialmente deformi, dalla pelle bluastra costellata da bitorzoli ed impurità.
>Non voglio canzoni di speranza, ma di certezza. Prenderò la tua emanazione per farne dei messaggi vocali che completino il mio insieme … < disse or la creatura dopo aver palesato i suoi scagnozzi ghignanti, presero ad avanzare anch’essi verso Mikal.
>Maledetti chi siete?!< tuonò il giovane stavolta senza arretrare e stringendo i pugni, preparandosi ad un eventuale scontro, i capelli neri come il petrolio per un istante offuscarono i suoi occhi di ghiaccio che poi tornarono a trafiggere i tre antagonisti rivelando un orgoglio e una determinazione non comuni per un umano.
I demoni scoppiarono in una risata sarcastica collettiva, tra il divertito e lo scherno, come poteva pensare quell’umano di fronteggiarli? Il capo, fece un cenno mettendo a tacere i compari e poi con voce stavolta più melliflua e gentile disse >Non devi temerci … Siamo gli Estasy Beasts ed io sono il Coordinatore … < con un cenno andò a indicare prima uno e poi l’altro dei suoi compari >Questi sono Amplificator e Amalgami …< Un ghigno sarcastico comparve sulla testa del bastone del Coordinatore, animandosi; > Ah mi stavo quasi dimenticando di Demonotas, il demone nota … facciamo parte di un emanazione ancor più grande che tu semplice umano non puoi comprendere … <
Mikal rimase fermo nella sua guardia riflettendo alcuni secondi, “tutto questo non può essere reale, non devo temerli”, pensò, per poi scandagliare il quartetto con le iridi grigio azzurre ed infine fissare lo sguardo di sfida verso il Coordinatore.
>Adesso che avete fatto le presentazioni … ditemi cosa volete da me!< replicò, colpendo l’aria con un pugno lasciando intendere di aver perso la pazienza.
>Tu completi la nostra emanazione … sento in te il potere … < disse il Coordinatore or avanzando e andando a toccare con la testa del suo bastone il petto di Mikal >Avrai in dono un oggetto prezioso, un oggetto speciale che renderà la tua esistenza degna di essere continuata … in cambio mi darai il tuo potere. Tornerò …Torneremo<
Dopo queste ultime parole il trio degli Estasy Beasts si vaporizzò lentamente, dissolvendosi dentro al pavimento del palco, compreso il Coordinatore di cui riecheggiò ancora la voce rugosa e graffiante in un ultimo “tornerò presto”.
Al posto dell’insolita banda demoniaca comparve uno strano oggetto; Mikal lo prese tra le mani esaminandolo: era un microfono con delle note runiche incise sul manico di un materiale che non aveva mai visto, ma che avrebbe potuto essere avorio.