"L'urlo deve essere arrivato da qui!" è l'unica cosa che mi viene in mente mentre corro lungo la strada. Non so cosa mi sia preso. Forse è a causa dei libri gialli che ho letto: non posso farne a meno. Adoro quando, durante la lettura, la suspence che rimane nell'aria fino a quando non scopri il colpevole. – Hideki! Aspettami! Non ce la faccio più! – urla Akane dietro di me, con il fiatone. Ha ragione. Mi sono messo a correre non appena ho sentito l'urlo senza neanche pensarci su due volte. – Hai ragione. Scusami. Senti io ho intenzione di andare ad indagare, okay? Quindi è meglio se torni a casa. – Non voglio che si metta in pericolo: non voglio farle correre rischi inutili. – Siamo d'accordo? Allora io vado... – ma mentre mi volto e sto per ricominciare a correre lei mi afferra un braccio con una forza tale che non mi permette di divincolarmi. E' evidente, dato che lei pratica il karate. – Preferisco venire con te. Non voglio che tu ti metta in pericolo per qualche sciocchezza. E poi ho promesso a tua madre che ti avrei tenuto d'occhio. – L'ultima frase fa accendere una lampadina nel mio cervello: "Ho promesso a tua madre che ti avrei tenuto d'occhio." Ma non il tempo materiale per pensarci. – Okay allora verrai con me ma a tuo rischio e pericolo, intesi? – – D'accordo. –
Dopo aver svoltato l'angolo notiamo una scena che ci fa raggelare il sangue: un uomo in posizione prona giaceva steso per terra; da sotto l'addome si allargava una macchia di sangue. – Akane, nella strada che abbiamo superato circa cinque minuti fa c'era una cabina telefonica! Corri lì e chiama la polizia! Presto! – – Eh... Okay, corro! – Dopo che Akane svolta l'angolo corro vicino al il corpo ma mi accorgo che devo per forza girarlo per poterlo esaminare. L'uomo non è morto da molto tempo: da quel che posso vedere sembrano essere passati dieci minuti da quando è stato colpito; il corpo presenta una ferita inferta con un coltello o qualcosa di simile. La vittima ha cercato di bloccare il sangue che fuoriusciva con le mani ma non ce l'ha fatta. Mi balza in mente l'idea che dovrei fare delle domande in giro quando noto delle macchie per terra, vicino al corpo ma non sono di sangue: sembra... acqua. Circa dieci minuti dopo la polizia arriva sulla scena e comincia ad indagare. – Ma dove sei stato? Ti ho cercato per tutto questo tempo! – mi urla addosso Akane quando mi vede uscire da uno dei vicoli. – Scusami se non ti ho avvertita ma stavo facendo un giro. – Non le sto dicendo tutta la verità: sono andato in giro a fare domande ma meglio non parlarne altrimenti potrebbe preoccuparsi: è piuttosto sensibile. Dato che non sento cosa si stanno dicendo gli agenti decido di avvicinarmi.
– L'ora presunta del decesso risale circa alle 18:50 ovvero circa 15 minuti prima della chiamata che abbiamo ricevuto e che ci ha fatto precipitare qui. – ricapitola l'ispettore Hiroyuki. – L'uomo sembra essere stato colpito con un'arma tagliente, probabilmente un coltello o qualcosa di simile. L'omicida è scappato portando con sé l'arma del delitto. – Si rivolge, poi, ad un agente lì vicino: – Chi ha chiamato la polizia? – chiede. L'altro sfoglia il suo taccuino e poi dice: – Una ragazza di 17 anni ha chiamato dalla cabina telefonica che si trova sulla quinta strada dicendo che si trattava di un'emergenza. Guardi: è quella con la maglietta rossa a strisce gialle laggiù. – conclude, indicando Akane. L'ispettore le si avvicina e le chiede: – Sei qui da sola? Se è così faresti meglio a tornare a casa. – ma lei, indicando qualcuno dietro di lui, dice: – Non sono qui da sola: sono con quel ragazzo che si trova dietro di lei, vicino al corpo. – L'ispettore Hiroyuki si gira e corre verso il ragazzo che sta armeggiando con il corpo. – Tu, ragazzino, come ti permetti di toccare il cadavere senza permesso?! – gli urla contro l'uomo. Il ragazzo si alza lentamente e poi dice: – Mi scusi ispettore non mi sono ancora presentato: mi chiamo Hideki e sono un detective! –
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Un ragazzo detective
Mystery / ThrillerUn detective. Un lavoro che ti porta a risolvere dei misteri passando da quelli semplici ad alcuni molto complessi, anche pericolosi... Ma questo lo sa bene il nostro protagonista che, a causa della sua indole particolare, andrà incontro a un destin...