N.B Questa one shot si può considerare come il continuo di "Need the sun to break" e "Sweaters and Sweatshirts" in quest'ordine, che trovate pubblicate sul mio profilo se vi va, il seguito è Three of Us, ma comunque potete benissimo leggerla indipendentemente dall'altra...
Raphael sta attraversando i corridoi dell'hotel per andare da Simon.
Da tutto il pomeriggio provenivano rumori dalla sua stanza.
Non riusciva ad immaginare cosa stesse combinando il vampiro, mentre lui cercava di dormire beatamente insieme a tutto il suo clan.
Non si sarebbe meravigliato se lo avesse trovato appeso a testa in giù o a nascondersi dagli altri che come lui si erano svegliati nel bel mezzo del giorno a causa del rumore.
Si chiese come non potesse lasciarlo un attimo solo che già combinava guai e riceveva minacce di morte.
Quello era stato l'unico giorno che non aveva dormito nella camera di Simon o che l'altro non avesse fatto lo stesso nella sua.
Aveva delle cose molto importanti da sbrigare e di certo non gli serviva un logorroico che gli facesse perdere, in un battito di ciglia, tutta la pazienza che aveva accumulato in quei lunghi anni.
Lo aveva gentilmente escluso per questione di ore dalla sua misera non-vita, Simon si era rabbuiato e con una scusa e l'altra si era dileguato dalla sua stanza cercando di non darlo a vedere; ma Raphael se n'era accorto.
Dopo qualche ora passata a leggere documenti su documenti, che non capiva ancora il motivo per cui dovesse occuparsene lui, aveva deciso di dormire, giusto per riposare qualche ora prima di cominciare un'altra nottata.
Si era alzato dal letto qualche momento dopo in preda ad una crisi di nervi dovuta ai continui colpi che provenivano dalla stanza del piccoletto; così aveva alzato gli occhi al cielo e indossato la felpa che poco tempo prima gli aveva regalato.
Raphael apre la porta della camera di Simon senza scomodarsi a bussare e in un attimo si trova alle spalle del ragazzo.
Il vampiro più giovane ha la testa e parte del busto immerse dentro l'armadio.
"Cosa stai facendo, idiota?"
Simon trasalisce e l'altro alza gli occhi al cielo. "Affinerai mai i tuoi sensi?"
Il ragazzo dà le spalle all'armadio mentre lo chiude e fa cadere a terra una maglietta dall'aspetto vecchio e trasandato.
"Adesso mi puoi dire cosa stavi facendo?" Chiede ancora l'anziano, questa volta con più calma, portandosi il pollice e l'indice della sua mano sinistra a posarsi sul dorso del naso; quasi volesse concentrarsi per evitare di commettere qualche danno a discapito dell'altro.
"Io...io sto facendo pulizia. Si, sto facendo pulizia. Mi dà fastidio la polvere e quindi, sai...pulisco..."
"Tu pulisci..."
"Pulisco...si, la polvere."
"Pulisci la polvere."
"Smettila di ripetere."
"Smettila di ripetere."
"Sei insopportabile..."
"Oh, mai quanto te" Raphael sorride mentre afferra il mento di Simon. "Ma dimmi, sicuro che non stavi facendo rumore per innervosirmi?"
"Cosa? Io...io mi considero offeso."
"Sentitelo, si è offeso...suvvia, oggi è la nostra festa. Sii felice."
"La nostra festa? Di che parli?"
"E' il due novembre, es el día de los muertos, amigo."
"Ah... non ho mai festeggiato o fatto qualcosa durante questo giorno, sono ebreo. So che in Messico è una tradizione, tu sei messicano, giusto?"
Raphael annuisce "in realtà non è soltanto una festa cristiana, in Messico ha radici antiche...mi sarebbe piaciuto tornarci qualche volta" Simon lo vede perdersi fra i suoi pensieri mentre ne parla.Passano alcuni attimi quando Simon quasi distrugge i timpani dell'altro. "Ho trovato un modo per andare in Messico!"
"E' impossibile, credi non ci abbia provato?"
"Potremmo chiedere un favore a Magnus, lui fa quelle cose...strane, può portarci ovunque...sono stato anche in India!" Esclama il giovane, ma il suo volto trionfante viene spento da un non mi sembra il caso da parte di Raphael.
"Perché? Non gli costerebbe nulla."
"Costa a me però" quasi urla e Simon mette in atto ancora quello stupido sguardo che lo aveva fatto sentire in colpa solo poche ore prima "perché non mi sembra il caso di scomodarlo per una cosa non importante..."
"Ma è importante per me, tu sei importante."
Raphael abbassa lo sguardo, mentre l'altro lo mantiene alto e fiero per ciò che era stato capace di dire.
"Anche tu lo sei..."
"Cosa?" Gli fa il verso Simon.
"Hai sentito benissimo, idiota" mormora.
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Quei dannati portali! || saphael
Fanfiction"Quindi, voi volete che io vi porti lì per questa notte?" Magnus sembra pesare la questione. "Sì, sarebbe fantastico" sorride il più piccolo dei tre. "D'accordo, vado in bagno a sistemarmi" annuncia lo stregone allontanandosi entusiasta. [Accenni Ma...