20 marzo 2020

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Venerdì 20 marzo 2020, ore 21:38

È passata una settimana da quando ho cominciato a scrivere questo diario. Lo scopo iniziale era consegnarlo sotto forma di compito, ma con il tempo, con il passare dei giorni, mi sono reso conto di come sia utile esternare i propri pensieri, in qualsiasi modo: dalla scrittura, al disegno, alla pittura. Non ci sono limiti per le forme di espressività. 

A parte questa mattina, durante la quale ho svolto un po' di compiti, per il resto della giornata non ho fatto altro di particolare, poiché ho deciso di staccare un attimo e prendermi del tempo per svagare la mente. Ho guardato due episodi di una serie TV, concludendo la visione della prima stagione. Dopodiché, ho preparato un ciambellone alle mele. Mi è sempre piaciuto cucinare ma, soprattutto in questo periodo particolare, ho trovato nell'arte culinaria un passatempo, un hobby che spero di coltivare in futuro. Sicuramente avrei dovuto imparare a cucinare, prima o poi. Non sarei potuto andare avanti con fast food e ordini da JustEat e servizi simili. 

Successivamente, ho chiamato i miei nonni per sentire come stessero. Non li vedo da inizio mese; sarebbero dovuti venire a pranzo il giorno seguente al mio compleanno, ma la situazione è degenerata in così poco tempo, tanto da costringere tutti, e non solamente noi, a cambiare il proprio stile di vita. Ancora stento a capacitarmene. 

Tra l'altro, nemmeno il bollettino condiviso oggi è molto promettente: quasi 5000 contagi e oltre 600 morti in un solo giorno. L'unica cosa che credo sia necessaria, anzi, inevitabile fare sia rimanere a casa, uscire sporadicamente per esigenze serie, e non una corsetta al parco che si può tranquillamente sostituire con un allenamento allestito in casa, e sperare che tutto possa finire il prima possibile. 

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Prossima parte: venerdì 8 maggio, ore 12:00

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