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Chiara's pov

Mi risveglio con Kairi che mi russa addosso come un fottuto trattore.

Ieri quando sono tornata a casa dopo essere uscita con Alejandro, Kairi si è fiondato su di me chiedendomi scusa.
Ha detto che fa così solo perchè tiene a me.

E ha detto che ha parlato con Mattia e hanno chiarito.
Dopo aver sentito le sue scuse ho deciso di perdonarlo.
E poi mi sono addormentata tra le sue braccia.

'Svegliati' lo butto dal letto.
'Con quale delicatezza me lo stai dicendo' dice sfregandosi gli occhi.

'Buongiorno' rido.
'Stronza' si alza dal pavimento ed esce dalla mia stanza.

Vado in bagno e faccio una doccia veloce.
Chiamo Charlie e gli dico che oggi vado a scuola con mio fratello.

Dopo essermi asciugata vado in camera mia per vestirmi.

Metto un paio di jeans e una felpa grigia.

'Kairii' urlo dalla mia stanza.
'Si?' dice lui entrando.
'Oggi mi accompagni tu vero?'

'Si,sei pronta?'
'Si andiamo'

Annuisce e scendiamo le scale.
Prende le chiavi e usciamo.

'Oggi torna papà non dimenticarlo'
Annuisce e mette in moto.

Dopo 15 minuti di macchina finalmente arriviamo.
'Che corsi hai oggi?' gli chiedo.
'Economia avanzata, due ore di storia e altre due di inglese,tu?' dice in un lamento.

'Io due ore di matematica, arte e letteratura'
'Allora non sono così sfigato' ride e mi aggiungo anche io.

Entriamo e ci separiamo.
Io vado verso il mio armadietto.

Metto la mia combinazione e poso i libri che avevo nello zaino per levarmi il peso.
Appena lo chiudo mi ritrovo Alejandro davanti.

Per poco non mi viene un infarto.

'Stai bene?' chiede ridendo mentre io mi tocco il petto per lo spavento.
'Grazie a te no' rido anch'io.

Parliamo un pò e gli racconto la discussione che ho avuto con Kairi.

'Ora capisco perchè ieri era strano'
dice come se stesse collegando tutto nella sua mente.

La campanella suona.
'Vabbe io vado' dice e mi da un bacio tra i capelli.
'A dopo' lo saluto.

Mi dirigo verso l'inferno,le due ore di matematica.

Appena entro con la professoressa, vedo Mattia e mi metto accanto a lui.

'Buongiorno' mi sorride.
'Buongiorno'

Decido di non dire niente di quello che è successo con Kairi perchè c'entra anche lui quindi meglio evitare.

'Sta sera tu, Kairi e tuo padre siete a cena da noi' dice nel mezzo della lezione.

'Davvero,mio padre non mi ha detto niente'
'Si sarà dimenticato' dice.

La due ore passano velocemente e ci ritroviamo tutti in mensa.

Io sono accanto a Chalie e Addison.
Siamo parlando del balletto che dobbiamo fare noi cheerleader alla prossima partita che a quanto ho capito si terrà la prossima settimana.

E invece Mattia,Kairi, Alejandro e Alvaro parlano della disposizione che avranno alla partita.

'Dobbiamo imparare i passi bene e abbiamo poco tempo quindi dobbiamo impegnarci' dice Addison determinata.

'Si,dobbiamo dare il massimo' continua Charlie.

'Ragazze io non credo di potercela fare, devo imparare tutto in meno di una settimana' dico sbuffando.

'Ti aiuteremo io e Charlie'

'Grazie ragazze' le abbraccio.

Sentiamo dei conati di vomito venire dal nostro tavolo.
Mi giro e i ragazzi fanno finta di stare per vomitare.

Rido e si aggiungono tutti.

Io e le ragazze parliamo tranquillamente fino a quando una ragazza arriva e si siede tra le gambe di Mattia.

Ha i capelli castani,non è ne troppo magra ne troppo grassa ed è abbastanza alta.
'Mattia ti sono mancata?'.

La sua voce è fastidiosa, sembra che stiano rompendo il collo ad una gallina.

'Jenna vattene' dice Mattia scrollandosela di dosso.

'Dai amoree' dice lei richiamando.

Tutti fanno silenzio,solo io rido a questa scena, quanto si può essere stupide per mettersi in ridicolo in questo modo?

'Cosa hai da ridere tu?' mi punta un dito questa Jenna.

'Rido perchè sei assurda'
'Assurda?' inarca un sopracciglio e incrocia le braccia.

'Si sei assurda perchè non capisci che ti stai solamente mettendo in ridicolo da sola' dico continuando a mangiare il mio pranzo.

'Non sei nessuno per dirmi questo' dice con la solita voce da gallina.

'Appunto è questo il motivo,  non te ne rendi nemmeno conto ormai ti esce naturale,ora vedi di andartene perchè stai solo sprecando ossigeno continuando a parlare con quella voce fastidiosa che ti ritrovi'

'Tu non mi conosci non hai il diritto di parlare così di me' dopo questa frase gira i tacchi e se ne fa furiosa.

'Oh mio dio, io ti stimo sorella' dice dandomi il cinque Addison.

Rido e mi giro verso gli altri.
Mi stanno guardando divertiti.

'Perchè quella faccia?' aggrotto le sopracciglia.
'Non mi aspettavo una reazione del genere' dice Alejando.

'A volte mi sorprendo anche io' dico addentando il mio pranzo.

La pausa passa velocemente e adesso sto aspettando che inizi la lezione di arte.

Alejandro è seduto con un ragazzo che non conosco quindi mi siedo da sola.

Dopo 10 minuti dall'inizio della lezione entra un ragazzo con i capelli neri però con il ciuffo tinto biondo.

Vedi che si dirige verso di te.

'Posso?'

Resta qui con me.//Mattia PolibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora