Arya Silver

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Odore di libri e thè alla rosa, il suo preferito. Aprì gli occhi piano cercando di abituarsi al ritorno repentino al mondo reale, dopo essere stata colpita da un'astronave proveniente da un pianeta dal nome confuso che aveva probabilmente letto in qualche libro. Mettendo in ordine i suoi pensieri si accorge di trovarsi ancora nella biblioteca di casa sua dove aveva costruito una piccola capanna con delle lenzuola, lucine colorate e cuscini comodi. Si gurdò intorno in ricerca di un orologio, per controllare l'ora. Si alzò a fatica facendo cadere un volume dell'Odissea in latino, e si trascinò verso la enorme porta di legno massiccio adornata da alto-rilievi che rappresentavano qualche libro della antichità.

Prima che riescì ad arrivarci la porta si aprì mostrando la proeminente altezza del giovane ma esperto magiordomo di Casa Silver.
-Già sveglia signorina Arya? Vuole che le porti qualcosa?- Chiese cortesemente, anche se aprendo nel viso in un'enorme sorriso.

-No grazie Flinn, piuttosto perchè quel sorriso già di prima mattina? Il signor giardiniero ti ha fatto i complimenti?- Ribatte con un tono, che in circostanze normali avrebbe creato una smorfia nel suo viso, ma quella non era una circostanza normale, era un giorno speciale anche se ne era ancora completamente ingara.

-Oh, smettila Arya...- Borbottò grattandosi il collo imbarazzato. - Veramente non ricordi che giorno è oggi?- Cambiò immediatamente postura assumento un espressione di chi ha appena sentito che hanno anullato il Natale.

-Ehm... l'Ezinozio d'Inverno?- Rispose alla domanda confondendosi più di prima.

- L'Equinozio d'Inverno vorresti dire? Il 9 Agosto addirittura... Ma è il tuo compleanno !- Dise con una nota di entusiasmo e divertimento nella propria voce.

-Ah, e cosa mi aspetta? Una colazione, pranzo e cena capaci di saziare tutte le guardie della regina d'Inghilterra da sola, per regalo degli ogetti costosi che non mi servono che devo scartare completamente sola e qualche letterina dove "I signori Silver" si scusano per non essersi presentati in casa il giorno del compleanno della loro bambina per il quinto anno di fila?- Affermò con più rabbia di quanto vorrebbe dimostrare l'erede della famiglia Silver.

-Uhm, no tesoro questa tradizione la cambieremo quest'anno- Si aggiunse una voce femminile, che Arya riconoscè come quella di sua madre.

-MAMMA!- Arya si alzò dalla poltrona in cui era sprofondata, e il velo di sonno nel suo viso ormai sparito e corse dalla Signora Silver.

-Ciao tesoro, scusami se non sono riuscita a venire a casa presto per stare con te. Ma la mamma ha preso un permesso e rimarrà con te per tutta la settimana- La Signora Silver risponse all'abbraccio della propria primogenita sollevandola in aria, guardandole insieme non sembravano madre e figlia, per la carnagione scura della Signora Silver, messa a contrasto con quella pallida e rosata della più piccola. L'unica cosa che apparentemente condividevano erano i lineamenti dolci e appena abbozzati nei visi delle due, il naso a punta che spiccava ma non troppo ed i capelli ondulati.

Ma questa non è l'unica cosa che condividono. No.

Ebbene si signore e signori Arya è di origine magica. Ed anche sua madre, e suo zio Flinn oppure 'Il maggiordomo', (beh in realtà Flinn non è un maggiordomo, gli hanno semplicemente creato un contratto solo per non dire che lui era disoccupato). Ma questo Arya non lo sa.

-Tesoro dobbiamo avere una conversazione...- Rimettè giù la ragazza e rivolse lo sguardo a suo fratello.

-Glielo vuoi dire già?-

-Si è già arrivata la lettera...-

-Cosa? Ha appena compiuto undici anni! Non è pronta!-

-Si, ma gliela hanno già inviata, dobbiamo spigarle tutto e spostarci a Londra immediatamente. Se scoprono dove stiamo saranno guai.-

Once Upon a HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora