"Ehi! Finiscila! Sono due anni che ti sopporto! Ma non ti stanchi mai?" chiede Henry.
"No! Mai! Perché? Tu non mi sopporti più?" risponde Amanda ridendo. È così divertente prendere in giro Henry, uno dei suoi tanti compagni di classe, che si arrabbia facilmente e diventa tutto rosso, come se stesse per scoppiare.
"Amanda! Cos'hai in mano?" domanda la professoressa di storia, la signorina Beadle.
Nasconde immediatamente l'elastico dietro la schiena. Aveva intenzione di colpirlo sul braccio o sulla gamba solo per ricevere quello sguardo pieno d'odio come al solito. Tutto di Henry la rende nervosa. Forse il suo essere così alto rispetto a lei. Forse la sua voce profonda che potrebbe essere scambiata con un cavernicolo senza problemi. Forse il suo comportamento e il suo atteggiamento da macho. Forse, forse, forse... non lo sa nemmeno lei. L'unica cosa che sa è che anche lui vede in lei qualcosa di cui ha paura o di cui si sente a disagio. Per questo lo provoca con i suoi scherzi. Vuole aspettare che le urli contro tutto ciò che prova quando se la ritrova davanti. Però questo modo dura già da due anni e lui non cede.
So cosa stai pensando, caro lettore, ma sarà davvero la realtà? Così, un cliché? Mah, non credo. Continuiamo.
"Nulla professoressa!" e scappa via a gambe levate lungo il corridoio mentre sente da lontano un urlo: "Non la passerai liscia!". È lui: Henry. Ma cosa vuole fare? Renderle pan per focaccia?
Il giorno dopo...
"... ed è per questo che avvio una gara di scherzi a partire da domani! State tranquilli, il preside è d'accordo con me! Ha confermato con queste esatte parole: 'Ci voleva un po' di svago in questa scuola! Siete tutti così rigidi e severi e attenti'. Quindi preparatevi tutti! Ci vediamo domani mattina alle 9 proprio qui!" esclama a gran voce Henry.
Ma, come è possibile? Come fa un preside ad accettare una gara di scherzi così facilmente? Sì, lo so, nessuno di noi avrà mai un dirigente del genere. Dobbiamo rassegnarci. Beh, ritornando alla storia...
Fermi tutti! Chi vuole togliere ad Amanda la corona di regina degli scherzi? Proprio Henry? Allora ieri non scherzava. Mah, cosa si dice a Carnevale? 'Ogni scherzo vale'? Sarà il suo motto per domani e per... ma quando finirà questa gara?
"Ehi!" urla.
Tutti si voltano verso di lei, compreso Henry.
"Quando terminerà questa stupida gara?" chiede. Le sembra solo uno scherzo nello scherzo. Henry che indice una gara di beffe? Ma quando mai?
"Solo domani, cara Amanda. Che c'è? Hai paura di poter essere sconfitta con la tua stessa moneta?" risponde Henry.
Ma come si permette! Amanda? Paura? Ma nemmeno a pensarlo!
"Pff. Figurati. Sono certa che vincerò. Parteciperanno tutti a questa stupida gara?" domanda prepotente.
"Sì. Tutti parteciperanno a questa stupida gara, come la chiami tu" dice Leonard, il migliore amico di Henry.
"Ottimo! Preparatevi alla sconfitta! Nessuno mi batterà mai! Sbaglio o per due anni sono stata la regina della scuola degli scherzi?" chiede retoricamente.
Nessuno risponde. Hanno troppa paura. In due anni Amanda non si è fatta nessuna amica e non crede che arriveranno proprio ora.
Va via sotto gli occhi di tutti e si dirige verso l'uscita. 'Vedremo domani' pensa ormai sicura della vittoria.
Il secondo giorno...
Amanda arriva a scuola alle 8 in punto, un'ora prima, e si nasconde dietro una colonna che ieri era stata accerchiata dagli studenti per ascoltare il discorso del "re Henry".