{YOUR P.O.V}
Speravo che Taehyung scrivesse a Seulgi e le dicesse la verità. Nel frattempo, iniziai ad avere ancora più freddo, ma non volevo andare a casa. Iniziai a fare una passeggiata, magari sarei anche andata a prendere un caramel macchiato. Entrai in caffetteria e, per ironia della sorte, incontrai Jungkook.
-Annyeong!- fece lui, alzando una mano. Io non gli risposi e mi andai a sedere al tavolo col mio caffé. Lui si sedette di fronte a me, sorridente.
-Beh?- domandai.
-Cosa ti porta qua, con questo freddo?- chiese, e diede un sorso alla sua bevanda.
-Mmh... Fa freddo... E volevo riscaldarmi, no?- lo feci ragionare. Lui rise. Nessuno disse più nulla, finché entrambi finimmo insieme e ci alzammo a pagare.
-Pago io.- mi disse, tirando fuori dei soldi in più.
-Yah, non sono povera! Posso pagare da sola!- diedi i miei soldi alla cassiera ed uscii. Jungkook mi seguì. Entrambi ci dirigemmo alla solita fermata del bus. Eravamo entrambi in piedi ad aspettare. Lui aveva guanti, sciarpa e cappellino, mentre io non avevo nulla e stavo congelando. Improvvisamente iniziò a nevicare.
-Aaahw la neve!- esclamai io, felicissima. Tirai fuori una mano dalla tasca e la porsi davanti a me, per farmi cadere la neve sulla mano. Alzai lo sguardo al cielo e iniziai a sorridere come una bambina piccola che vede la neve per la prima volta.
-Ya, sei imbarazzante...- commentò Jungkook.
-..Non mi interessa!- gli risposi, disinteressata dal suo commento.
-Odio la neve. Odio il freddo. Odio l'inverno.- disse, coprendosi ancora di più nella sua sciarpa.
-Io, invece, lo amo. Amo la neve e il freddo. Il caldo è davvero insopportabile. Amo l'inverno.- commentai. Però iniziò a nevicare davvero troppo e mi sedetti sulla panchina al coperto. La temperatura scese di più, e iniziai a congelare un po' troppo. Faceva freddo, troppo freddo.
{JUNGKOOK'S P.O.V}
Odiavo l'inverno, il freddo e la neve. Erano le cause per cui avevo perso mio fratello. Era in macchina con il mio papà e, a causa della strada ghiacciata per la neve, la macchina di mio padre sbandò e finì in un burrone. Il mio papà si salvò, fortunatamente, ma non ci furono speranze per il mio hyung. Morì sul colpo. E questo era il motivo per cui odiavo l'inverno. A Minjang, invece, sembrava piacere tanto. La neve aumentò e la temperatura scese. Mi andai a riparare sotto al tetto della panchina. Minjang distava sui 3 metri da me, eppure riuscivo a sentire il suo tremolio. Era eccessivo, mi infastidiva. Così decisi di darle il mio cappellino e i miei guanti. Rimasi con la sciarpa e mi rimisi dov'ero prima. Mi voltai a guardarla e i suoi occhi erano chiusi.
-Min...Minjang... Ci sei?- le domandai, iniziando a preoccuparmi. Non rispose. Mi avvicinai a lei. Tremava tantissimo.
-Jungkook.... Ho freddo....- la sentii dire. La guardai negli occhi. I suoi occhi chiedevano pietà. Mi sentii morire.
-Ya, Minjang!- le gridai. Mi tolsi la sciarpa e la avvolsi intorno a Minjang. Stava letteralmente congelando. Le era diventata tutta la faccia pallidissima e avevo paura che potesse svenire. Mi stavo davver preoccupando. Il pullman non arrivava e stavo iniziando ad andare in panico.
-Che faccio? Che minchia devo fare?!- Dicevo, saltellando in cerca di una risposta. E la risposta mi fu data. Ma era una risposta talmente stupida che quasi mi vergognavo a doverla mettere in pratica. Infatti guardai Minjang scocciato, ma non avevo altra scelta. La presi in spalla e iniziai a correre verso casa mia.
-Aish! Non sei così leggera come pensavo!- esclamai, consapevole che mi potesse sentire.
-Cosa... Cosa fai... Posso far-farcela da sola...- cercava di dire. Aveva la voce bassissima e sciupata dal freddo. Mi faceva un po' pena. Cercai di muovermi ad arrivare a casa. Fortunatamente i miei non c'erano. Avevo le chiavi nella tasca dei pantaloni, che però era coperta dal corpo di Minjang.
-Aaah come faccio?!- cercai di mettere la mano in tasca, quando, per sbaglio, toccai la parte intima inferiore di Minjang. Fu qualcosa di davvero imbarazzante!
-Ya..- mormorò lei, accortarsene. Poi la sentii più pesante. Era svenuta sulle mie spalle. Finalmente ero riuscito ad entrare in casa. Corsi subito in camera mia e sdraiai Minjang sul mio letto, mettendola sotto le coperte. Andai a prendere una borsa dell'acqua calda e preparai anche in thé caldo. Non sapevo che cosa fare, ero in panico. Ma aspetta. Mi stavo preoccupando per Minjang? DOVEVO ESSERE IMPAZZITO. Ma era pur sempre una persona. Le portai il thé e, mentre aspettavo che si svegliasse, mi sedetti vicino a lei. Le era caduto il cellulare dalla tasca, così mi venne la tentazione di prenderlo. Aveva il codice. Provai tanti codici, ma non lo indovinai. Poi aprii la parte dietro del cellulare, dove trovai un fogliettino con scritto qualcosa.
"19980325".
"Sarà mica il codice?" pensai. Provai e riuscii a sbloccare il suo cellulare. Probabilmente è la sua data di nascita. 25 marzo del '98, eh? Andai nella rubbrica e aggiunsi il mio numero. Penso che vogliano tutti il mio numero. Ecco, scritto e salvato sotto al nome "Jeon Jung Kook è il più bello". Soddisfatto. Le rimisi il cellulare in tasca e mi cadde l'occhio sulla sua faccia. La guardai bene. Occhi grandi, bocca e naso piccoli e graziosi, guance morbide. Non era poi così brutta, anzi, era una ragazza carina.
"Jungkook ma a che pensi?!" mi tirai un colpetto in testa. Eppure la sua faccia era così attraente. Troppo. Ebbi la tentazione di avvicinarmi al suo viso per vederlo bene. Le mie labbra si avvicinarono troppo, quasi sfiorarono le sue. Fortunatamente, interruppe quel momento imbarazzante.
{YOUR P.O.V}
Lo sentivo che ero svenuta. E ora sentivo che mi ero risvegliata. Prima sentii un profumino di thé ai mirtilli e poi un profumo da ragazzo, un buon odore. Mi accorsi che mi trovavo in un letto, in un posto caldo. Aprii gli occhi e vidi il soffitto. Li abbassai un po' e... UNA FACCIA SULLA MIA. La faccia di chi?! Mio Dio, era Jungkook.
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How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)
FanficMinjang ha cambiato scuola per ragioni personali. Un giorno, per caso, incontra un ragazzo, uno studente che frequenta la sua stessa scuola, quella nuova, e hanno lo stesso sogno. La loro relazione, però, non è di certo una delle migliori. O, almeno...