CAPITOLO 22

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ALYSSA POV

Alla fine la finestra l'ha aggiustata Sebastian e ha fatto un confundus sui vicini. Il problema è che lo ha fatto mentre Julia era lì con noi. E ora siamo nei casini.

ADAM POV

Sono sdraiato sul letto, mentre leggo il libro di trasfigurazione. Voglio chiedere alla Minnie se mi può insegnare a diventare un Animagus. Mamma ripeteva sempre quanto fosse stato pericoloso che papi, zio Sirius e zio Peter farlo senza supervisione da parte di un maggiorenne. E non voglio deluderla. Vorrei provare a scrivere una lettera a Sirius e Remus, con Peter non sono mai stato così tanto legato. Non mi ispirava fiducia. A un certo punto, sopra alle frasi urlate dai ragazzi giù in giardino, sento il rumore di un paio di ali che sbattono e poi Connie atterra sulla mia pancia. Le sorrido e prendo un biscotto per gufi dal comodino. Lei lo mangia avidamente, per poi beccarmi giocosamente la mano e sparire fuori dalla finestra.  Apro la lettera che ha lasciato sul mio stomaco, e subito capisco che è da parte di Harry.

"Caro Adam,

Mi manci tanto fratelone... Vorei poter tonnare alla tua scuola, perche è veramente belisima. Volevo dirti che Aly è appena finita nei guai, pechè ha lanciato un frisbii contro la finestra del vicino di cassa, i signori Walker, e la zia si è rabbiata. E' stato divertemte. Lei ha trovato una amica, si chiama Julia e è tamto simbatica. Mi manci tanto tanto e non vedo l'ora di vedeti a Natale. Ti volio bene, tanto come il celo.

Tuo Harry"

Il mio piccolo fratellino. Così tenero e bravo. Lo amo tanto, e ovviamente amo anche Aly. Sono la mia vita e non farei mai del male a nessuno dei due. Non vedo l'ora di andare a casa anche io. Amo Hogwarts, ma la mia famiglia viene sempre prima di tutto. 

Ad un certo punto, la porta della stanza si apre e indovinate un po' chi entra? Percy Weasley. Appena mi vede si blocca, mi guarda e fa per andarsene.

"Percy..." dico in un sussurro, credo che non mi abbia sentito. Ma si ferma, con la mano sulla maniglia e si gira a guardarmi.

"Io... ecco... sì, ehm..." inizio. Ma non sono mai stato bravo a chiedere scusa, non è una delle mie qualità. Mi gratto i capelli dietro all'orecchio, cercando un modo per fare uscire le parole dalla mia bocca. Mi mordo la lingua, per poi passarla sul labbro inferiore e mordicchiarmelo. 

"Scuse accettate" dice lui alzando gli occhi al cielo, per poi sistemarsi gli occhiali sul naso e andarsene impettito. Io sospiro e torno a guardare fuori dalla finestra "E mi scuso anche io". Mi giro di scatto, pensavo se ne fosse andato. Sorrido, lui va verso il suo baule e prende una sciarpa e il mantello pesante, probabilmente andrà nel parco. Io lo guardo, poi mi ristendo sul letto e guardo le tende del baldacchino.

"Che fai tu, Potter?" chiede ancora il rosso carota, mentre si arrotola al collo la sciarpa e fa scomparire il naso.

"Dormo e leggo" rispondo senza guardarlo.

"Sei sicuro di stare bene? Per tutto il tempo fino ad ora, non hai mai letto un libro se non obbligato da Piton" commenta lui, e percepisco che sta ridacchiando sotto quella lana.

"Non è affar tuo se inizio a leggere per hobby, Weasley" dico guardandolo male " E neanche che Severus mi obblighi a studiare".

"Va bene, va bene. Ancora non capisco perchè tu lo chiami per nome" dice alzando le braccia al soffitto e voltarsi per uscire dalla camera.

Ma non tutto va secondo i piani, perchè viene travolto da un raro esemplare di Luke agitato che urla il mio nome.

"Adam! Ti ho cercato da tutte le parti! Dylan è di nuovo in infermeria" dice con il fiatone, mentre Percy si rialza e si massaggia la testa "Scusa Percy".

Adam, Alyssa e Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora