Capitolo I

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Alla stazione di King's Cross, gli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts si facevano strada tra i diversi babbani che affollavano il luogo, ignari del fatto che, proprio sotto al loro naso, si nascondesse l'Hogwarts Express, pronto come ogni anno a portare gli apprendisti maghi e le apprendiste streghe ad Hogwarts.
«Continuo a chiedermi come facciano a non accorgersi di nulla» ridacchiò Ron mentre, insieme ad Harry ed Hermione, camminava verso il binario 9¾ «insomma, come fanno a non vedere che così tante persone vanno contro una colonna e poi svaniscono dal nulla?»
«Ron, ci terrei ad informarti che i babbani non ci possono vedere mentre la attraversiamo semplicemente perché è protetta da un incantesimo» rispose Hermione, quasi irritata dall'ignoranza del suo amico.
«Sì okay, però adesso immagina che anche solo un babbano riesca a vederci attraversare la colonna...come pensi che reagirebbe? Sarebbe fichissimo, non trovate? Harry, tu che ne pensi?» Ron era talmente preso dal suo discorso sulla colonna del binario e sui babbani, che non si rese nemmeno conto di essere giunto a destinazione.
«Sì Ron, hai ragione» rispose alla fine Harry, leggermente scocciato da un discorso simile «adesso però attraversiamo la tua amata colonna? »
Ron allora, probabilmente deluso dalla frettolosa risposta dell'amico, si diresse verso l'entrata del binario 9¾, sparendo dalla vista degli altri due amici.
«Vai Herm» propose Harry «prima tu, io passo per ultimo.»
Hermione rivolse un sorriso cortese ad Harry, poi si avviò anche lei verso la colonna della stazione e sparì.
Alla fine, Harry si guardò intorno. Controllò l'orario e si rese conto che mancava veramente poco alla partenza dell'Hogwarts Express, così si avviò verso l'entrata della stazione. Prese la rincorsa e si ritrovò al binario 9¾ il quale, come ogni anno, era affollato di studenti diretti ad Hogwarts.
Il treno iniziò ad emettere i primi fischi, così il trio si avviò frettolosamente verso l'entrata dall'Hogwarts Express. Arrivati lì, si misero alla ricerca di una cabina libera, senza ottenere però grandi risultati.
«Non ci sono più cabine interamente libere» disse un prefetto, avvicinandosi a loro «tuttavia, vi dividerò per i vari scompartimenti. Prego, seguitemi.»
Non avendo altra scelta, i ragazzi lo seguirono. Passò per i corridoi del treno ormai partito, scrutando le cabine. Ad un certo punto, si fermò.
«Tu, Weasley, puoi accomodati qui.»
Nella cabina indicata dal prefetto, vi si trovavano due Serpeverde che avevano incrociato un paio di volte in corridoio ed un ragazzo di Corvonero.
Dopo aver salutato velocemente i suoi amici, Ron entrò a malincuore nella cabina.
Invece il prefetto, Harry ed Hermione continuarono il loro cammino.
Dopo circa cinque minuti, il prefetto si fermò, analizzò la cabina alla sua destra, la aprì e si rivolse ad Harry.
«Signor Potter, prego» indicò in maniera cordiale, ma che evidentemente non ammetteva repliche.
Harry guardò la sua amica, infine entrò nel vagone.
«Che piacere rivederti, Harry» disse Neville.
«Ciao Neville, anche per me è un piacere. Che ci fai in questo scompartimento?»
«Sono arrivato in ritardo, mi ha fatto entrare un prefetto.» rispose Longobotton.
Harry osservò meglio la cabina nella quale era capitato. C'erano lui, Neville, una Tassorosso che conosceva solo di vista e due Serpeverde. Il primo stava leggendo attentamente un libro, mentre il secondo osservava distrattamente fuori dal finestrino il paesaggio. Sentendo gli occhi di Harry addosso, il secondo si voltò verso lui e Neville: Draco Malfoy li osservava dalla testa ai piedi. Alla vista del Serpeverde, Harry notò subito il suo volto spento, privo di qualsiasi emozione.
«Ancora qui, Potter?» disse Malfoy con aria di scherno «il Signore Oscuro non ti ha ancora trovato?»
«Fatti gli affari tuoi, Malfoy» rispose Harry, con tono di sfida «pensa piuttosto al tuo papino caro che è stato spedito ad Azkaban.»
Draco lo guardò facendo una smorfia, poi, senza dire altro, si voltò nuovamente verso il finestrino, con lo sguardo perso.
Harry non riusciva a credere alla scena che stava vedendo: Malfoy che non ribatteva e non si divertiva a dargli noia? Come poteva essere? Stava progettando qualcosa?
Passò così il resto del viaggio a chiedersi quali strane idee stessero prendendo forma nella mente di Draco Malfoy.
Nel frattempo, il treno continuava a sfrecciare a tutta velocità. Harry rivolse lo sguardo verso il finestrino e si mise a guardare le forme che le nuvole prendevano sotto i suoi occhi, mosse dal vento. Si sentì libero anche lui, proprio come le nuvole, perché stava tornando ad Hogwarts, l'unico luogo al mondo in cui si sentiva veramente felice.
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spazio autrice
Ehi ragazzi, sono sempre Elisa lol
Ho deciso di cominciare a scrivere una storia sulla Drarry perché li shippo tantissimo e NECESSITAVO di scrivere almeno una storia riguardante HP (infatti vi intaseró ahah)
Se vi è piaciuto questo primo capitolo fatemelo sapere con un commento e lasciate una stellina 🥰
A presto! ♡

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