Da quel giorno non lo vidi molto, quando capitava che tornavo a casa dal lavoro, lo trovavo proprio sul punto di salutare , e ci scambiavamo solamente degli sguardi, pieni di parole che non pronunciavamo mai.
Quando invece non lavoravo, andavamo a mare con gli amici di Roberto, e Francesco mi osservava fino a quando non spostavo lo sguardo verso di lui.
Mi convinsi di averlo ferito e mi pentii ogni giorno di ciò che dissi, cercai sempre di nascondere i miei pensieri attraverso dei sorrisi, e pensavo di esserci riuscita, ma dopo esserci sposati, mi confessò che cercava solo di fare il duro proprio per farmi sentire in colpa.
Arrivò ottobre, non ci furono più cene tutti insieme, perché lui diceva sempre di aver altri impegni, non lo vidi per un mese, e in quel mese le cose si facevano sempre più complicate in casa, Roberto era sempre più nervoso e Lucia non mi parlava molto, non sapevo i motivi, non sapevo se era per qualcosa che feci o per cose loro.
Erano le 04:45 del mattino, stavo per arrivare in pasticceria quando sentì una fiat bianca alle mie spalle, era piccolina, a quei tempi era una macchina molto comune per i ragazzi.
Notai che si teneva a distanza e andava davvero piano, mi sembrò strano ma non ci diedi peso e arrivai in pasticceria.
Carmela: " signor Bruno, buongiorno "
Signor Bruno: " Carmela, buongiorno come stai?"
Carmela: " tutto bene, lei?"
Signor Bruno: " tutto bene" mi disse sorridendo ed entrammo.
Io andai a cambiarmi, mentre il signor Bruno preparava il pane.
Lavorammo molto, e verso le 14 il signor Bruno mi chiamò.
Signor Bruno: " Carmela, dai una sistemata e va' a cambiarti"
Carmela:" certo signor Bruno "
Iniziai a pulire i banconi, persi un po' di tempo, perché al signor Bruno cadde della glassa e non fu facile rimuoverla.
Terminai, mi andai a cambiare e raggiunsi il signor Bruno.
Carmela: " a più tardi signor Bruno "
Signor Bruno : " ci vediamo dopo Carmela, attenta per strada"
Io sorrisi e mi incamminai verso casa, notai che c'era di nuovo quella macchina alle mie spalle, cercai di non farci caso pensando fosse solo un caso e arrivai a casa.
Andai in cucina e c'erano Roberto e Lucia che avevano già iniziato a mangiare.
Carmela: " buongiorno" dissi distaccata. Loro ricambiarono il saluto e mi sedetti a mangiare, fu un pranzo molto silenzioso.
Quando terminammo iniziai a lavare i piatti, diedi una sistemata in cucina e mi sedetti un attimo per riposare.
Dopo qualche minuto sentì la porta chiudersi, mi diressi in soggiorno e vidi che Roberto e Lucia uscirono senza dir nulla. Decisi di mettermi un po' davanti la televisione, dato che mi rimanevano ancora due ore prima di tornare in pasticceria.
Come sempre, mentre guardai la televisione mi addormentai, e mi svegliai dopo un paio di ore, molto confusa e presa dall'ansia per il lavoro.
"Oh cavolo, che ora è? Mamma mia se ho saltato il lavoro? Non ho avvertito nemmeno il signor Bruno" pensai nervosa mentre mi misi a cercare il telecomando per guardare l'orario.
Quando lo trovai notai che mancavano solo dieci minuti a l'orario di riapertura, quindi presi lo zaino con la divisa, uscì di casa e iniziai a correre verso la pasticceria.
Solo quando arrivai notai ancora quella macchina, ma non ci diedi peso e corsi dentro.
Carmela: " signor Bruno, mi scusi mi ero messa nel divano a vedere la Televisione e mi sono addormentata, mi scusi per il ritardo" dissi con l'affanno.
Signor Bruno: " tranquilla Carmela, tieni bevi un sorso" mi disse ridendo, e passandomi un bicchiere d'acqua.
Carmela: " vado subito a cambiarmi e l'aiuto"
Corsi a cambiarmi e tornai da lui.
Signor Bruno: " ma Lucia non ti ha chiamata? "
Carmela: " le cose a casa non vanno molto bene, sono usciti senza dir nulla"
Signor Bruno: " ah mi dispiace, e come mai se posso chiedere?"
Carmela: " non lo so esattamente Roberto è sempre nervoso e Lucia mi parla a stento"
Signor Bruno: " strano, spero si risolvi prima possibile questa situazione"
Ci mettemmo a lavoro, sembrava la giornata delle torte alla frutta, ne facemmo tantissime, così tante che dovetti allontanarmi dalla pasticceria per andare a comprare dell'altra frutta.
Signor Bruno: " Carmela ti dispiace passare un attimo al mercato a prendere della frutta fresca?"
Carmela: " no, si figuri. Posso andare così o devo cambiarmi?"
Signor Bruno: " levati solo grembiule e cappello tranquilla"
Carmela: " va bene"
Corsi al mercato, menomale che era solo a 5 minuti dalla pasticceria.
Carmela: " salve , avrei bisogno di un grappolo d'uva, 4 mele, 2 banane, un paio di pesche e se le avete mezzo chilo di fragole, per favore "
Signora: " certo aspetta che ti prendo tutto"
Tornò dopo 10 minuti con tutto quello che le ho chiesto, pagai e tornai in pasticceria.
Carmela: " eccomi signor Bruno, questo è il resto" dissi posando i soldi nel bancone.
Signor Bruno: " grazie Carmela, per favore lava e taglia tutta questa frutta"
Carmela: " va bene"
Lavai e tagliai tutta la frutta separandola in appositi contenitori e continuammo a preparare le torte.
Verso le otto di sera iniziai a pulire, in venti minuti terminai e mi andai a cambiare.
Raggiunsi il signor Bruno e lo salutai.
Mi incamminai verso casa e notai delle luci di macchina alle mie spalle, non mi voltai per paura e camminai più veloce. Arrivai a casa, e raggiunsi Roberto e Lucia a tavola, salutai e iniziai a mangiare.
Roberto: " che ci facevi al mercato oggi?" Disse nervoso.
Carmela: " niente terminammo la frutta e il signor Bruno mi chiese di andarne a comprare dell'altra"
Lui non rispose e continuammo a mangiare. Come da routine terminammo, lavai i piatti, la cucina e andai a lavarmi la divisa.
Andai a stenderla e corsi in bagno per farmi una doccia veloce, mi persi nei miei pensieri e uscì solo quando Lucia bussò alla porta per dirmi di muovermi. Mi asciugai velocemente i capelli, mi vestì e mi diressi in camera mia cercando di evitare Lucia e andai a dormire.
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Un amore senza eguali
Literatura FemininaLei piccola e indifesa, non conosceva bene il mondo al di fuori delle quattro mura dove, dopo la morte dei genitori, viveva con la sorella e il cognato. Un tipo molto geloso e protettivo, che non la faceva uscire se non con la loro presenza o per an...