'' Schiavo, ecco cosa sono diventato''. Il mio unico pensiero. . Ero legato in un carro. Appena mi muovevo i catenacci a cui ero legato, stridevano tra loro. Non riuscivo a piangere. In un attimo avevo perso tutto: genitori, casa e amici. I soldati uccisero i più anziani e tutti quelli che non avrebbero potuto lavorare. Le donne le portarono nelle loro tende. Io e pochi miei coetanei, ci legarono e ci misero su un carro. Sembrava tutto surreale. Un attimo prima vedevi il Mondo reale, e l'attimo dopo vedevi il buio. Era una continua intermittenza tra Luce e Oscurità. In quei momenti di smarrimento pensai di nuovo a Lei. Era ancora viva, ne ero certo. Non sapevo neanche come si chiamasse. Non sapevo niente di lei. Volevo dargli un nome... La chiamai Shi, il continuo del mio nome che spesso non dicevano. Nonostante il suo vero nome non era quello, gli stava benissimo. '' Chissà magari un giorno ci conosceremo, oppure forse ci rivedremo'', pensai. Non lo avrei potuto sapere. Potevo conoscere i suoi genitori e lei i miei. Mi si inumidirono gli occhi, li chiusi. A quel punto non mi trattenni e scoppiai a piangere, in silenzio. Perché se c'è una cosa che mi hanno insegnato i miei genitori è che dobbiamo essere umili, non dobbiamo metterci in mostra solo per attirare l'attenzione, anzi, bisogna stare zitti e guardare. Guardare un po' da una parte, un po' dall'altra. Cambiando punto di vista. Solo così puoi scoprire la verità e una soluzione.
L'impero è diviso in città, e in ogni città ci sono quattro classi sociali più una. La prima è quella dei Reggenti, coloro che governano la città. Poi ci sono i Guerrieri, la classe sociale dedita al combattimento e alla difesa della città. I Custodi invece hanno il compito di trasmettere il sapere attraverso scuole pubbliche o private. La classe sociale più estesa è quella dei Produttori, i cittadini che forniscono la città di provviste e beni materiali. Infine gli schiavi o i Periferici, non hanno nessun diritto e nessuna libertà. Io facevo parte dei Produttori, ora dei Periferici.
L'anello si accese. Un brivido mi attraversò la schiena fino ad arrivare alla testa. E bastò allargare le mani che le catene, a cui ero legato si spezzarono come burro. Una nuova forza era dentro di me. E ora si era svegliata...
Grazie a @_.niki_.303