23/12/14

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Questa storia è un'altra sorpresa di Natale!!! E' una storia a puntate, cioè che ogni giorno della storia corrisponde alla storia. Per es un capitolo è ambientato nel 23 dicembre, io lo pubblicherò il 23 dicembre. La storia continuerà fino a Capodanno quindi buona lettura e buone feste!!
Elisha Pen

-Briciola!- gridai.

Il cane dal folto pelo bianco corse mentre il guinzaglio mi trascinava dietro.
-Rallenta!- urlai ancora più paonazza ma il mio cane ingrato non mi ubbidì. Facemmo una corsetta non voluta sul marciapiede e intanto chiedevo disperatamente aiuto ai passanti che cercavano di ignorarmi.
-Qualcuno è così santo da aiutarmi?!- domandai ancora più forte. Briciola continuò a correre tutto felice sulla neve e io lo seguivo cercando di non perdere la sciarpa e sopratutto la pazienza.
A un certo punto Briciola iniziò a correre da un'altra parte e io imprecai ancora. Non sapevo perché Briciola fosse così euforico ma sicuramente quando avrebbe nevicato non lo avrei mai più portato fuori. Briciola andò tutto spedito e all'improvviso andò a sbattare contro qualcuno, facendo cadere anche me.
-Mi scusi, giuro che baderò di più il mio cane...- iniziai a farfugliare la mia condanna ma fermai le parole a metà. Davanti a me c'era un ragazzo moro con gli occhi color nocciola seduto per terra che si stava rialzando. Era... cavolo, veramente carino, anzi, bello. Era cento volte meglio di quelli che avevo incontrato in passato e rimasi senza parole.
-Sta' attenta- mi disse come seccato e solo in quel momento mi ripresi.
-La prossima volta cerca di scansarti, allora- ribattei riprendedomi Briciola. Cercai di non fare l'antipatica ma era difficile con tipi come questi.
-Spero di non vederti mai più- mi disse infine iniziando a camminare.
-Lo spero vivamente anch'io- sibilai in risposta ma lui non diede segni di aver ricevuto il messaggio. Io lo guardai scomparire tra la folla e solo dopo un minuto ritornai ad accompagnare Briciola nella sua passeggiata mattutina. Che maleducato! Non costava tanto essere gentile, almeno un po'. A gente come lui mi veniva voglia di dire alcune cosette non molte carine. Ritornai in un attimo a casa.
Mia madre mi accolse con una notiziona del momento.
-Anna, fai le valigie! Andiamo in vacanza!- gridò.
-Dove?- chiesi confusa da tutto quel trambusto.
-E' una sorpresa! Comunque ci andiamo con la famiglia Green- disse lei. Io sorrisi eccitata. Sarei andata con Asia, una mia cara amica. Le prospettive per le vacanze di Natale stavano andando in bene in meglio


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