2-Scherzi a vicenda

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Sono passate settimane, da quando Satì, è venuto a casa mia. Oggi, invece, abbinano voluto, fare una piccola riunione,su cosa avevamo escogitato per cappar via di qui. Ma stavolta, lo facciamo a casa sua. Ormai i genitori, non si preoccupano minimamente, di cosa fanno, e dove vanno i propri figli. Ma penso che anche, che i sia abbastanza grande per decidere.
Comunque, ma quanta strada devo fare per arrivare a sta benedetta casa?? Ci vorranno secoli... e come se non bastasse, c'è pure, brutto tempo,(vabbè, quello c'è sempre...) ma molto più brutto del solito.  E pare, che sia formato da una fitta nebbia. Grazie, COSÌ NON VEDRÒ UN ACCIDENTE!
Non so dove sto andando, ma poi, da dietro di me, sento una spinta, che mi butta a terra, o anzi, in acqua!
-Ahiaaa-
-Chiunque tu sia, sei un mostro!-
Sono pieno di sporcizia, che schifo!
Quando sento una voce molto familiare, ridere. Campisco in un secondo che è Satì.
-Ci sei cascato dentro come una patata!!-
Intanto, mi metto a correre nell'acqua per capire dove sono, così gli dico: DOVE CAVOLO SONO?!?!?-
-Sei nella mia piscina, che è sul retro di casa mia-
Così, mi affretto, ad arrivare a bordo piscina, per fargliela pagare...
Mi ritrovo in piedi, nell'erba bruciacchiata e gelida, come al solito.
Sento ancora la sua risata, il che mi aiuta a capire dove si trova. Ed... eccolo qui!
Faccio meno rumore possibile, e mi metto a contare, fino a tre.
NO, non mi serve di contare, lo butto. E così faccio.
Cade in acqua, e quando riemerge in superficie, gli dico:
-Impari!-
-Ok,ok, ho capito. Me lo sono meritato.- mi fa segno di aiutarlo a salire.
Così, ora siamo ridotti male. Ricoperti di sporcizia e bagnati fradici. Macché diavoli, siamo zombie.
Dopo questo,ci ssiamo incamminati, verso l'ingresso di casa e siamo entrati.
Entrando, non ho fatto a meno di notare che ci sono i fratelli di Satì, che stanno parlando in cucina.
-Hanno una voce orribile. Dura e schifosa. Idem,con tutta la gente dell'inferno. Tranne Satì. Ha una voce normale. Sono contento, che non abbia preso dalla sua famiglia...- aspetta un attimo: mi sembra di aver detto tutto ad alta voce..
-Revil, Revil? Ci sei? Perché guardi in cucina? E,...perché parli da solo?-
Per un attimo, vedo le facce dei suoi fratelli, che mi guardano male. Ma Satì mi prende per un braccio, e mi porta alle scale.
-Allora. Perché stavi lì impalato a guardare la cucina?-
-No. È che ho visto dell'acqua, e ho pensato ai nostri scherzi in piscina.
Tutto qui.- eppure ho pensato che parlassero di Satì...
-Ok- risponde Satì.
Salgo le scale con Satì e ci dirigiamo verso la sua camera. Ad un certo punto si mette a correre per le scale, e ovviamente, finisce male. ( ho fatto pure rima,..) Inciampa. Corro subito verso di lui.
-Satì,Satì!,ti sei fatto male??-
-Ovvio,pensavi che non mi sono fatto male? Daii...-
Non rispondo. Gli afferro la mano e lo accompagno in camera.
-Tieni questo è sdraiati- gli do un foglio con il mio piano. O meglio dire, il nostro.
-Che cos'è?-
-Leggilo-
-Allora, 1)preparare.....2).....-
Per un'attimo resta in silenzio.
Conclude, dicendo:
-ahhhhh, sembra interessante...-
-Lo so- faccio un sorriso.

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