Capitolo 2

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Mi svegliai di soprassalto appena sentii la sveglia del mio cellulare. Le 7:00. Non mi andava per niente di alzarmi, vestirmi ed andare in quell'edificio che viene chiamato scuola. Non fraintendetemi, amo studiare, però essendo timida e gracilina vengo spesso presa di mira da ragazzi e ragazze più grandi. Ho solo un'amica N/A, la prima che si è avvicinata a me il giorno in cui sono entrata nella mia scuola.

"Y/N alzati la colazione è pronta!" disse mio fratello, Ji-Yun, entrando nella mia stanza con la grazia di un elefante. "Ji-Yun si più gentile con Y/N che sta ancora dormento" intervenne la nostra madre.

"No non preoccuparti eomma, sono sveglia." Detto ciò presi le poche forze che mi rimanevano e riuscì ad alzarmi per raggiungere la cucina e fare colazione. Dio adoravo i pancakes con il cioccolato. Finita la colazione mi chiusi in bagno per prepararmi. Indossai la mia divisa scolastica, mi feci una coda di cavallo, un po' di burrocacao, salutai mio fratello e mia madre e mi incamminai verso scuola. Durante il tragitto ero così persa nei miei pensieri che non riuscì a sentire arrivarmi da dietro le spalle N/A.

"Yah Y/N!"

"N/A! Mi hai spaventato!"

"Scusami non sapevo stessi sovrappensiero, tutto bene?"

"Sisi, stavo solo pensando alla verifica di fisica che ci aspetta. Tu sei prepara?"

"Y/N da quando mi conosci non sono mai stata preparata ad una verifica."

"E quindi? Cosa hai intenzione di fare?"

"Assolutamente nulla" E detto ciò mi afferrò il braccio e mi trascinò verso il cancello di scuola. Ed eccola lì quell'edificio che tanto odio. Appena entrammo a scuola ci dirigemmo verso i nostri armadietti per prendere i libri, quando il gruppetto di Park Yunho si avvicinò a me. Yunho era diciamo il classico ragazzo popolare che tutti le ragazze vorrebbero farsi almeno una volta nella loro vita, e novità per tutti: quest'anno la povera sfigata che ce l'ha contro sono io.

Yunho: Oh chi abbiamo qui! La povera sfigatella che oggi mi deve passare la verifica di fisica, o se la vedrà male.

Y/N: No Yunho, io non ti passo un bel niente.

Dissi la frase peggiore della mia vita poiché il ragazzo non la prese bene, infatti, affiancato da altri due tipi, mi prese per il colletto e mi sbatté sul muro. Per fortuna N/A vide cosa stava succedendo ed intervenne riuscendo a staccarmi Yunho da dosso.

Purtroppo dovetti comunque passargli la verifica di fisica, anche se non mi era andata per niente bene. La giornata passò comunque tranquillamente, senza troppe sorprese, o almeno credevo. Finite le lezioni salutai N/A e mi incamminai verso casa. Stavo quasi per arrivare al portone quando mi accorsi di una macchina nera parcheggiata nel vialetto, ma non ci detti molto peso finché non entrai in casa. Seduti sul divano in salotto vi erano due uomini vestiti in giacca e cravatta con degli occhiali neri, e in mezzo a loro un uomo sulla cinquantina che parlava con mio padre che si trovava dall'altra parte del divano. Potevo benissimo capire che era spaventato.

Y/N: "Scusate, cosa sta succedendo? Appa chi sono queste persone?"

Padre:" Signor Kwon questa è mia figlia Y/N, Y/N questo è il signor Kwon, un mio emh lontano amico."

Signor. Kwon: "Quindi è lei la ragazza che dovrà venire con noi."

Y/N: "Io dovrò COSA?!"

Padre:" Y/N posso spiegare."

-Perché proprio io-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora