Ero e sono un ragazzo semplice,con desideri e ambizioni (forse un po' troppo grandi).Desidero cantare e danzare fin da quando sono piccolo,ma a causa di una mentalità un pò chiusa del mio paese sono costretto a vivere in una prigione fatta di logaritmi ed esponenziali.Non fraintendetemi,adoro quello che studio.Adoro il modo in cui il mio cervello ragiona quando mi applico su una funzione o a decidere chi tra Kant o Hegel sia il migliore.Ma prima di tutto non mi sono ancora presentato,mi chiamo Luca (il mio vero nome non è questo,ma non voglio creare sospetti,ve lo svelerò man mano).Ho 18 anni,quasi 19, e frequento la facoltà di Ingegneria Informatica.Come ho detto sopra adoro quello che faccio/studio,ma non mi soddisfa a 360 gradi.Sono alto,moro e molto determinato a raggiungere gli obiettivi che mi prefisso.A volte però per raggiungere questi obiettivi sto male,male davvero,un male che induce a chiedersi “Ma è così che voglio vivere la mia vita?”.La mia risposta è un netto NO,marcato e rimarcato,indelebile negli occhi di chi ha attraverso una strada buia molte volte.Tutto ha inizio alle scuole medie,quando si sa,si scopre tutto per la prima volta e con tutto voglio intendere davvero TUTTO,anche la cattiveria e il bullismo.Sono stata vittima di bullismo alle medie,lo ammetto.Ma credo che mi abbia reso più forte e più ambizioso:il desiderio di lasciare tutto alle spalle era ed è ancora oggi più vivo che mai.Ma per farlo dovevo studiare,studiare e ancora studiare!Oh ho già detto studiare?…
Così,armandomi di pazienza,ho sopportato tre anni di sofferenze ma anche di gioie,lo ammetto.
Ricordo ancora quando dei ragazzi del mio paese mi chiamarono “megan gay” e io ci rimasi malissimo perché credevo che gay fosse un insulto pesante,l’etichetta di un gruppo che veniva bollato come la lebbra.(Oggi non la penso così,ma di questo ne parleremo più avanti).
Un’altra scena che mi è rimasta impressa nella mente è quella della gita scolastica,quando piansi per tre giorni credendo di non essere al sicuro con i miei compagni.Mi avevano indotto a vedere tutti come dei nemici che in un momento potevano ferirmi.Infatti il giorno prima della gita un mio vecchio professore mi mise una nota per aver fatto qualcosa che in realtà non avevo mai fatto,ma che solo per vendetta o per qualche scopo a me sconosciuto una mia ex-amica aveva fatto ed aveva incolpato me.Io ero lì,inerme come sempre,piangendo e sperando che qualcosa potesse fermare tutto ciò.Ma nulla è accaduto e la vita va avanti…(Sono grato per la vita che ho perché è un dono che o la Scienza o la Religione ci ha donato,ma ora non voglio dilungarmi troppo sul dibattito tra Scienze e Fede altrimenti non vado più avanti con la storia).Prima che la Quinta Elementare comprai due peluche:i miei compagni di vita,mi trattengono dall’affondare sin da quando avevo 10 anni.Ma tralasciando il fatto dei due peluche le Medie non sono ancora finite e in un giorno un gruppo di miei amici mi chiamò “Nasone” davanti all’intera classe così da suscitare molto imbarazzo in me che sembravo un cane bastonato.(Lo so,ho il naso grande ma se me lo fate notare ogni due o tre non è che rimpicciolisce quindi evitate).Mai avrei pensato che da quel Nasone sarei diventato quello che ora sono.Ma,scorrendo la linea temporale,ci troviamo nel 2009,quando il mondo sembrava apparire a colori(Si nel 2009 c’erano già i colori,la televisione,Lady Gaga eccetera ma io parlo del MIO mondo) e stavo per iniziare il liceo: un luogo che da tutti veniva definito come la crème de la crème (Désolé pour mon mauvais français! P.S: La frase è stata tradotta con Google Traduttore quindi comprendetemi) del mio paese.Molti mi avevano sconsigliato di andare in un Istituto Tecnico,dicevano che mi buttavano nel water e tiravano la catena…In verità ero iscritto all’Istituto Nautico in città,ma era troppo lontano, troppo “pesante” e brutto per essere frequentato.(Il termine pesante è stato rivalutato nel corso degli anni e con brutto intendo che la struttura era trasandata.)
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Life as a GAY person.La vita "dura" di un Gay Italiano.
Teen FictionEro e sono un ragazzo semplice,con desideri e ambizioni (forse un po' troppo grandi).Desidero cantare e danzare fin da quando sono piccolo,ma a causa di una mentalità un pò chiusa del mio paese sono costretto a vivere in una prigione fatta di logari...