Il tragitto fu teso e silenzioso.
Quando arrivammo non c'era nessuno ad aspettarci.
Il posto era deserto.
Eravamo arrivati in una specie di discarica, c'erano elettrodomestici abbandonati ovunque e pile di altri oggetti in disuso ."Hey Rock,qui non c'è nessuno, sei sicuro che sia questo il posto?"
Lui mi guardò malissimo, come se l'avessi offeso.
Era parecchio suscettibile il ragazzo eh.
"OVVIO! per chi mi hai preso? Piuttosto credo sia meglio che te ne vada, ho un brutto presentimento. Nessuno di saggio arriva in ritardo con me."
Non era solo suscettibile ma anche bipolare, prima mi costringeva a venire poi mi vuoleva mandare via.
Si decidesse. Mi sentivo quasi offesa.
"Andarmene? Ma come, non sei forse tu quello che mi ha trascinata fin qui?
Non ho la minima idea di dove siamo non saprei tornare neanche se volessi e poi quale sarebbe questo presentim- "Non feci in tempo a finire la frase che un gruppo di persone armate fino ai denti apparve davanti a noi, si erano nascosti dietro i detriti e gli oggetti abbandonati.
Non erano in ritardo, erano nascosti.Era un imboscata.
A capo del gruppo c'era un ragazzo sulla ventina, era alto e robusto ma con ferite evidenti su tutto il corpo.
Il braccio sinistro ingessato.
Ruppe il silenzio con una fragorosa risata." buongiorno "Rock"! Ti ricordi di me? Meno di un mese fa mi hai spedito all'ospedale solo perché mi avevi scoperto mentre trafficavo droga a dei mocciosi, ma oggi...oggi me la pagherai!"
Il tipo rise nuovamente prima di fissarmi con due occhi piccoli e maligni.
"Hum?!E quella vicino a te chi è? La tua fidanzatina? Ma bene ho un idea!
Uccideró prima lei e poi te, così ti farò soffrire ancora di più! ragazzi ANDATE E UCCIDETE LA RAGAZZA! "Mentre decine e decine di persone si avvicinavano a noi per aggredirci,Rock divenne improvvisamente pallido.
Vidi i suoi occhi restringersi per la paura.
Anche se diceva di essere un killer professionista era evidente che tutta quella gente l'avesse messo in allarme.
Si girò di scatto verso di me, gli occhi sbarrati, il sudore che scendeva.
Il panico era evidente.
Sì girò di scatto verso di me, il suo volto era contratto del panico.
Dalla preoccupazione.
Il suo volto stava cercando di esprimere tante di quelle emozioni che non riusciva a reggere il passo." Cazzo!SCAPPA PRESTOOO!!!!!"
No.
Non aveva paura del loro numero.
Aveva paura che mi ferissero.
Aveva paura per me?
No no era assurdo.
Ma forse...
No,mi stavo sicuramente sbagliando, del resto come poteva essere possibile, non mi conosceva nemmeno, ero una sottospecie di ostaggio per lui, nulla di più e nulla di meno.
In ogni caso era già troppo tardi per scappare, i seguaci di quel pazzo ci avevano già circondato e avanzavano minacciosi contro di noi.
Rock però non aveva perso la speranza, anzi, si preparava a combattere, sicuro di farcela anche se il suo volto nascondeva sgomento e insicurezza.
Preoccupazione .
Cosa dovevo pensare di lui? Era affidabile o no? Era pazzo o no? Non riuscivo a capirlo, era un mistero. Ed io cosa stavo provando? Non riuscivo a capire neanche quello.
Per non parlare del motivo di questa vendetta!
Rock aveva pestato questo tipo per impedirgli di spacciare a dei ragazzini, cosa dovevo pensare di lui?
Stavo per essere sopraffatta dal panico, ed in modo piuttosto evidente.
Il fiume in piena dei miei pensieri era implacabile."Rock che facciamo? Ormai siamo circondati ! Sono in troppi!Tu da solo non riuscirai mai a..."
Mi bloccò.
Un dito posato sulle labbra, lo sguardo incisivo, carico di significato.
Aveva una luce negli occhi che mi diede speranza.
Si mise davanti a me con fare protettivo.
"Non dire idiozie! Così poche persone le uccido in pochi istanti! Sta a vedere! Ti proteggeró io scema!
Resta dietro di me!"La sua schiena muscolosa e tesa mi copriva la visuale.
Tutto il suo corpo era in tensione, pronto a combattere.
La maglietta grigia gli aderiva perfettamente dandomi una visuale perfetta dei suoi deltoidi sodi e allenati.
I capelli mossi gli ricadevano liberi sulle spalle.
Arrossí.
In un momento così critico stavo arrossendo. Ma ero supida?
Dovevo ritornare in me, fare qualcosa, non potevo comportarmi passivamente e basta, erano in troppi e lui da solo non ce l'avrebbe mai potuta fare.
Che poi cos'era tutto questo affetto all'improvviso, mi confondeva.
Stava accadendo tutto decisamente troppo in fretta.
"Tu" presi una pausa per cercare le parole adatte "Perché mi vuoi proteggere? Non sai nemmeno il mio nome! "
Non potevo vedere il suo viso, ero dietro di lui, ma sapevo che stava sorridendo, spavaldo e fiero.
Ma lo sentivo.
Le sue spalle larghe mi infondevano calore, sicurezza." Potrebbero le montagne cambiare forma e i fiumi cessare di scorrere.Non riuscirei mai ad abbandonarti. "
Rock si scagliò senza pietà sui nemici, uccidendoli uno ad uno come se non fossero mai esistiti.
Rimasi basita.
Incapace anche solo di respirare.
Il suo volto era impassibile, le sue azioni veloci e pulite, correva e passava da un nemico a un altro.
I nemici gli sparavano contro ma lui schivava i proiettili con eleganza e maestria.
Era incredibile. Agile. Mortale.
Alla fine rimase solo il "capo" che era impietrito dal terrore.
Aveva perso e lo sapeva.
Rock era veramente chi diceva di essere e solo ora me ne rendevo conto davvero.
La cosa mi faceva paura, mi terrorizzava, ero scossa e intontita.
Caddi sulle ginocchia esterrefatta.
E quello che mi aveva detto...
Cosa voleva dire?
Una voce dentro di me mi diceva di scappare mentre un altra mi imponeva di restare con lui.
Alla fine fu il mio corpo a scegliere per me.
Rimasi lì senza muovere un muscolo.
Come ipnotizzata. Come impietrito.
Cosa mi impediva di muovermi? Cosa mi impediva di lasciarlo da solo a combattere?
In teoria nulla eppure le mie gambe non volevano muoversi.
Senza nessuna reale ragione per rimanere, eppure il mio cervello diceva 'sta combattendo per te. Resta.'
Ma come poteva essere possibile una cosa del genere?
Probabilmente mi stavo facendo un film da sola.
"Hey tu! Di' un po', che vuoi fare ora? Ormai tutti i tuoi compagni sono caduti! Sei solo! Arrenderti! "Rock era a qualche metro da me ansimante e accaldato.
I vestiti strappati e lacerati da vari colpi. Sudore e sangue si erano fusi su quei cenci ormai distrutti.
Lui però sembrava non sentire il dolore, il bruciore.
L'uomo iniziò a sbiancare conscio della sua totale disfatta, sapeva che sarebbe morto.
"Sì hai ragione ,sono rimasto solo ma anche la tua amica lo è! "Con una velocità sovrumana estrasse una pistola e mi sparò.
Urlai.
Ma il colpo non laceró la mia carne.
Colpì Rock che mi aveva fatto da scudo con il suo stesso corpo.
Mi aveva protetto sacrificandosi.
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Innamorata del mio assassino
Pertualangan#15 in azione 19/12/2017 La strada isolata, l'aria pungente...ho bisogno di aiuto. C'è una persona...o forse due..? Attirare la loro attenzione fu il mio più grande sbaglio. Forse però, fu anche il più bello.