«Davide!»
Schivò alcuni ragazzi che le stavano bloccando la strada all'ultimo momento, continuando a correre, per quanto poteva, in modo da raggiungerlo.«Davide, aspetta per favore.»
Sapeva di star dando nell'occhio; molti studenti si era girati a causa delle sue continue grida, ma non le importò. Il suo unico obiettivo era fermarlo, anche a costo di inseguirlo e urlargli dietro per tutta la città.Approfittò del fatto che una ragazza avesse aperto le pesanti porte antincendio, per uscire nel cortile dell'università senza dover perdere tempo, sgusciando tra il suo corpo e quella della sua amica. Borbottò un lieve «scusa» quando sentì la sua spalla colpire una delle due.
Continuò a correre e chiamare il suo nome, e finalmente lui rallentò, fermandosi appena raggiunto un posto un po' più appartato, dove potevano parlare senza fare teatrino davanti agli altri. Avevano già dato troppo spettacolo per i suoi gusti.
La ragazza gli fu subito affianco. Boccheggiò un «grazie», facendo respiri profondi per prendere più aria che poteva e far passare il fiatone velocemente. Aveva paura che potesse di nuovo andarsene e lei aveva bisogno di parlargli.
Aveva ragione Massimo: non poteva più stare ferma e aspettare.«Allora?» la incalzò quando il silenzio si prolungò un po' troppo. «Mi sono fermato solo per farti smette di urlare; non ho tutto il tempo di questo mondo, perciò dimmi ciò che vuoi così posso tornarmene a casa» la informò, talmente gelido che un brivido scorse lungo la schiena di Clarisse. Non poteva credere che lui fosse cambiato così tanto; che i suoi sentimenti per lei si fossero volatilizzati, lasciando il posto alla sola rabbia.
Gli si avvicinò con passo incerto, non sapendo bene da dove cominciare. Ora che aveva la possibilità di spiegarsi, la sua lingua le sembrò attaccata al palato.
Avrebbe preferito rimanere così, occhi negli occhi, a comunicare con lo sguardo invece che con le parole, come tante altre volte avevano fatto.In quei giorni di silenzio, aveva compreso appieno il significato della frase: non ti rendi conto del vero valore delle cose fintanto che non le perdi; aveva sentito la mancanza di ogni suo piccolo gesto, e più volte aveva rimpianto i bei momenti passati con lui, desiderando ardentemente di poter tornare indietro nel tempo per riviverli ancora una volta.
Il suo istinto, unito al bisogno di toccarlo, la fecero agire senza troppi ripensamenti. Alzò la mano avvicinandola con lentezza alla sua guancia. Notò lo sguardo di lui indurirsi mentre seguiva i suoi movimenti, ma solo quando sfiorò la sua pelle, Davide si discostò da lei, costringendola ad abbassare il braccio.
«Perché ti comporti così?» domandò, incredula del suo atteggiamento. «Fino a un mese fa dicevi di amarmi, e ora fai così? Sono sempre io! Non è cambiato nulla...»
«Sei sicura? Perché io non so neanche più come chiamarti» rispose, facendole subito comprendere quanto fosse ancora ferito da quella scoperta.
«Marianne? Clarisse? Non lo so» continuò aprendo le braccia e alzando le spalle, mostrando con tutto il corpo la sua irritazione.
«Va bene Clarisse...» riuscì a mormorare la ragazza, raccogliendo tutto il suo coraggio per mantenere gli occhi su di lui, ormai accecati dallo sdegno.
«Vedi? Tutto questo è assurdo.» Davide allargò ancora di più le braccia, come a indicare tutta l'area circostante. Poi le abbassò.
«Per me Clarisse è sempre stata la gemella morta. L'ombra che ti seguiva ovunque e ti impediva di essere te stessa. Invece...» sospirò, chiudendo gli occhi e passando una mano tra i capelli.Aspettò che lui continuasse a sfogarsi, permettendogli di esprimere la rabbia e l'indignazione che da troppo si teneva dentro, ma appena si accorse che non avrebbe detto altro, prima che potesse interpretare il suo silenzio in modo errato, si accinse a parlare.
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Il Suono della Passione [Completa; in Revisione]
عاطفية* Vincitrice del premio "Miglior storia drammatica" del Contest Triskelion. * Secondo posto nella categoria "Romanzo rosa/storia d'amore" del concorso "The Stars Awards 2019". * Vincitrice del contest "Il Libro dorato di Wattpad" nella lista "Storie...