I warned myself

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Mira's pov

Liam ci lasciò li. Harry era a terra che pian piano si stava rialzando e io ero seduta sul divano completamente invasa dai pensieri. Sapevo che tenerglielo nascosto era un rischio, ma pensavo che non dicendoglielo in qualche modo questo pensiero scompariva.

"Magari una mano mi farebbe comodo" disse Harry dall'altra parte della stanza.

"Si, hai ragione, scusami." risposi avvicinandomi a lui. Presi un asciugamano e gli pulii il viso.

"Grazie" disse sorridendomi.

Non risposi e guardavo un punto fisso. Volevo andare a parlare con lui, ma sapevo che anche il minimo sforzo sarebbe stato inutile. Non voleva più avere a che fare né con me né con il suo amico difronte a me.

"Senti Harry, mi dispiace per tutto questo casino. Se non ti avessi chiamato quel giorno, tutto questo non sarebbe successo. Sono stata io a provocarti, solo perchè volevo attirare la sua attenzione."

"Quindi mi hai usato...." disse chinando il volto. "Non che non lo avessi capito. É solo che una parte di me pensava che fosse reale, che avessi seriamente bisogno di me, del mio conforto, dei miei abbracci. Ho aspettato quel giorno da non so quanto, probabilmente dal giorno in cui lasciammo definitivamente" concluse alzandosi.

"Tu non capisci Harry. Prova a metterti nei miei panni...sono stata ingannata, usata, mi hai mentito per non so quanto tempo."

"Ed è qui che ti sbagli. Per quanto io possa esser stato stronzo,  una parte di me, quella più importante, stava continuando a ripetermi "HARRY MA COSA CAZZO FAI?". Ed aveva ragione. Ho pensato solo a me, ma ho scelto la strada sbagliata. Perché sei tu quella che realmente mi faceva stare bene, che mi faceva sorridere, e che mi teneva costantemente attaccato alla realtà."

"In un certo senso siamo pari. Perché anche tu hai usato me. A me non interessava assolutamente della tua fama, della nomina di "cantante più famoso del mondo". A me interessava solo di quell'Harry dai capelli ricci con il sorriso contagioso che riempiva le mie giornate."

"Sono stato un terribile coglione. Ma questa volta non voglio sbagliare..."

"No Harry, non ricominciare ti prego." dissi stufa di risentire le stesse parole per l'ennesima volta. "Non ci cascherò anche ora".

"Fammi finire." disse interrompendomi. "Dicevo...questa volta non voglio sbagliare. Non voglio ripeterti le stesse frasi, perchè so che per quanto sia cambiato non lo sarei abbastanza per te. Meriti di meglio e non voglio farti soffrire. Per questo, anche se l'ho capito troppo tardi e sto per perdere il mio migliore amico, voglio solo offrirti la mia amicizia. Almeno spero di essere un amico migliore rispetto al fidanzato che sono stato."

"Devo essere sincera. Non mi aspettavo un discorso del genere da parte tua. Non fraintendermi, non perché tu sia un bambino che non pensa alle cose che fa, ma perché pensavo che avessi ancora quel senso di protezione morbosa nei miei confronti. Quindi, apprezzo che tu mi stia dicendo la verità."

"Anche se ti sto offrendo la mia amicizia, questo non significa che non debba continuare ad essere protettivo nei tuoi confronti. Sarai sempre la mia piccolina, e lo rimarrai comunque. Potrai sempre contare su di me."

"Grazie Harry"

"Di niente." rispose rivolgendomi un sorriso.

"Da amico, che consiglio mi daresti? Visto che conosci Liam più di me."

"Prima che ti dia la risposta definitiva, devo farti una domanda."

"Dimmi"

"Cosa provi per lui? Tu come vorresti che si sistemassero le cose?"

"Io voglio gli davvero tanto bene e non vorrei che tutto quello che abbiamo costruito fino ad ora sparisca."

"Ma...?"

"Non c'è proprio un MA. C'è solo una parte di me che non vuole dipendere da lui. Solo che l'altra parte della mela mi sta dicendo di non aspettare più e andarmelo a riprendere."

"Come vedi, ti sei data la risposta da sola. Non aspettare un momento di più. Capisci quello che vuoi e lotta per ottenerlo."

"Grazie Harry, davvero. Non sei male come amico!"

"Ah smettila! Hai fatto tutto da sola! Ora va, posso fare da solo qui!"

Non me lo feci ripetere di nuovo e uscì di casa. Non sapevo dove fosse quindi decisi di chiamare l'unica persona che mi avrebbe saputo dare informazioni.

......

Zayn's pov

"Dove siamo diretti?" chiesi.

"Non lo so. Tu guida."

"Liam, faresti meglio a parlarmi."

"Cosa devo dirti? Sono stato tradito dalla persona che più mi faceva stare bene. Ma dovevo aspettarmelo. Quei due sono fatti per stare insieme."

"Smettila cazzo. Ragiona con quella testa."

"Cosa dovrei dirti?"

"Harry oggi è venuto a parlarmi. Mi ha detto tutto."

"Quindi tu lo sapevi e non mi hai detto nulla?" disse urlando.

"Non urlare ti prego. E poi non spettava a me dirtelo. Dovresti parlare con lui"

"Non ho nulla da dirgli."

"Invece io credo proprio di si. Non fare il bambino e prendi la situazione in mano."

Fummo interrotti dal suono del suo cellulare.

"É lei?" chiese.

Non gli risposi e avviai la chiamata.

"Miv"

"Zayn, non riattaccare. Sei con lui?" 

"Si, è qui"

"Potresti passarmelo?" 

"Vuole te." gli dissi e lui non mi guardò. "Ti ho detto PRENDI LA SITUAZIONE IN MANO". Non se lo fece ripetere due volte e prese il telefono dalle mie mani mettendo il viva voce. 

"Mira"

"Liam o mio Dio. Senti ho bisogno di parlare con te..."

"Si, lo so. Dovremmo farlo." disse duro.

"Quindi....quindi vuoi parlare?"

"É quello che vuoi no?"

"Si beh..."

"Ci vediamo a casa tua tra un ora."

"Certo. Ti aspetto."

E poi chiuse la chiamata.

"Almeno potresti fare un sorriso eh!" dissi.

"Zayn chiudi quella bocca."

"Calmati orsetto buono. Tu non sei così. E poi sta attento a quello che le dici, sai che potresti rimanerci male anche tu."


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