Capitolo 24 - Niente è com'era

26.6K 1.5K 2.2K
                                    

Steven camminava lento, mano sinistra in tasca e nell'altra, tra le dita, quella solita sigaretta.

Il cielo era aperto, niente nuvole, niente freddo, niente vento, ormai si stava bene, ormai era caldo.

Era passata una settimana da quando aveva scoperto tutto, da quando era stato abbandonato, perché per lui era stato un vero e proprio abbandono, anche se non l'avrebbe ammesso mai.

Simon era diventato importante, indispensabile. Simon era tutto per lui.

Se n'era andato così come era arrivato, per caso, per gioco forse.

Perché ormai Steven pensava questo, era stato tutto un gioco per Simon? Era stato un divertimento? Un passatempo? Perché Brent? Cosa aveva più di lui?

Steven lanciò a terra la sigaretta e scosse la testa, cercando di non pensarci, cercando di non pensare a lui, perché tutto quel pensare lo stava distruggendo, lo stava consumando lentamente.

Da fuori si vedeva sorridente, spensierato, sempre un po' sciocco negli scherzi, nei modi di fare, ma dentro, dentro una voce gridava, dentro voleva morire.

Una donna dai capelli lunghi castani, rilegati in una treccia, con una gonna lunga e una camicetta bianca gli passò accanto, guardandolo intensamente.

Steven aggrottò le sopracciglia, alzando le spalle.

"Che gente..." mormorò.

La donna sorrise fermandosi e voltandosi.

"Ehi tu!" disse, per farsi sentire.

Steven si voltò, fermandosi sul marciapiede, facendo una faccia strana.

"Parli con me?" domandò perplesso.

La donna annuì, assottigliando gli occhi, facendo sparire il sorriso dalla sua faccia.

Gli si avvicinò piano e gli prese una mano, poi mormorò qualcosa che Steven non capì.

"Ma che cazzo fai?!" sbottò ritirando la mano.

La donna sgranò gli occhi seria.

"Una strada oscura segnerà la fine." sussurrò.

Steven alzò un sopracciglio, leggermente strafottente.

"Che? Tu sei pazza." disse, poi si voltò e fece per andarsene.

"S, vero? Il tuo nome inizia con la S. Devi stare attento ragazzo." mormorò lei.

Steven si bloccò e rimase a bocca aperta, incerto sul da farsi, poi si voltò e si avvicinò a lei.

"Senti io non so chi cazzo sei né cosa vuoi da me, ma se è uno scherzo falla finita!" sbottò.

La donna scosse la testa.

"Vedo due numeri ragazzo, il sette e l'otto. Stavolta non ti rialzerai se non stai attento." disse.

"Sette e otto? Non mi rialzerò? Ma che cazzo stai dicendo?!" domandò irritato.

La donna abbassò lo sguardo e si voltò, andando per la sua strada a passo veloce.

Steven sgranò gli occhi, poi scosse la testa, certo che quello fosse solo uno stupido scherzo.

Vedo due numeri ragazzo, il sette e l'otto. Stavolta non ti rialzerai se non stai attento.

"Ma fanculo..." borbottò tra sé.

Due settimane dopo

"Mi fa cagare quel film Luke lo capisci o no?!" domandò sbuffando, lanciandosi sul divano di casa Cameron.

Welcome To Virginia High School ➼ Tematica gay [BOOK 1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora