C'era un tempo, prima che tutto andasse in fumo, prima che le Luci vennero nascoste, le Tenebre intrappolate e l'Uomo, creato per dividerle, abbandonato su una roccia dell'Universo, in cui tutte le forme di vita esistenti nel grande Tutto vivevano in armonia tra loro.
C'erano quattro fazioni, le Luci, portatrici di gioia, di felicità e di pace, esse avevano il compito di tener in vita la Grande Stella, leggenda mistica, uno dei tasselli fondamentali nel mondo antico, essa aveva un'energia arcaica, più antecedente e potente a chiunque osasse parlarne; poi c'erano le Tenebre, pura oscurità rinchiusa in una semplice essenza, queste erano le padroni della malvagità, delle tentazioni, avevano il ruolo di trasportare per l'Universo la Grande Torcia, anch'essa importante, ma non fondamentale quanto la Grande Stella, ne rifletteva la luce emessa e la disperdeva nel profondo nulla; la battaglia tra Luci e Tenebre andava avanti da chissà quanto tempo, troppo da calcolarlo, alcuni lo definiscono infinito, altri parlano di un'esplosione avvenuta miliardi di anni fa, che avrebbe creato un'unica essenza primordiale, più potente di qualunque altra cosa, e che si sarebbe divisa successivamente a creare Luci e Tenebre, che lottano per il primato.
A dividere le due fazioni, ce n'era una terza, l'Uomo, comparso nell'Universo milioni di anni fa, e sempre imprigionato in uno dei frammenti della Grande Esplosione, che loro chiamano, Terra.
Essi erano influenzabili sia dalla Luce, sia dalle Tenebre, stava a loro decidere da che lato stare, se seguire la malvagità oppure proseguire la loro corta vita con la bontà in cuore.
E poi c'era una quarta fazione, o per meglio dire "gruppo", data la minoranza rispetto le altre tre, sto parlando degli Invariati, essi erano al degrado e ripudiati da tutti gli altri membri delle altre fazioni, erano gli uomini che non seppero decidere nel corso della loro vita tra il bene e il male, e dopo la loro morte, portati in un limbo, a marcire e soffrire per l'eternità.
Ma il Re delle Tenebre, Athuk, manipolato dal peccato dell'invidia, odiava la fazione delle Luci, esso opinava che spettava alle Tenebre avere il controllo sulla Grande Stella, e quindi sull'energia arcaica tanto nominata, e non alle Luci, deboli nell'anima, esso così avrebbe avuto il potere non solo dell'antica energia, ma grazie ad essa sarebbe stato il sovrano degli Uomini, controllandoli a suo piacimento e forzandoli a seguire il male, quindi avrebbe fatto estinguere la stirpe degli Invariati, inutili al continuo dell'Universo, e a quel punto avrebbe attaccato le Luci, distruggendole e dominando l'Universo e tutti i suoi movimenti.
Le Luci al contrario non avevano un Re o un capo, erano una fazione unita dal potere della collaborazione, ognuno aveva un'essenza diversa, tutti unici, più potenti delle Tenebre che sottostavano al potere di uno solo, ma ritenuti deboli, dal momento che non attaccavano se non attaccati.
La stirpe degli Uomini continuava il suo corso, ma dato che le Luci e le Tenebre erano immortali, vivevano la loro immortalità più lentamente rispetto alla corta vita dell'essere Umano, quindi nel corso della lunga battaglia tra la fazione del bene e quella del male, l'Uomo popolava la Terra e si evolveva, passò sotto vari sovrani, ma nessuno degno per dividere le Luci dalle Tenebre, le discendenze aumentavano e nuove stirpi nascevano, si divisero in razze diverse ma accomunate da una caratteristica comune, tutte derivavano da Turum, il primo Uomo ad essere stato sotto il potere delle essenze, concordava con le Luci in animo e in pensiero, si dice che esso avesse acquisito il potere primordiale da una Luce rimasta nascosta per millenni, Tulim, con poteri benevoli inimmaginabili, si dice anche che alla morte dell'Uomo, esso non abbia trasmesso i suoi enormi poteri ai suoi successori, ma solo il coraggio riconoscibile di un eroe, ed è qui che si apre la Grande Profezia, tramandata negli anni da padre in figlio per generazioni: essa raccontava della nascita di un nuovo Re, discendente di Turum, con lo stesso coraggio tramandato dal suo avo, questo possedeva in sé la chiave per far rinascere il potere primordiale, e di risvegliare dal Grande Sonno Luci e Tenebre, che dopo una guerra tra di loro, l'ultima delle tante, la più devastante, rimasero bloccate in loro stesse, paralizzate senza la loro essenza vitale e costrette ad incenerirsi; successivamente a questo immenso disastro, Turum, utilizzando tutta la sua immensa energia, si attivò per aggiustare ciò che avevano distrutto Luci e Tenebre: creò una forza invisibile capace di guidare la Grande Stella, la Grande Torcia e il resto dell'Universo nel loro cammino perpetuo, nascose le Luci nel profondo buio, creando le stelle che noi oggi osserviamo e intrappolò le Tenebre in tre pietre Essenziali. Riguardo all'essere umano, la sua stirpe, capì che sarebbe stato troppo influenzabile dall'avidità, dall'invidia e dalla brama di potere, quindi abbandonò se stesso e il resto del suo popolo sulla Terra, tagliando ogni strada verso l'Universo, lasciò il suo animo da eroe e da sovrano in eredità, perse i suoi poteri e nascose le tre pietre sul suo pianeta, così morì e lasciò spazio ai suoi figli e ai figli dei suoi figli.Continua...
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Essence
FantasyQuesta è una piccolissima parte di un'idea che sto portando avanti da un bel po'. Se ne vale la pena di continuarla, fatemelo sapere, grazie. Ps: non so se ci sono errori di vario tipo, scusatemi in partenza 😅👍