CAPITOLO 8

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Entro dentro casa sorridendo come una scema per il romanticismo di Checco. Salgo le scale non trovando nessuno in cucina e in salone. Appena vado per proseguire verso la mia camera, mi fermo davanti alla porta di Luca sentendo la voce di Alessandra.

A: - Luca non ce la faccio lo capisci! Non posso fare questo ad Emma! –

L: - Non stiamo facendo niente di male, abbiamo capito di piacerci a vicenda, per quale motivo non possiamo stare insieme Ale? Emma capirà, non è scema! –

A: - Luca cazzo, sei il fratello della mia migliore amica. Non so come la prenderà Emma ma non voglio perderla, io ho bisogno di lei cavolo! – sento che singhiozza e la cosa mi fa star male. Se solo sapesse che io sono felicissima solo all'idea.

L: - E di me non hai bisogno? – chiede senza urlare.

A: - Si Luca lo sai. Io ti amo da una vita. Ma non posso fare una cosa così ad Emma. Se lei lo sapesse oltre ad incazzarsi con me, ce l'avrebbe a morte con te! –

L: - Secondo me si incazzerà solo con me perché penserà che io voglia solo prenderti in giro! –

A: - Vedi, amò se continuiamo così la perderemmo entrambi e io non voglio creare questo casino! – senti i singhiozzi di Ale oltre la porta. – Lù mi guardi. Lo sai che ti amo ma non ce la faccio! –

L: - No Ale ci parlo io con Emma, ti prego! –

A: - Luca... -

L: - Ale questi due giorni senza sentirti sono stati un inferno e non posso immaginarne altri così e poi vederti qui con Emma e non poterti baciare, abbracciare... io non ce la faccio Ale. È la prima volta che mi succede tutto questo... - sento che si ferma ma poi riprende – io ti amo Ale! – minchia, tutto mi aspettavo tranne che assistere ad una dichiarazione di Luca.

A: - Luca... ti prego non peggiorare la situazione.-

L: - Va bene... ti lascio libera ma posso baciarti? Per l'ultima volta? Ti prego ne ho bisogno! – ok basta, questo è il momento adatto di entrare, non posso permettere che si lascino per una cavolaia del genere.

E: - Luca! – entro facendo finta di nulla e loro si staccano velocemente. Il terrore che leggo nei loro occhi un po' mi fa ridere ma evito. Anzi non mostro nessuna emozione. Ammetto di farlo apposta, voglio vedere cosa dicono e che scusa useranno.

Sono stronza lo so.

L: - Emma non è come sembra... cioè... - guarda Ale, che nel frattempo si è seduta sul letto con le mani sul viso – Ale stai tranquilla ci penso io! – continuo a fissarli senza dire nulla.

A: - Luca basta! Non dirmi di stare tranquilla perché sapevo che sarebbe andata così! – urla mentre copiose lacrime le scendono.

L: - Emma ti prego, Ale non centra nulla, prenditela con me. Lei non voleva nemmeno provarci, perché sa che a te non stava bene e piuttosto che perderti avrebbe rinunciato a noi. Però non abbiamo fatto niente di male, ci siamo soltanto innamorati tutto qua! Ma non preoccuparti quello che hai visto era il nostro ultimo bacio. Non ci sarà più niente tra noi! – lui svia lo sguardo per non farmi vedere gli occhi lucidi, che in realtà ho già visto. Mentre Ale non ha il coraggio di guardarmi. Le sue lacrime però le vedo, e ogni secondo che passa aumentano sempre di più.

E: -  Certo che Dio li fa e poi li accoppia eh! –

L: - Che? – lui mi guarda non capendo mentre Ale si gira confusa.

E: - Siete cocciuti tutti e due. Partite in quarta senza provarci, e già pensate che a me non stia bene che voi stiate insieme, senza nemmeno parlamene. Sapete da quant'è che so che Ale ha una cotta per te? E sapete da quant'è che so che vi siete messi insieme? Da una vita e se ne sono accorti anche mamma e papà! –

Voglio esprimere delle sensazioni attraverso i miei disegni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora