Kim Taehyung

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Il cielo notturno in pieno inverno penso sia la visione che più preferisco.
Un cielo nero ma cosparso dì un'infinità di puntini lucenti, le stelle.

A passo lento giro, come di routine, per le strade poco trafficate della notturna Seul
Preferirei dormire direttamente fuori con i barboni piuttosto che sentire i miei genitori litigare ogni sera e subirmi le loro urla.

Ma questo è l'unico metodo, è da settimane che i miei hanno iniziato a discutere incessantemente, penso per problemi di lavoro, da quello che ho capito mia madre vuole chiedere il divorzio.
Quindi finché quei due non la smetteranno di comportasi come cane e gatto io me ne sto fuori e dopo un po' di ore rincaso.

Il telefono nella mia tasca smette di riprodurre la canzone che stavo ascoltando proprio un secondo prima di un messaggio.
Lo prendo e leggo un messaggio da parte di mia mamma.

Mamma:
Jungkook potresti tornare a casa tesoro?
Ti prego è molto tardi e domani hai scuola, vedi di non farmi preoccupare ti supplico.

Visualizzo e basta per poi adagiare nuovamente il telefono nella tasca del mio cappotto pesante color carbone.
Sbuffo per poi afferrare dall'altra tasca del mio cappotto il pacchetto di sigarette insieme all' accendino.
Ne porto una alle labbra e la accendo per poi aspirare.

Diciamo che fin da piccolo non mi è mai piaciuto rispettare le regole, o meglio alcune le rispetto e la restante parte le modifico a mio piacimento.
Non so se questo mio modo di essere sia dovuto alla mancanza di affetto da parte dei miei genitori, sempre troppo occupati e concentrati troppo sul lavoro e mai sul loro unico figlio.
'Jungkook dobbiamo lavorare' 'scusami Kookie ma non posso adesso giocare con te'
Non diceva altro.

Aspiro un'ultima volta dalla sigaretta e osservo curioso la grossa nuvoletta biancastra appena rilasciata in aria.
Anche quella fottuta nuvoletta è più libera di me, libera di volare via e non tornare più.

Butto il mozzicone per terra e lo schiaccio con la suola degli anfibi prima di estrarre dal cappotto le chiavi di casa.
Come sempre cerco di aprire la serratura nel modo più silenzioso possibile, non ho voglia di sentirli o di sentire mia madre che fintamente si preoccupa per me.

Il silenzio e il buio più totale regnano sovrani per tutta la struttura.

Saranno morti?.

Accendo la torcia del telefono e silenziosamente salgo i primi scalini che portano al piano superiore ma come mi aspettavo cigolano leggermente facendomi agitare.

<Jungkook sei tu amore della mamma?>
Chiede mia madre uscendo dalla sua camera da letto.

Sbuffo.

<Si mamma sono tornato, torna a dormire>

<Sentimi ragazzino non dirmi cosa devo fare, sono più grande di te di un bel po' di anni sai? E poi dovresti anche smetterla di farmi preoccupare>

Mi giro di scatto verso di lei
<e tu smettila di comportarti come se io fossi ancora un bambino, perché sorpresa, non lo sono!
E ora con permesso vado a dormire>

La guardo un ultima volta per poi sbattere la porta della mia camera alle spalle.

Cazzo, voglio bene a mia mamma perché almeno rispetto a mio padre lei sa che esisto almeno un pochino però spesso è insopportabile e odiosa.

Dopo una doccia rilassante esco nudo dal bagno e mi butto, come madre natura mi ha fatto, sul letto.

Il suono di una notifica mi fa alzare la testa e allungare il braccio verso il comodino.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 02, 2021 ⏰

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