𝐌.𝐈.𝐀.

253 20 6
                                    

«Quindi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Quindi... cosa saresti esattamente?» domandò Changbin, seduto nella vasca del bagno di fronte a Felix, il quale si era seduto per terra.

«Uhm... Io...» balbettò Felix. Non sapeva cosa rispondere: il maggiore aveva già visto le sue orecchie da cane e quindi capito che c'era qualcosa di strano in lui, tuttavia Christopher gli aveva assolutamente vietato di rivelare la sua identità a nessuno, per nessuna ragione al mondo.

Decise di rivelargli la verità: dopotutto aveva in qualche modo ammesso anche lui di non essere di quella Dimensione. «Sono un Mutaforma e vengo da Mellavira. Si trova in un'altra Dimensione, chiamata Deneb...» spiegò, indeciso.

«Oh! – esclamò Changbin – Allora sei di Deneb! Anche io sono di lì: i miei genitori si sono trasferiti in questa dimensione quand'ero ancora piccolino, tuttavia anche io ho capacità come le vostre e so un po' di quella Dimensione, anche se non ci sono mai stato...».

Felix guardò con sospetto il suo hyung: non era molto sicuro che quello che stesse dicendo fosse la verità, tuttavia scacciò dalla sua mente quei pensieri. «Ed i tuoi genitori erano da parte dei Ribelli o...» erano dei traditori? Felix sottointese quella parte di frase.

«In che senso?» domandò Changbin.

Il biondo tirò un sospiro di sollievo. Il suo hyung sembrava non sapere della guerra in corso, perciò non era in pericolo. Decise di tenerlo all'oscuro della cosa e di escluderlo da tutto il loro piano per trovare il Principe: gli avrebbe provocato solo dolore e pensava gli sarebbe servito un alleato del genere sulla Terra.

«Nulla – disse – Però, per favore, potresti non dire nulla a Christopher? Se scopre che mi sono fatto vedere in questo modo da qualcuno resterò in punizione per il resto della mia vita!».

Changbin si sporse verso il suo viso. «Ed io cosa ci guadagno?» soffiò, a pochi centimetri dalle sue labbra.

Felix arrossì violentemente e spostò lo sguardo per terra: per qualche ragione quel suo hyung gli incuteva timore e voleva avere poco a che fare con lui. Con il cuore in gola mormorò: «Farò tutto ciò che vuoi perché tu tenga all'oscuro Chris e gli altri di questa cosa...».

«Cosa intendi dire con gli altri?».

Il biondo scosse la testa. «Questo non te lo posso dire. Hai scoperto me, non loro!» ribatté.

«D'accordo, te lo concedo, anche se posso intuire che Christopher faccia parte di questi "altri" dato che lo vuoi tenere all'oscuro di questo nostro incontro e che sei suo fratello – rispose alzandosi in piedi – Ma dovrai stare ad i miei ordini per tutto il tempo che lo vorrò. Solo a questa condizione io non dirò nulla a Chan e non chiederò altre informazioni sugli altri. Ci stai?».

Il minore si alzò in piedi, porgendogli il mignolino. «Ci sto» disse.

Changbin sorrise e strinse il dito con il suo.

ʀᴏᴀᴅ ɴᴏᴛ ᴛᴀᴋᴇɴ | ᴄʜᴀɴɢʟɪx/ʜʏᴜɴʟɪx (ɪɴ ʀᴇᴠɪꜱɪᴏɴᴇ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora