Pov. Elena
Mentre ci allenavamo, dopo pranzo, arrivò Chirone e mi osservo in silenzio per un po'. Poi si alzò e disse:
"Ele, stasera ci sarà una partita a caccia alla bandiera. Le regole te le spiegheranno loro. Di solito tutti hanno libero accesso ai propri poteri, ma ti chiederei di evitare i tuoi. Non sai ancora controllarli del tutto, quindi vorrei evitare spiacevoli incidenti. Comunque la tua capanna sarà con quella dei figli di Ares, Nemesi ed Efesto. Contro quelli di Atena, Afrodite e Apollo."
"Va bene." Quando se ne andò i due ragazzi iniziarono a piegarmi le regole di caccia alla bandiera:
"È un vero e proprio scontro, come se ci fossero due eserciti che combattono. Le armi sono vere e affilare, quindi attenta. Dopo andiamo a farti fare l'armatura. Potrai scegliere un solo tipo di arma oltre alla spada che tutti hanno. Visto che Chirone ti ha detto di non usare i poteri sarai in svantaggio rispetto a qualunque tuo avversario." Spiegò Tyron.
"Sei fortunata, la nostra casa vince quasi sempre, siamo i più forti in guerra, ma anche i figli di Atena non scherzano. Non fidarti mai di loro in uno scontro. Sono furbi e astuti e non si fermeranno davanti ad un avversario. Devi solo cercare di prendere la loro bandiera e portarla dove c'è la nostra. Limitati a stare con noi due, non perché tu non sia capace, ma perché può essere un gioco davvero pericoloso."
"Va bene Blaise. Spero solo di non rimetterci la pelle."
"Tranquilla, gli incidenti sono stati pochi. Ci assicureremo che tu ne esca sulle tue gambe." Sorrisi e finimmo di allenarci.
"Dai, ora andiamo dai figli di Efesto, loro ti faranno un'armatura perfetta."
Ci avviammo in una capanna, dove notai una scala che portava sotto terra. Scendemmo e vidi una fucina molto grande, intravidi Quentin che ci salutò per poi tornare al lavoro.
Andammo da un ragazzo che era il più grande di tutti e i due iniziarono a parlargli.
"Ciao Marley, ci servirebbe un'armatura per lei. Cosa ne pensi?"
"Ciao ragazzi, tu sei...?"
"Elena, figlia di Ade." Dissi abbassando lo sguardo. Il ragazzo mi intimoriva, era molto alto e muscoloso, con le mani enormi e piene di calli dovuti al lavoro nella fucina.
"Ade?! Non ho molti materiali per Ade, ma mi inventerò qualcosa, tornate tra un paio d'ore. Prima devo prenderti le misure." Mi si avvicinò con un metro da sarta, prendendomi le misure del torace, della vita e delle gambe.
Ce ne andammo e sapevo di dovermi allenare con Chirone, quindi mi avviai ancora dove eravamo ieri. Lo trovai già lì e ci allenammo fino a tarda sera.
Mi feci una doccia e poi andai a cena. Appena finito venni rapita dai due figli di Ares e da Marley per provare l'armatura.
Era stupenda, nera lucida con intagliato lo Stige con le anime e il palazzo di Ade.
"Ti va bene, sei uno scricciolo, ho fuso quella di Nico di Angelo e ho fatto la tua. Questo è il tuo elmo."
Lo presi confusa, ma, dopo che iniziò il gioco, capii il motivo del l'armatura e dell'elmo.
Era un casino, tutti che andavano contro tutti. Ad un certo punto un ragazzo mi si parò contro iniziando ad attaccarmi; arretrai, scontrandomi contro un albero. Schivai i colpi, facendolo incastrare con la spada. Lo spinsi a terra, scappando con gli altri.
"Niente male, Elena, ma occhi aperti sempre." Continuai a correre, fin a che un figlio di Apollo mi spinse contro un albero. Si levò l'elmo e riconobbi James. Tolsi anche il mio, cercando di fare qualcosa. Si avvicinò a me, e mi bloccò tra il suo corpo e l'albero.
Agii senza pensare, avvicinai il mio viso al suo, fino a che i nostri respiri non si mischiarono. Quando lui fece per baciarmi invertii le posizioni disarmandolo e scappando con gli altri.
"Questa me la paghi Ele!" Urlò lui. Ridacchiai e continuai a correre con i due fratelli. Dopo un bel po' suonò il corno e tutti tornarono nel cortile della casa grande, dove tutto era iniziato. Chirone decretò la nostra vittoria. Tutti erano felici e io mi ritrovai schiacciata tra le braccia dei due ragazzi che mi avevano addestrata.
Andammo tutti a toglierci le armature e a mettere giù le armi. Mentre tornavo in casa venni fermata dal figlio di Apollo che avevo battuto a duello prima. Mi spinse nella mia capanna, bloccandomi contro il muro e guardandomi negli occhi.
STAI LEGGENDO
L'ultima figlia di Ade
FanfictionElena, ragazza solitaria e dal passato turbolento, arriva al Campo Mezzosangue grazie alla sua migliore amica Carly. Scopre di essere figlia del dio degli inferi, Ade, e di essere l'ultima dei suoi fratelli. Al campo, oltre che ad allenarsi per acc...