24 gennaio 2017 (17 anni, 7 mesi)

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Saggio breve: Essere (stati) giovani

La subcultura giovanile si sviluppò principalmente nei paesi anglofoni per poi diffondersi in tutto il mondo grazie alla maggiore velocità che le comunicazioni ebbero negli anni Sessanta.
I maggiori metodi di diffusione delle informazioni furono le radio, i dischi, le cassette e le immagini, che ora viaggiavano da una parte all'altra del mondo alla velocità della luce. La moda dei jeans cominciò a diffondersi grazie ai viaggi interculturali che divennero il perno delle università del tempo: i giovani cominciavano a voler vedere il mondo e, dopo secoli di lunghissimi e pericolosissimi viaggi in carrozza o via mare, finalmente potevano vedere le civiltà oltreoceano in poche ore e condividere i propri pensieri e la propria cultura con coetanei di altre etnie. *
Questa unificazione mondiale di giovani menti non poteva che portare a dei cambiamenti radicali nel modo di vivere non solo degli adolescenti, ma di tutto il modo di pensare successivo: come afferma D. Miscioscia, "essi sono andati fino ai limiti estremi della propria fisicità, hanno esplorato nuove dimensioni della mente e della realtà virtuale, hanno ridisegnato la geografia dei rapporti sessuali, affettivi e sociali. Hanno scoperto [...] nuove forme espressive e comunicative" **
Uno dei cambiamenti sociali più rilevanti derivati da questo fenomeno fu il movimento studentesco francese del sessantotto che portò ad un rinnovamento quasi totale del sistema scolastico sotto il punto di vista relazionale: gli insegnanti cominciarono a coinvolgere di più gli alunni e la ferrea disciplina precedente in parte si mitigò.
Fu proprio in questo periodo, però, che i giovani sperimentarono nuovi modi per affrontare il difficile periodo adolescenziale: i rapporti con gli adulti si fecero conflittuali e spesso i giovani si ribellarono al loro volere e trasgredirono appositamente le regole sociali non solo per il "brivido del rischio", ma soprattutto per ricordare al genitore il suo ruolo di guida. **
Un esempio fu la rapida diffusione della cultura punk in Europa, prevalentemente in Germania, che rappresentava tutta la violenza e la forza delle convinzioni giovanili dell'epoca (ancora oggi "punk" è quasi sinonimo di "trasgressivo").
Un secondo metodo per superare la giovinezza fu rappresentata dall'evasione dalla realtà provocata dalle droghe (anche molto pesanti come l'eroina o gli acidi), dalla musica ritmata e dalla rapida diffusione del gioco d'azzardo. ** Questi sintomi di regressione si sono concretizzati, oggi come allora, nei rave party, feste spesso illegali dove si "balla" musica ad alto volume sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Gli attuali eredi di quella subcultura sono relativamente più tranquilli rispetto ai loro predecessori, preferendo "ribellioni" più leggere, come il modo di vestire, il linguaggio e il modo di vedere la sessualità. In ogni caso sono più fortunati, poiché quella attuale è una società multietnica, globalizzata e in continuo cambiamento in cui gli adolescenti di oggi si inseriscono con facilità.

* E.J.Hobsbawm, "Il secolo breve", trad. it. Milano 1997
** D. Misciascia, "Miti affettivi e cultura giovanile", Milano 1999

Appunti

- Corretto un refuso
- A parte qualche lieve linea pregiudiziale, tipica dell'adolescenza, non vedo nulla da modificare o commentare in questo lavoro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 16, 2020 ⏰

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