capitolo 1

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-guarda dove vai, stronzo- sputai dopo essere stata urtata da un ragazzo, sul marciapiede stretto e pieno di buche, che ogni giorno percorro per andare a scuola. -hei scusa, Mad- -taci Styles- dissi. Lo conosco troppo bene, non merita nessun tipo di affetto, così affrettai il passo, sperando che non mi seguisse. Ma speravo male. -Oh eddai piccola...- -Non...chiamarmi...- -Piccola?- gli era spuntato un ghigno su quel viso che amavo tanto, ma che ora odiavo come la morte. -Mad sono qui per rimediare...- -C'é tanto da rimediare, ma non credo che tu ci riesca- -Ci sono riuscito una volta, ci posso riuscire anche ora- avvicinò la sua mano alla mia guancia, ma mi spostai. Non volevo che mi facesse soffire di nuovo. Per fortuna in quel momento arrivò in mio aiuto il bus. Cercai di salire ma mi strattonò giu, prendendomi per il braccio. -LASCIAMI!!- -No piccola, tu vieni con me-. Mi caricò su una spalla mentre mi dimenavo, tirando pugni alla sua schiena. -METTIMI GIU COGLIONE!-. Si fermò, ma non mi mise giu. Era troppo forte la presa, non riuscivo a scendere in alcun modo. Prese delle chiavi dalla tasca dei jeans neri, premette un pulsante e sentii un rumore alle mie spalle. Riprese a camminare ma si fermò dopo qualche passo, mi mise nella sua macchina, bloccò la mia porta, entrò anche lui e partì. Glielo stavo lasciando fare di nuovo, gli stavo permettendo di aiutarmi e ferirmi di nuovo. -Che cazzo vuoi?- non lo guardavo, mi limitavo a guardare fuori dal finestrino. -Ora ti porto in un posto, e senza obbiettare, tu mi seguirai- -Cosa ti fa pensare che non dirò niente?- -Ti sto facendo saltare un giorno di scuola, quindi l'interrogazione di algebra e la verifica di storia...- -Aspetta come cazzo sai che interrogazioni e verifiche ho oggi. E poi mio padre mi farà il culo quando scoprirà che ho marinato la scuola mi farà il culo- -Chi ti dice che lo verrà a sapere? E non é affar tuo come vengo a sapere tutto di te- si mise a ridere, ma quando lo fulminai, smise. -Pessimo tentativo Styles-. Mi dovetti girare per non fargli notare il mio sorriso. -Anche il tuo di non far vedere il tuo sorriso- mi giró il viso con una mano, il suo tocco bruciava. Fermò l'auto in una piccola via, scese dall'auto e mi aprì la portiera. Entrammo in una casa vecchia, ma dentro molto accogliente. -Questa é la mia catapecchia- mi guardai intorno e strabuzzai gli occhi. I muri erano tappezzati di foto mie.

{spazio autrice}

ciao a tutti ❤

spero che fino ad adesso vi piaccia, ci sto mettendo tutta me stessa!! Comunque io sono Silvia✌

buona domenicaaaa

love that moment~ silvia zappaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora